Sabato 06:04 AM
Seoul; Corea del Sud
2014.06.14Taehyung's POV
Mi inizio a svegliare lentamente dal mio coma, mi sembra di aver dormito per giorni. La testa mi fa male e mi sento stordito, non ancora focalizzo dove sono o cosa sto facendo, mi limito a stringermi maggiormente contro quella fonte di calore che sembra avvolgermi.
Strofino il naso contro una superficie morbida sbadigliando, stringo in un pugno il tessuto che avvolge quella fonte di calore e ci premo la guancia contro, sento un respiro caldo finirmi contro i capelli e sulla fronte, cullato da quel respiro profondo e regolare faccio per riaddormentarmi.
Finché non realizzo... Un respiro?Mi metto a sedere di scatto andando in contro ad un travolgente capogiro, che mi costringe a portarmi una mano a tenermi la testa mentre l'altra mi sorregge seduto sul materasso.
Strizzo gli occhi aspettando che passi, per fortuna ciò accade dopo qualche altro secondo. Prendo un respiro profondo rilassando i muscoli tesi per colpa di quel piccolo inconveniente, apro gli occhi sbadigliando di nuovo, giro il volto verso quella fonte di calore, trovando il corvino allungato sul fianco ferito che ancora mi stringe la vita.
Preoccupato lo faccio allungare di nuovo di schiena, dovrei controllare se è tutto a posto visto che ha dormito in quella posizione ma lo sveglierei di sicuro, meglio lasciarlo dormire, ha perso troppo sangue e non avrà la forza di muovere un muscolo, che almeno si riposi il più possibile.
Lentamente mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, intenzionato a preparargli qualcosa di energico, per rimetterlo un po' in forze, ma sia il frigorifero che gli scaffali sono quasi del tutto vuoti, se non per prodotti di prima necessità e cibo istantaneo, che in queste situazione non è il massimo. s
Sospiro poggiando i palmi contro il ripiano della cucina, finché non sento dei lenti e pesanti passi, allarmato esco dalla cucina e mi dirigo verso l'origine di quei suoni, trovando Jeongguk appoggiato allo stipite della sua stanza tenendo una mano premuta sul fianco
<<Ma che cazzo fai?!>> alza il volto, appena incrocia il mio sguardo un grande sorriso gli si espande sulle labbra, non capisco il perché di quel sorriso ma attualmente la mia priorità è un altra, mi avvicino a lui circondandomi il collo con un suo braccio, <<Perché cazzo ti sei alzato?>> <<Non c'eri più>> sussurra a quelle parole sento il mio cuore sciogliersi ma cerco di nasconderlo con un forzato sospiro di esasperazione, evitando il suo sguardo.
Lo aiuto a distendersi sul letto, <<Avanti, controlliamo come sta la ferita, hai dormito su un fianco, bisogna controllare se è tutto a posto>> esco dalla stanza e prendo le chiavi, ieri abbiamo lasciato il kit in auto, presi dalla fretta di rientrare in casa.
Mi dirigo verso l'auto e la apro, appena vedo quello scenario lo stomaco mi si contorce e sento la nausea salire; il sedile di Jeongguk è intriso di sangue, come la mia maglia, ai piedi del sedile del passeggero la pinza completamente insanguinata, che avevo malamente buttato una volta estratto il proiettile, come scottato; affianco ad essa quel piccolo proiettile che da argentato è diventato rosso scuro.
Rivolgo lo sguardo alle mia mani; ho ancora la sensazione del suo sangue su di esse, è stato orrendo, peggio di quando l'ho dovuto fare a me. Mi infilo le mani tra i capelli e sospiro, rimetto il necessario nel kit, tranne la pinza, che non ho neanche la forza di sfiorare, trascinandolo verso casa e chiudendo poi l'auto.
Entro e mi dirigo verso la stanza di Jeongguk, lo raggiungo e poso il materiale al mio fianco per terra <<Grazie>> incrocio il suo sguardo e mi sorride, ricambio il gesto con un sorriso più piccolo e leggermente forzato; ero contro questa cosa.
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Seoul Mafia || KookTae ||
FanfictionDalla storia: "Non capisci quanto sia rischioso? Potresti perdere tutto ciò a cui tieni Jeon, sei un idiota" sussurro con voce flebile ed incrinata, lo intravedo sorridere socchiudendo gli occhi "Sono pronto a difendere ciò a cui tengo fino alla mo...