Erano passati 5 giorni e Namjoon era riuscito ad evitare Seokjin con la scusa del mal di testa, non ci credeva nemmeno lui, veramente il suo piano aveva funzionato? La fortuna era veramente dalla sua parte? La risposta era forse, questa parte del suo piano era andata a gonfie vele anche se sa che il maggiore stava cominciando a sospettare qualcosa, perciò aveva ricominciato a mangiare con lui, ma il problema restava, nonostante i cinque giorni più che buoni, non aveva trovato una soluzione, la mega cotta che aveva per Seokjin non se n'era magicamente andata e quando lo vedeva il suo cuore perdeva sempre un battito. Alla fine non restava che fingere, era la sua unica soluzione.
Guardò l'orologio, era mezzanotte. Il suo telefono cominciò a vibrare, lo prese, era Hoseok.
"Tanti auguri Namjoon!" Esclamò facendo volare dei coriandoli. "Se dopo non pulisco Yoongi mi ammazza." Sussurò subito dopo scatenando la risata da parte del festeggiato.
"Grazie Hoseokkie."
"Sempre per il mio migliore amico." Rispose sorridendo, cosa che ricambiò anche Namjoon, ma che scomparve subito dopo, le aveva scritto.
"Namjoon?" Lo richiamò notando il suo sguardo, diventato improvvisamente spento.
"Mi ha scritto, lei, mi ha scritto." Disse semplicemente. "Hoseok, io vado, ho sonno notte."
"No, Namjoon. fermo, parlia-" Ma prima che finisse di parlare aveva chiuso la chiamata.Aveva avuto veramente il coraggio di scriverli proprio quel giorno, non li era bastata la telefonata di poche settimane fa. Odiava con tutto se stesso quella donna, perché lo aveva dato al mondo se dopo è stato solo una delusione per loro? Non lo sapeva e non voleva neanche saperlo. Decise di bloccare il contatto senza leggere il messaggio. Non si meritava le sue attenzioni. Dopo aver fatto quella semplice azione buttò il telefono sul letto. Non ci voleva proprio, era riuscito a non pensarci, perché era tornata così? Perché?!
Cominciò a respirare affannosamente, come a cercare aria, il suo cuore stava battendo più veloce del solito ed anche più forte, li sembrava di averlo in gola e sentiva i battiti amplificati, le mani sudavano e i suoi occhi erano aperti per il panico. No, non ne aveva uno da pù di un anno, perchè era tornato, non voleva... NON VOLEVA.
A fatica si alzò da terra e si diresse verso la finestra chiusa, con le ultime forze che aveva l'aprì e si mise a sedere sul balcone guardando la luna. Si concentrò sul rumore del vento e delle macchine e cercò di far andare il suo respiro al ritmo dei rumori della città che erano calmi. Dopo 15 minuti il suo respiro si era calmato, ma continuava a tremare ed era tutto sudato, così tanto che la maglietta li si era appiciata al petto, stessa cosa per i capelli, aveva bisogno di una doccia.
Si alzò, rischiando più volte di cadere per le poche forze e con calma andò in bagno, accese l'acqua della doccia e si guardò allo specchio, faceva schifo.
La maglietta bianca era bagnata e stropicciata a causa delle strette forti che aveva fatto Namjoon per calmarsi, le braccia stvano tremando, come le mani, i capelli erano appiccicati alla sua fronte a causa del sudore, ed infine gli occhi erano rossi a causa del pianto che aveva avuto durante l'attacco, sembrava fatto.
Si sedette sul bordo della vasca, non avendo più forza nelle gambe per stare in piedi e con grande sforzo si tolse i vestiti per poi scivolare dentro di essa e sedersi al suo interno. Non aveva forze, perciò stare in piedi era fuori questione, si dovrà lavare da seduto, non c'era alternativa.
Dopo quasi un'ora uscì dal bagno, era stato più faticoso del previsto e non aveva riprestinato del tutto le forze. Si guardò un'ultima volta allo specchio, aveva un aspetto decisamente migliore di prima, non era più sudato, i vestiti erano puliti, i suoi occhi si stavano sgonfiando e il rossore stava andando via.
"Un bel modo di cominciare il compleanno, non credi Namjoon?" Mormorò al suo riflesso, che a quella affermazione sembrava quasi avere un sorriso sadico in volto, nonostante il ragazzo in quel momento aveva un espressione stanca e distrutta, scosse la testa. "Perfetto, adesso ho anche le allucinazioni." Pensò uscendo dal bagno ed andando in camera con l'intenzione di dormire almeno dieci ore.
Guardò l'orologio, erano le tre di mattina, era arrivato decisamente il momento di andare a dormire. Infatti appena appoggiò la testa sulla morbida superficie del cusino prese subito sonno.
Nel frattempo Hoseok aveva riprovato a chiamare il suo migliore amico almeno venti volte, senza avere nessuna risposta, mandò un semplice messaggio a Seokjin dove li chiedeva se Namjoon stava bene, ma non rispose, giustamente, era l'una chi è sveglio a quell'ora. Sbuffò.
"Amore, vieni a dormire." Disse la voce assonata di Yoongi. "Sono preoccupato Namjoon non risponde." Rispose preoccupato. "Lo chiamerai domani." Ribatté borbottando. "Stando sveglio a farti i peggio film mentali non servirà a niente, farai solo peggio. Perchè facendo così domani sarai stanco e ti sveglierai troppo tardi per chiamare Namjoon. Perciò vieni qua e fammi le coccole stronzetto." Disse per poi prendere il polso del suo fidanzato, tirarlo sul letto ed abbracciarlo.
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[🤍] 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐞 ❲𝐧𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧❳
Fanfiction[𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗔] {건강 격리} Namjoon ha trovato una nuova casa dove stare dopo l'ultima esperienza non finita proprio bene. Ma c'è un problema, dopo neanche una settimana che si è trasferito ed ha incontrato il padrone di casa Seokjin, la Corea del Su...