Capitolo 28-Verità

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Ho sempre pensato che dormire con qualcuno non fosse poi chissà quale esperienza fuori dal comune, in fondo si è incoscienti tutto il tempo, non ci si gode il momento. Non potevo essere più in errore di così, dormire con Charles è stata l'esperienza più intensa della mia vita, seconda solo al nostro primo bacio perché sì, prima di crollare tra le braccia di Morfeo ci siamo baciati tanto e a lungo, non abbiamo sprecato nemmeno un secondo. Dormire con Charles è stato speciale, è come se avessi portato nei miei sogni il suo profumo, l'odore della sua pelle ha accompagnato il mio sonno e non avevo mai dormito così bene in vita mia. Apro lentamente gli occhi al suono della mia sveglia e mi affretto a silenziare il telefono per non svegliare il bello addormentato, sembra così rilassato, chissà da quanto non dormiva serenamente. Riporto la mia mano sulle sue intrecciate sul mio addome e subito sento i suoi muscoli tendersi nell'atto di avvicinarmi ancora di più al suo corpo caldo, non oppongo resistenza anzi porto il dorso della sua mano destra alla mia bocca e lo bacio.

<< Ellie >> sussurra lui per poi lasciarmi un bacio sulla spalla scoperta dalla spallina del mio pigiama di Batman.

<< Buongiorno >> sorrido voltandomi verso di lui.

<< Non dormivo così bene da tempo immemore >>.

<< A chi lo dici >> concordo restando incantata dalla profondità dei suoi occhi verdi.

<< Grazie >> mi sorride debolmente.

<< Di cosa? >>

<< Di essere rimasta nonostante tutto, di non aver mollato, di aver voluto bene a mio padre >>.

Non gli permetto di dire altro, lo zittisco posando le mie labbra sulle sue, resta interdetto per un istante ma, superata la sorpresa, si abbandona a quel contatto così naturale tra di noi. Non pensavo che baciare qualcuno potesse essere così intenso, è un semplice sfioramento di labbra, nulla di più eppure con Charles è come se mi stessi buttando con il paracadute da un aereo, il solo sentire il suo sapore nella mia bocca mi fa contorcere lo stomaco per l'emozione.

<< Dobbiamo essere in pista tra mezz'ora >> sospiro triste.

<< Già... >>

Nessuno dei due sa cosa dire o come comportarsi, sappiamo che è arrivato il momento di decidere cosa fare, è il momento della verità e non siamo pronti per affrontare le conseguenze di questa notte folle.

<< Noi dovremmo...>> inizio.

<< Dovremmo >> conferma.

<< Insomma abbiamo fatto un casino >>

<< Un casino meraviglioso >> precisa guardandomi negli occhi.

<< Un casino sbagliato >> aggiungo con un groppo in gola.

<< Lo so >>.

<< Io... Non so cosa fare >>.

<< Nemmeno io, non siamo da soli in tutto questo, c'è Giada >>.

<< E c'è anche Max >>

<< Non so se sono pronto a lasciarla andare >> e il mio cuore fa crack.

<< Ti... Ti capisco >> dico alzandomi da quel letto che improvvisamente sembra fin troppo stretto per entrambi.

Cerco di trattenere le lacrime e mi approprio del mio pacchetto di Chesterfield quasi finito che avevo lasciato all'ingresso della camera. Esco in terrazza e litigo più volte con l'accendino che non riesco a far funzionare, mi tremano le mani e con un lamento riesco finalmente ad aspirare il fumo, lo sento invadere i miei polmoni e lo espiro liberando una nuvola bianca nell'aria mattutina di Baku.

Quanto ti ho aspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora