Ma chi me l'ha fatta fare? Non guido un kart da quando avevo otto anni e all'epoca ero una ragazzina ingenua che non aveva paura di schiantarsi contro le barriere e uccidersi; è vero vincevo quasi sempre io ma non gareggiavo mai contro piloti professionisti, di solito erano i miei parenti o amici.
Anna ha bussato alla mia porta alle sette in punto, mi ha dato un passaggio in auto fino al kartodromo dove ci aspettano Charles, Antonio, Andrea, René, Mario e Chiara, l'addetta dell'ufficio stampa. Siamo un gruppo ristretto ma mi sta bene così, non voglio fare figuracce davanti a tutto il team.<< Ce l'avete fatta! >> esclama Andrea vedendoci arrivare.
<< Colpa mia >> si giustifica Anna sorridente.
<< Ammetti di essere stata tu a fare tardi perché hai paura >> mi prende in giro Charles quando mi avvicino per salutarlo.
<< Io non ho nessuna paura, moccioso >> mento spudoratamente.
<< Moccioso?>> alza un sopracciglio divertito.
Gli faccio la linguaccia e mi avvio verso il bancone per ritirare il mio casco e il numero del mio kart.
Antonio e Charles ovviamente correranno con i loro caschi che tirano fuori sotto l'ammirazione dei ragazzini a bordo pista.
<< Sboroni >> borbotto facendo ridere Andrea e Anna accanto a me.
<< E non li hai ancora visti in pista >> si aggiunge Mario.
<< Charles per favore mi aiuti ad allacciare il casco? >>
Mi volto al suono di quelle parole e vedo Chiara che sbatte le ciglia civettuola mentre tocca il petto del monegasco. Rabbrividisco inorridita, non sono mica gelosa, ma lei avrà almeno dieci anni in più di lui, non prova alcuna vergogna?
<< Sì, fa schifo anche a me e pensa che è così tutto il tempo >> mi informa Anna.
<< Nessuno le dice nulla? >>
<< E' la nipote di Angelo Rosin, il fondatore dell'azienda >>.
<< Non dire altro >>.
La mia voglia di vincere è salita alle stelle ora che ho visto il comportamento di quella civetta di Chiara, non so perché ma provo un immenso fastidio anche solo se respira, figuriamoci se fa la gattamorta con uno dei miei piloti. Indosso il casco con stizza e litigo con la chiusura quando una mano ferma le mie e si occupa di assicurarmi il casco. Alzo lentamente lo sguardo, per il momento libero dalla visiera, e incontro i due occhi verdi più belli che abbia mai visto, le foto non rendono loro giustizia, affatto.
<< Imbranata >> mi dice in francese.
<< Moccioso >> ripeto io nella stessa lingua.
<< Questo moccioso ti batterà >>
<< Io non credo >> lo sfido pur sapendo di star intraprendendo una partita persa.
<< Scommettiamo >>
<< Non sei un po' troppo piccolo per farlo? >> domando divertita.
<< Ho vent'anni, genio >>
<< Sentiamo i termini della scommessa >>
<< Se io arrivo prima di te... >> finge di pensarci su << Sarai gentile con me fino alla fine dei test invernali >>.
<< E se invece sarò io ad arrivare prima di te>>
<< Impossibile>>
Lo fulmino con lo sguardo
<< Se arriverò prima di te mi servirai il pranzo tutti i giorni fino alla fine della stagione >>.
<< Questo non è giusto >> si lamenta.
<< Paura ad accettare? Eppure eri così sicuro di vincere >> lo sfido.
<< Ehi voi due! >> ci riprende Antonio << Finitela di dirvi qualunque cosa vi stiate dicendo in francese e prendete posto sui kart! >>.
