Seoul Mafia || KookTae ||

Chapter 10

Giovedì 01:47 AM
Seoul; Corea del Sud
2014.06.12

Taehyung's POV

Inutile dire che sono talmente sbronzo da non realizzare neanche chi ho davanti, purtroppo però la memoria non è ancora arrivata al punto da ingannarmi, nonostante la vista appannata non mi permette di vedere nulla.

Ricordo di aver incontrato Jeongguk ad inizio serata, mi aveva consigliato di tornare a casa, che non avrebbe voluto un dipendente alcolizzato, come se non lo fosse lui stesso, ho cambiato bar e mi sono bevuto qualcosa nel primo locale che ho trovato, ora spero vivamente che quello a trascinarmi via frugando nelle mie tasche, estraendo le chiavi della mia auto sia Jeongguk, altrimenti mi sto facendo derubare o rapire senza muovere un muscolo

<<H-Hey tu, mi stai-... mi stai derubando?>> provo comunque a chiedere ma vengo interrotto da un singhiozzo, perché ovviamente se mi stesse derubando lo ammetterebbe, ma comunque tentare non costava <<Ma derubarti di cosa, sei ridotto uno schifo>> sospiro sollievato al suono di quella voce, alzo il volto, la vista è completamente appannata ma mi concedo comunque di dare un occhiata al parcheggio desolato nel quale ho parcheggiato l'auto, illuminato da un lampione che da alla strada e dall'insegna al neon del bar, rendendomi impossible trovare l'auto da solo.

Sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla <<Jeonggukie! Ma allora eri davvero tu! Hahahaha, e ora dove mi stai portando eh?>> il mio cervello è completamente spento, sto così bene, non preoccuparmi di nulla per un po', godermi il lusso della spensieratezza, lusso che in pochi si possono permettere, nonostante il conto in banca. Anche Jeongguk sembra un po' alticcio, infatti si è messo a ridere insieme a me

<<Se non ti dispiace prendo la tua auto, in caso mi dovessi schiantare non ammaccherei la mia>> sbuffo con un broncio in viso tornando a guardare in basso mentre lui gioca ancora un po' con la chiave elettronica e trovare la mia auto.

<<Tanto non me ne frega un cazzo di quell'auto>> dico ridendo seguito poi da lui, in fondo è vero, nonostante sia una bella auto in caso si rompesse non mi importerebbe, in caso si schiantasse non mi importerebbe, in caso morissi nello schianto non mi importerebbe.

Forse non è un idea geniale farlo guidare sia mai si faccia qualcosa, manca solo un incidente d'auto faccia fuori un bos mafioso, ma sono preso troppo bene a ridere per dirgli qualcosa, avendo visto la mia auto poco più lontana la raggiunge continuando a sorreggermi, ha un buon profumo, è dolce e mischiato con quello dell'alcol, sento di star ancora bevendo.

Mi fa sedere al posto accanto a quello del guidatore, mentre lui si mette al volante <<Allora uomo d'ufficio, dove abiti?>> Mi dice scherzoso accendendo il motore, palesemente per fare semplice conversazione <<Come se non lo sapessi e poi, non voglio tonare in quel posto, Jeonggukie non costringermi a tornare là!>>
dico guardandolo con gli occhi velati di lacrime, lui incrocia il mio sguardo, la vista non è delle migliori ma al quanto pare vedendomi sul punto di piangere sospira ed annuisce.

Sospiro sollevato e mi asciugo gli occhi con la manica della maglia leggera che sto indossando, come lo faccio la vista sembra schiarirsi, vedo più chiaramente la strada ed il profilo di Jeongguk al mio fianco, cerco di ristabilire un tono serio <<Jeongguk, come mi hai trovato? Perché? Ed ora dove mi stai portando?>> non posso fare a meno che restare in guardia, è una persona enigmatica e pericolosa, difficile da decifrare, la mia curiosità però supera il buonsenso

<<Ho i miei metodi Taehyung e poi te l'ho detto, non avrei voluto ti ubriacassi ma sono arrivato un po' tardi, tempo di trovarti che eravamo entrambi sbronzi ed in fine, visto che non vuoi tornare a casa tua, ti porto nella mia, ora sù, ti prego dormi e non preoccuparti, a te ci penso io, tranquillo non ti farò niente>> dice ghignando; a quelle parole mi metto a ridere, ma seguo comunque il suo consiglio, sento le palpebre talmente pesanti...