Chapter 27

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Venerdì 01:58 AM
Pyongyang; Corea del Nord
2014.10.18

Taehyung's POV

Sospiro controllando l'orario per l'ennesima volta; ho ansia, non manca molto affinché come secondo i piani Jeongguk ed i suoi uomini arrivino in centrale per riprendersi le proprie armi... Ed io devo essere più veloce di loro, deve restare solo la polvere, deve capire cos'ha perso.

A passo felpato sono sempre più vicino all'entrata ovviamente sorvegliata non solo da guardie ma anche da telecamere, l'hacker di Jeongguk sarebbe riuscito a creare un diversivo, la missione sarebbe stata più fattibile, ma non posso permettere di restare indietro, permettere a quell'idiota di fare quello che gli pare, ha lasciato mi licenziassi e quindi marcirà nei rimorsi.

È buio pesto, non un lampione. Il cielo è oscurato dalle nuvole ed io non sono ben attrezzato, ma almeno il mio volto è nascosto, porto lenti per evitare il riconoscimento della retina, guanti in plastica per le impronte.

Prendo un profondo respiro non facendo il minimo rumore, abbastanza vicino creo un diversivo con un misero ma efficace sasso che finisce nella mia direzione opposta, ovviamenet i due uomini allarmati mi danno le spalle, ne approfitto per raggiungerli con una piccola corsa tirando un violento colpo alla nuca con il manico della pistola prima ad uno e poi all'altro che appena accortosi del collega a terra neanche ha fatto in tempo a girarsi verso di me.

La forze sarà stata sufficente per farli svenire entrambi, nonostante ciò ne sento uno borbottare frastornato e poi mugolare dal dolore prima di svenire; reazione strana. Non so perché non sia svenuto all'stante ma non ho tempo per pensarci ora.

Scavalco quel recinto piuttosto alto approfittando dell'attrito che i guanti in plastica offrono, avendo preso la strada sul retro mi ritrovo con vasta scelta da quale finestra irrompere, purtroppo il mio amato condotto di ventilazione sta troppo in alto ed attualmente non ho modo di raggiungerlo.

Sospiro scegliendo la piccola finestrella che secondo la cartina ispezzionata oggi pomeriggio porta in uno sgabuzzino, con un piccolo salto mi aggrappo al cornicione tirandomi su con un po' di fatica. Mi sfugge un sospiro sollevato appena mi ci riesco a sedere anche se fin troppo in bilico.

Ancora instabile scassino la serratura della finestra con un po' di forza bruta, in corea del nord non sono molto attrezzati in generale se non per fare idiozie ma neanche io scherzo. Aperta con un poco di difficoltà quella finestra mi ritrovo come previsto nello sgabuzzino, l'infiltrato che abbiamo all'interno dovrebbe aver lasciato una divisa per me e per il corvino, saremo dovuti scendere in prima linea ma al quanto pare quel cane ha deciso di fare da solo.

Purtroppo per lui rovinargli i piani è una delle mie massime ambizioni. Controllo in un piccolo armadietto lì vicino, la divisa da sorvegliante con attaccata una targhetta, la mia foto con ovviamente le lenti di un colore diverso, le stesse che sto indossando ed un nome fasullo, è stato facile contraffarle prendendo come modello il prototipo fornitoci dall'infiltrato.

Velocemente mi cambio sbirciando per vedere se è presente qualcuno al di fuori, esco trovando via libera seguendo il percorso che in tempo recordo ho imparato a memoria. A parte uno o due sorveglianti e me non ci sono altri <<È in anticipo>> una voce mi ferma, mi giro di scatto trovando un sorvegliante che mi dovrebbe dare il cambio tra qualche minuto <<Oh!>> esclamo controllando il mio orologio e poi quello alla parete poco distante <<Chi lo avrebbe mai detto, ho l'orologio venti muniti in avanti>> <<Che non ricapiti, tu sei quello nuovo giusto? Non pensare una seconda volta passi liscia, va in segreteria e restaci finché non do il cambio a te ed il tuo collega, sperando almeno lui sia puntuale>>.

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