<< Sfida accettata >> dice Charles in italiano e si dirige verso il suo posto.Facciamo tre giri di qualifica per decidere la griglia di partenza, sapevo di essere arrugginita e infatti mi piazzo sesta su otto, ovviamente Charles è in pole davanti ad Antonio. Saranno i dieci giri più lunghi della mia vita. Il piccolo semaforo in alto si accende, una luce rossa per volta e allo spegnimento premo sul gas il più in fretta possibile, Mario è davanti a me e già alla seconda curva riesco a superarlo, non so nemmeno io come abbia fatto. Cerco di concentrarmi sulla pista e di non avere paura ogni volta che il mio Kart scoda in uscita dalle curve e soprattutto fisso Antonio due posizioni avanti a me cercando di copiare le sue traiettorie. Mancano quattro giri, il sudore imperla la mia fronte e sono alle costole di René, aspetto una sua piccola incertezza e lo passo in curva quattro, esulto tra me e me e inizio a credere che con la fortuna del principiante potrei anche vincerla questa scommessa, devo solo rimanere concentrata e andare a prendere Charles il più in fretta possibile. Andrea è terzo, siamo alla fine del sesto giro ed io ho intenzione di superarlo adesso, siamo in uscita dell'ultima curva, mi faccio coraggio e lo passo dall'interno sorprendendolo. Non mi importa più di niente, ho lo sguardo fisso sullo scarico del Kart di Charles poco più avanti a me, a dividerci c'è solo Antonio ed io ho intenzione di sorpassarlo subito, Charles non deve vincere. Inizia l'ottavo giro e con una mossa azzardata riesco a superare anche il pilota italiano, non mi riconosco più ma mi sto divertendo da matti. Un giro alla bandiera a scacchi e sono a un soffio da Charles, ad ogni curva lui chiude la traiettoria e io cerco di cambiare e sorprenderlo ma nulla, mancano due curve ed io voglio vincere a tutti i costi. Immagino il sorrisetto soddisfatto sotto il casco del monegasco che sente già la vittoria in tasca ma io voglio tentare il tutto e per tutto, mi faccio coraggio e all'ultima curva salgo sul cordolo a tutta velocità riuscendo a superare Charles all'ultimo istante e a vincere la gara. Con il cuore che ancora batte a mille mi dirigo verso il piccolo podio in fondo alla sala e slego lentamente il casco, ho vinto!
<< Eli sei stata bravissima! >> si complimenta Anna venendomi ad abbracciare.
<< Grazie>> rispondo ancora senza fiato.
<< Facile vincere quando spingi fuori pista tutti gli altri >> si lamenta Chiara.
<< Come scusa? >> mi sto arrabbiando.
<< Hai toccato il mio kart mentre mi sorpassavi e hai compromesso la mia gara >>.
<< Ti stavo doppiando e hai toccato il cordolo, non il mio kart, genio >.
<< Dai Chiara non fare la rosicona, Eli ha guidato benissimo >> si intromette Antonio per poi complimentarsi con me.
<< Anche se mi costa ammetterlo, hai guidato da vera esperta oggi >> termina Charles.
<< Come prego? Non ho sentito bene >> sorrido malvagia.
<< Non te lo ripeterò ancora, stronza >> dice in francese.
<< Ci mancava solo la tesista che capisce il francese, già è difficile capirlo quando parla in italiano>> si lamenta Chiara.
<< Non la sopporto >> borbotto in francese solo per farla innervosire ancora di più.
Il resto del gruppo ci sorpassa per dare avvio alla cerimonia di premiazione e uno ad uno saliamo sul podio, prima Antonio in terza posizione, poi Charles in seconda e infine io sul gradino più alto.
<< C'è una gran bella vista da qui >> prendo in giro Charles e sento la risata di Antonio.
<< Sono così felice che tu ti sia unita alla squadra >> mi abbraccia l'italiano riempiendomi il cuore di gioia.
<< Tutti giù dal podio, ho fame! >> strilla René e noi obbediamo, in fondo è il nostro capo.
Per cena abbiamo deciso di non fare nulla di troppo stravagante, quindi Mario e Andrea hanno prenotato in un ristorante del centro non troppo pretenzioso ma con un menù da acquolina in bocca.
<< Io voglio i tortelli >>
<< Charles no >> lo riprende Andrea.
<< Non rompere, ho perso e mi devo consolare >>.
<< Ma fanno sempre così? >> chiedo ad Anna.
<< A volte anche peggio >> ridacchia per poi tornare a studiare il menù.
