Venerdì 11:57 PM
Seoul; Corea del Sud
2014.06.06
Taehyung's POVSbadiglio continuando a lucidare con una pezza il bancone del bar in cui sto lavorando da oramai solo un giorno, come ci si aspettava sono passate tre quattro persone nel arco di tutta la serata, un bar così poco frequentato eppure è perfetto, perfetto per ciò che sono realmente venuto a fare. Possedere un azienda sempre in via di sviluppo e proficua potrebbe essere ciò a cui molti aspirano, eppure io mi sono infilato in un circolo da cui difficilmente sarei uscito eppure non posso farci molto, la vita in un ufficio non è minimamente paragonabile ad una costantemente sotto copertura unicamente per farsi i cazzi della mafia.
Non starei lavorando di certo in questo bar se solo non avessi fonte certa la vittima nel mio mirino ci dovesse parlare per discutere con un collega, apparentemente colui che lo aiuta a dirigere gli affari in Corea del Nord mentre lui resta qui, al Sud. Ciò che unicamente mi turba per questione di orgoglio personale è la mia mancata autonomia, in questo caso; per la prima volta sto lavorando per conto di qualcuno, un certo Park Jimin, anche lui benestante, della mia età, a capo di un azienda aiutato dai genitori, non so come ma ha scoperto di ciò che mi occupo e, stranamente, sapeva anche chi avessi puntato. Jeon Jeongguk, pesce sfuggente, non sono mai riuscito a scoprire nulla sul suo conto, ha un vasto regno ma lavora nell'ombra, senza mai intaccare le alte potenze che lo circondano, quel poco che so è grazie a Park Jimin, che mi ha provveduto numerose informazioni su di lui ed alcune persone con cui lavora, ad esempio Kim Namjoon; colui che a breve sarà qui in questo bar, Min Yoongi, l'uomo dietro lo schermo e molti altri, mi ha svelato anche il nome dello stesso Jeongguk, rimastomi oscuro fino a quel momento.
Di lui sapevo solo lo pseudonimo, "Golden Maknae" al quanto pare gli è stato affibbiato dal padre prima che lo stesso venisse a mancare quando il ragazzo aveva solo 13 anni, lasciando a lui le redini di tutto, com'è possibile qualcuno crei tanti danni in maniera così subdola e strategica da così tenera età? Avevo quasi paura ad incontrarlo.
Sussulto appena sento dei passi farsi strada verso il bancone distraendomi dalle mie pare mentali, ripongo veloce la pezza ed osservo il ragazzo che ho davanti, che rispecchia in tutto e per tutto la foto che Jimin mi ha procurato. Alto, struttura corporea impeccabile, capelli corvini, sguardo duro e tirato a lucido come un damerino, esageratamente professionale, sembrava un uomo d'affari. Sorrido cordiale rivolgendogli un "Buona sera" al quale ricevo un semplice cenno del capo, lo squadro da testa a piedi analizzandolo a dovere prima che si sieda al bancone.
La mia collega fa per andare da lui e prendere il suo ordine, ma con uno scatto la precedo <<Cosa le porto?>> chiedo fingendomi indifferente e tranquillo <<Un bicchiere di Jack Daniel's>> <<Hai l'età per bere?>> ovviamente no, se non hai una carta d'identità falsa, non credo possa farlo. Caccia dalla tasca della giacca quella che sembra per l'appunto la sua carta d'identità, quasi non scoppio a ridere, il nome è falso, prevedibile, ma l'anno di nascita dice che ha 20 anni.
Rido mentalmente ma mantengo la mia espressione seria, gli restituisco la carta e gli servo da bere. Perfetto, ora devo solo fottergli il telefono. Lui inizia a sorseggiare l'alcolico, mi concentro ad osservarlo attentamente cercando il suo telefono mentre lui guarda da tutt'altra parte, nelle tasche posteriori è poco probabile, potrebbe temere che si rompa, le tasche davanti dei pantaloni, da quel che ho notato quando è entrato, sono poco profonde, non ci entrerebbe niente, restano le tasche della giacca, da una ci ha cacciato il portafoglio per darmi la carta d'identità, non sembrava ci fosse altro, si sarebbe notato, quindi l'unica probabilità che resta, è la tasca sinistra della giacca, bene... D'un tratto, lui si gira verso di me ed accorgendosi di come lo fissavo probabilmente fraintende, infatti ghigna... Ed io ho un piano...
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Seoul Mafia || KookTae ||
FanfictionDalla storia: "Non capisci quanto sia rischioso? Potresti perdere tutto ciò a cui tieni Jeon, sei un idiota" sussurro con voce flebile ed incrinata, lo intravedo sorridere socchiudendo gli occhi "Sono pronto a difendere ciò a cui tengo fino alla mo...