Venerdì 06:44 AM
Seoul; Corea del Sud
2014.06.13Taehyung's POV
<<E quindi pianifica di attaccare la Gangpeh?! Ma è coglione?!>> <<Jimin ti prego, ti scongiuro non urlare>> rispondo massaggiandomi le tempie, è stata una nottata orrenda, troppi pianti, troppi pensieri, troppo sonno arretrato, inutile dire che non ho dormito e si nota, le occhiaie non mi sono mai mancate ma oggi risaltano particolarmente.
Jimin alza un sopracciglio e mi osserva curioso da dietro lo schermo <<Tae, cosa c'è che non va?>>, ridacchio leggermente, non saprei neanche da dove iniziare <<Niente non ti preoccupare>>, gli sorrido il più rassicurante che posso, lo vedo annuire titubante facendomi sospirare sollevato; alle persone a cui non interessa veramente serve poco per convincerle di non avere problemi.
Penso di nuovo a lui ed a tutte quelle volte che mi ha dimostrato di voler sapere ma che comunque mi ha lasciato il mio spazio, sbuffo passandomi la mano sul viso, tornando a dedicarmi alla conversazione con Jimin, <<Quindi come pensa di agire?>> <<N-non lo so, se n'è andato prima di dirmi altro-... Ma, Jimin... Perché mi chiedi di fare tutto questo?>> gli chiedo non capendo perché mi chieda di fargli da spia, incrocio il suo sguardo e mi sorride
<<Per il tuo stesso motivo Taehyung>> lentamente annuisco, mi ha trascinato in questa situazione solamente per farsi i cazzi della mafia... Sospiro esasperato <<Jimin mi vado a preparare che alle 9 devo andare>> lo informo alzandomi dal divano facendo per spegnere il pc, almeno finché la sua voce non mi interrompe
<<Taehyung! Non mi hai mai detto dov'è la loro sede>> mi fa notare, mi sbatto una mano sulla fronte <<Hai ragione-...>> gli dico la loro posizione parlando per un altro po' con lui su quel riguardo, in fondo entrambi frustrati dal aver fallito nel rintracciare la loro base, siamo rimasti infatti a discutere sul com'è stato possibile aver sbagliato, infondo Jeongguk aveva ordinato il carico venisse lasciato alla base, ma dopo non esser giunti a nessuna conclusione sensata lo saluto e chiudo il portatile, andandomi a preparare per essere in ufficio in orario.
Venerdì 09:05
Seoul; Corea del Sud
2014.06.13Raggiungo il mio ufficio ed entro chiudendomi la porta alle spalle, Jeongguk non mi ha aspettato nei pressi dell'entrata come ieri, non mi ha accompagnato al mio ufficio riempiendomi la testa di cazzate e discorsi inutili, in compenso ho trovato quest'altro ragazzo, Yoongi, mi ha detto ciò che devo fare oggi sotto richiesta di Jeongguk.
Con le lacrime agli occhi mi siedo sulla mia scrivania iniziando a studiare le carte di quell'ospedale, quel tale mi aveva detto che Jeongguk stesso mi aveva incaricato di studiare un piano per entrare dandomi carta bianca, facendo scegliere a me il modo migliore, tutto ciò in caso mi fossi presentato; parlava velocemente, se lo sarà fatto sfuggire citando le sue parole, davvero credeva che dopo una litigata sarei venuto a mancare?
A differenza sua so mantenere una promessa, anche se ciò non faceva parte del nostro accordo, ma per ora non è importante, farò questa piccola commissione tornando subito dopo a pensare a come prendere quei documenti che tanto gli servono, consegnarglieli e poi andarmene, forse andarmene per davvero, lontano dalla Corea, in qualche isola tropicale, dove la solitudine è di norma e passare la mia vita lì.
Sorrido compiaciuto da quello scenario, iniziando a studiare la posizione delle telecamere, vogliono invaderla e distruggerla, quindi ho pensato ad un qualcosa come "Cavallo di troia", entrare dall'interno e colpire, ho le fonti per inserirmi in quel sistema e aggiungere uno o più nomi così da non avere problemi, per poi dirigere gli altri dall'interno, potrebbe funzionare ma ne devo parlare con qualcuno.
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Seoul Mafia || KookTae ||
FanfictionDalla storia: "Non capisci quanto sia rischioso? Potresti perdere tutto ciò a cui tieni Jeon, sei un idiota" sussurro con voce flebile ed incrinata, lo intravedo sorridere socchiudendo gli occhi "Sono pronto a difendere ciò a cui tengo fino alla mo...