Tra un battibecco sugli ordini, molti calici di vino e una fetta enorme di tiramisù la nostra cena procede a gonfie vele, non mi aspettavo di integrarmi così presto e soprattutto non mi aspettavo di trovarmi così bene sin da subito con quasi tutti. Quasi... Chiara proprio non riesco a farmela piacere, è altezzosa, civetta e ha anche il naso rifatto male. Forse è il vino che parla per me, o forse no.
Pagato il conto ci dirigiamo tutti verso l'esterno ed io sento un piccolo cerchio alla testa, ho decisamente bevuto troppo.
<< Tutto ok? >> mi chiede Charles quando mi appoggio alla parete per non cadere.
<< Non reggo l'alcol >> sorrido angelica.
<< Allora qualche difetto ce l'hai >> mi prende in giro.
<< Ti svelo un segreto >> e mi avvicino al suo orecchio per sussurrare: << Sono piena di difetti >>.
Lui mi sorride e i suoi occhi si incastrano ai miei, è come se mi stesse studiando, mi sento totalmente messa a nudo dall'intensità del suo sguardo e la pelle d'oca compare sul mio corpo. Male, molto male.
<< Vieni, ti riaccompagno a casa >> mi dice prendendomi sottobraccio.
<< Ma sono venuta con Anna >> mi lamento.
<< Lascia che Anna dia un passaggio ad Andrea >> mi fa l'occhiolino mentre mi guida verso la sua Alfa Romeo Giulia, deve essere l'auto aziendale.
<< Anna e Andrea hanno una storia? >> domando una volta al caldo nell'abitacolo.
<< Non ancora ma ci sto lavorando >> spiega Charles svoltando dopo il semaforo.
<< Voglio aiutarti >> asserisco.
<< Sei ubriaca >>.
<< Sono leggermente brilla >> lo correggo << E ti ho battuto >>.
<< Me lo rinfaccerai a vita? >>
<< Non succede tutti i giorni di battere il pupillo della Ferrari Driver Academy futuro campione del mondo di Formula1 >> dico tutto d'un fiato.
<< Quindi da ubriaca ti sprechi con i complimenti >> sorride per poi parcheggiare nel suo posto auto all'interno del complesso in cui viviamo.
<< Non è un complimento, è un dato di fatto >>.
<< E chi te lo ha detto? >>
<< Seb >> dico mentre litigo con la cintura di sicurezza.
<< Seb? >> domanda stranito.
<< Seb >> dico ovvia << Sebastian Vettel quattro volte campione del mondo. Conosci? >>
<< Stai delirando, tu non conosci Sebastian Vettel >>.
<< Certo che lo conosco! Mi ha insegnato lui il tedesco >>.
<< Va bene, ti accompagno su prima che tu dica di essere la regina d'Inghilterra >>.
<< Domani lo chiamo e tu dovrai rimangiarti tutto, miscredente >> gli faccio la linguaccia e mi libero dal suo braccio intorno alla mia vita per poter aprire il portone della mia palazzina.
<< Mi raccomando dritta a letto e non fare baldoria con la Regina, domani si lavora >>.
<< Scemo >> dico e mi avvicino per lasciagli un bacio sulla guancia.
Nel momento esatto in cui mi rendo conto di quello che ho fatto mi chiudo il portone alle spalle alla velocità della luce e salgo le scale fino al mio appartamento al secondo piano. Che cosa ho fatto?NOTE DELL'AUTRICE:
regalo della domenica, un capitolo più lungo del solito. Oggi avevo proprio voglia di scrivere. Spero che vi sia piaciuto e che continuiate a seguirmi!Se vi va questi sono i miei contatti:
Instagram: littlescheggia_wattpad oppure little_scheggia
twitter: JustGiuliaMGrazie di tutto
A presto
Baci
SCHEGGIA❤️
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Quanto ti ho aspettato
FanfictionElisabetta Forti e Charles Leclerc, un amore nato nel posto sbagliato al momento sbagliato riuscirà ad avere un lieto fine? 28/10/24 #1 in Fanfiction 29/02/24. #1 in Teenfiction 10/09/2023 #1 in Fanfiction 8/05/2023 #1 in Teenfiction 27/12/22 #1...