Capitolo 25- Las Divinas

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La gara del sabato non è stata da meno, sapevo che c'era qualcosa che non andava e infatti Charles ha avuto problemi alla parte elettrica e si è dovuto ritirare, è stato un weekend da dimenticare per lui e per tutto il team ma ci rifaremo a Baku, Charles ha talento e merita una macchina che gli permetta di esprimere tutto il suo potenziale. È domenica, ultimo giorno di questo assurdo weekend di gara, il team Prema è in viaggio verso l'Italia mentre io sono rimasta a dare una mano nel box Ferrari per questa gara che, almeno per noi, si prospetta positiva con Kimi e Seb che partono dalla prima fila, Max invece si è piazzato quarto in qualifica davanti a Dan. Sono le otto del mattino quando la mia sveglia suona, cerco il cellulare a tentoni facendo cadere quasi tutto quello che c'è sul comodino ma non lo trovo.

<< Ti prego fai finire questa tortura >> si lamenta Max con il viso affondato nel cuscino.

<< Non lo trovo >> mi lamento e mi costringo ad aprire gli occhi.

Perlustro la stanza semibuia ma del mio telefono neanche l'ombra, lo sento riprodurre la canzone del mondo di Patty che ho impostato come sveglia così da costringermi ad alzarmi carica di energia a suon di Gasolina delle Las Divinas e finalmente lo vedo. Striscio ai piedi del letto e mi sporgo verso la poltrona di fronte a me, ci arrivo a stento con la punta delle dita ma non ho intenzione di alzarmi da questo letto così inizio a tirare a me tutti i vestiti che ci sono sopra nella speranza che si portino dietro anche i miei jeans nella cui tasca vibra quell'aggeggio infernale. Sento Max ridacchiare e lo vedo che segue il tutto con un sorriso sulle labbra che migliora la mia mattina.

<< Non aiutarmi, mi raccomando >>

<< Sei esilarante >> ridacchia.

<< Ti odio >> sbuffo e con un ultimo strattone riesco a tirare per una gamba il mio agognato indumento e a recuperare il cellulare.

Torno a stendermi con il capo poggiato sul cuscino e Max ne approfitta per abbracciarmi e posare la sua testa sul mio petto.

<< Ho già detto che le tue tette sono il cuscino perfetto? >> mugugna.

<< Almeno un centinaio di volte >> rido e passo una mano tra i suoi capelli.

Non ho il fisico perfetto da modella, certo con questo viavai negli ultimi mesi ho perso quei chili che avevo di troppo, ma non ho tempo per la palestra e non ci andrei neanche se lo avessi. Non ho il sedere sodo, l'addome piatto con gli addominali accennati ma Madre Natura mi ha dotato di una quinta di seno che ha i suoi pro e i suoi contro, questa mattina Max continua ad elencarne i pro. Con la mano libera scorro le notifiche sul mio schermo, ci sono alcuni messaggi su Instagram di gente con cui non parlo da anni che cerca di farsi notare commentando le mie storie in cui mostro il tramonto su Monte Carlo mentre in sottofondo si sentono i motori delle monoposto di F1. Passo oltre, leggo le mail ma non c'è nulla di interessante, passo a whatsapp e il primo è un messaggio vocale da parte di Daniel che faccio partire mentre continuo ad accarezzare distrattamente Max.

<< Elly Belly, piccolo mostriciattolo so che hai preso tu la mia felpa in edizione limitata dei Celtics, sei pregata di restituirmela >>

Scoppio a ridere di gusto, è incazzato nero.

<< Ma è Daniel? >> domanda il mio ragazzo.

<< Si >> rido << Rivuole la felpa che gli ho rubato la sera in cui abbiamo dormito da lui >>.

<< Quella che indossavi quando mi hai baciato >>.

<< Sì, quella che indossavo durante il nostro primo bacio che non sarebbe avvenuto se non mi fossi fatta avanti io >>.

Quanto ti ho aspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora