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Namjoon doveva alzarsi, ma la testa di Seokjin sulla sua spalla glielo impediva. Era ancora il giorno del suo compleanno e i due coinquilini avevano deciso di vedere un film come loro abitudine. Ma il maggiore si era addormentato più o meno verso la fine di esso e la sua testa si era appoggiata sulla spalla del minore, che trovava estramemente comoda, mentre Namjoon era fermo in quella posizione da ormai un'ora.
E non aveva intenzione di alzarsi, da quella posizione poteva sentire il profumo del ragazzo per cui aveva una cotta, che li sembrava il più buono mai sentito fino ad ora, e come se questo non bastasse ad ucciderlo, poteva tranquillamente vedere il suo bellissimo viso e soprattutto le sue labbra. Stava veramente pregando e mettendo tutta la sua forza di volontà per non baciarle in quel esatto momento. Dovevano farlo santo dopo questo.

Sospirò guardandolo per la millesima volta in cinque minuti, era semplicemente perfetto. I capelli sparsi che ricadevano delicatamente sulla sua fronte, gli occhi chiusi e poteva vedere tranquillamente la lunghe ciglia ed infine le labbra carnose leggermente aperte. si soffermò involontariamente su quest'ultime. La voglia di baciarle era alle stelle e poi Seokjin stava dormendo no? Così involontariamente cominciò ad avvicinarsi ad esse, ma quando ormai mancavano pochi centimetri si ritirò indietro.
"Cosa cazzo stai facendo Kim Namjoon?" Sussurrò a bassa voce. Alla fine si decise di svegliarlo, non sapeva quanto poteva resistere ancora.

"Seokjin hyung." Lo chiamò scuotendolo leggermente, poco dopo cominciò ad aprire gli occhi.
"Che c'è Namjoon?" Domandò richiedendo gli occhi.
"Il film è finito, ed è tardi, se sei stanco vai a dormire." Lo rimproverò.
"Mi ci porti tu?" Chiese Jin mettendo le sue mani dietro il collo di Nam.
"Hyung hai le gambe eh." Rispose il minore sbuffando.
"Ma sono stanco." Controbatté allungando l'ultima vocale.
"Uff, Okay hyung." Namjoon sbuffò, per poi prendere il maggiore tra le braccia e portarlo nella sua camera.
"Notte hyung." Sussurrò dopo averlo appoggiato sul letto.
"Namjoon." Lo richiamò. "Ti sei divertito oggi?" Chiese.
"Certo hyung, era da tanto che qualcuno non mi faceva una piccola festa ed un regalo per il mio compleanno." Rispose sorridendo.
"Sono così felice." Fu l'ultima cosa che disse prima di cadere in un sonno profondo.
Namjoon lo guardò un'ultima volta e sentì un calore al cuore.
"Seokjin non mi fai per niente un bel effetto." Disse per poi andare a dormire.

Il giorno Namjoon aveva la giornata libera, niente corsi ne altri impegni, mentre Seokjin aveva un riunione e qualche lavoro sotto commissione.
Quest'ultimo aveva appena finito il secondo progetto quando si rese conto dell'ora. "Namjoon! Cosa vuoi mangiare?" Domandò, ma non ottenne risposta. Così si alzò ed andò a vedere in salotto. Infatti lo trovò là con indosso le cuffie.
"Namjoon." Picchiettò leggermente la sua spalla.
"Aspetta un secondo Jackson." Disse per poi togliersele. Quando Jin sentì quel nome non poté fare a meno di alzare gli occhi al cielo. Non capiva neanche lui il perché di quel comportamento, il suo corpo agiva prima che potesse fare qualcos'altro. Sbuffò.
"Cosa vuoi mangiare?" Chiese.
"Fai pure per te, io resto un altro po' in chiamata e poi mi ordino una pizza."
"Ti aspetto, mi è venuta anche a me voglia di pizza. Dimmi quando chiamare."
"Hyung fallo subito, intanto il tempo che arriva e tutto il resto, dovrei riuscire a finiremo di parlare con Jackson." Ancora quel nome. Seokjin non riusciva a capire perché quel nome li dava così sui nervi, perché era il nome a dargli fastidio, no? In risposta a quanto detto poco prima dal minore annuì per poi chiamare la pizzeria ed ordinare.

"Perciò è lui il fortunato?" Domandò Jackson, grazie a Dio Namjoon indossava gli auricolari.
"Jackson taci."
"Non è male l'ammetto, anche se sei sceso di livello, cioè tra i due chi è meglio?"
"Jin hyung." Rispose senza esitazione.
"Questo fa male, aspetta che mi riprenda." Disse mettendo una mano sul cuore.
"Rincoglionito." Rispose scuotendo la testa.
"Lo sai invece cosa potresti fare." Disse tuto d'un tratto. "Fai finta che provi ancora qualcosa per me. E vediamo se diventa geloso."
"Jackson, non è che stai leggendo troppe fan fiction?"
"Sta zitto e fai come dico, coglione!"
"Va bene. Ah, sono arrivate le pizze, ci sentiamo Jackson."
"Ciao Nam."
"Namjoon vieni!" Esclamò Jin sistemando le pizze sopra al tavolo.
"Arrivo!" Urlò in rimando chiudendo la chiamata ed andando in cucina.

"Namjoon." Lo richiamò il maggiore ad un certo punto mentre stavano mangiando, Namjoon lo guardò facendo segno di continuare a parlare. "Non voglio essere insensibile e sembrare un impiccione. Ma Jackson è il tuo ex, no?" Nam annuì. "Non ti fa strano parlarci ancora nonostante vi siete mollati? Oppure provi ancora qualcosa per lui?" Domandò Seokjin non guardandolo mai negli occhi, cosa stava dicendo...
Namjoon invece rimase un po' sorpreso dalla domanda, stava anche per dire la verità: che non amava per niente Jackson e che erano solo restati ottimi amici e poi era stato lui a mollarlo, perciò perché rivolerlo indietro? Ma le parole di Jackson li ritornarono in mente e non sa con che coraggio ed intelligenza rispose.
"Hai ragione hyung, provo ancora qualcosa per Jackson." Cercò di fare l'imbarazzato, come se ammetterlo a qualcuno ad alta voce fosse un male.
In risposta Seokjin annuì solamente per poi tornare alla sua pizza. Dentro di sé il maggiore sentiva una strana sensazione, non sapeva neanche lui cosa fosse o semplicemente non voleva ammetterlo a se stesso.

[🤍] 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐞 ❲𝐧𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧❳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora