39. Surprise!

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23 Dicembre 10.00 p.m.

Harry

Rientrai in casa, sfinito, ma felice.

Io, Zayn, Liam, Niall, Gemma, Perrie e Tina avevamo fatto proprio un bel lavoro.

Sfilai il cellulare dalla tasca e guardai il display, il quale segnalava 10 chiamate perse.

La cosa inquietante è che erano tutte di Louis.

Sorrisi divertito pensando a quanto si poteva essere sentito solo quel pomeriggio.

Povero Lou!

Beh, però ne era valsa la pena!

La sala che avevamo scelto per la festa, prima vuota e desolata adesso risplendeva di una nuova luce grazie ai festoni e alle lucine di Natale appese ovunque. Quest'ultima fu un'idea di Niall:

《Renderà l'atmosfera più accogliente, perché, oltre ad essere in tema, chi non ama le lucine di Natale?》Disse.

Sorrisi pensando ai ragionamenti strampalati del mio amico.

Cercai di rilassarmi con un po' di televisione e l'idea funzionò, tanto che caddi in un batter d'occhio tra le braccia di Morfeo.

La mattina seguente il suono della sveglia del mio telefono mi ricordò che avevo una festa da organizzare.

Guardai l'ora, le 9.00 a.m.

Il piano aveva inizio.

24 Dicembre 10.00 a.m.

Louis

Mi ero svegliato da poco.

Alzai le tapparelle ed uscii in terrazzo per respirare un po' di aria fresca.

Fuori l'atmosfera pareva quella di un vecchio film.

Tutto sembrava congelato, anche se a rendere l'idea erano solamente il freddo stesso e il sottile strato di nebbia che sfocava gli oggetti più lontani.

Era strano che ancora non fosse nevicato, di solito Londra di dicembre diventava sempre bianca.

Per la strada si vedevano persone correre per arrivare in tempo ai negozi, sperando di riuscire a trovare ancora qualcosa per fare gli ultimi regali.

Mi persi nei miei pensieri, ma fui costretto ad abbandonarli, poiché qualcuno suonò al campanello.

《Sì?》Dissi, dopo aver raggiunto il citofono.

《Tomlinson!》Rispose una voce che non sentivo da tanto tempo. Troppo.

《Malik! Che ci fai qui? Sali!》

Ero euforico.

Sembravo tanto un bambino di 5 anni, ma in fondo chi non lo è quando è in compagnia del proprio migliore amico?

《Nah, che ne dici di farci un giretto? Mentre tu dormivi qui hanno aperto una caffetteria niente male!》

《Ma Zayn, fa un freddo assurdo!》

《E dai, non farti pregare! Muovi quel culo e scendi che ho voglia di abbracciarti!》

《Come siamo dolci! Sicuro di stare bene Malik?》

《Ehm, io..》

Risi.

《Va bene, scendo subito.》

《Beh, almeno approfittane finché sei in tempo, perché tra poco mi si carieranno i denti!》

《Va bene, candy!》Dissi continuando a ridere e abbassando il citofono.

Dopo essermi cambiato scesi in fretta le scale e non appena spalancai il portone venni assalito da due braccia che mi cinsero il collo.

《Mi sei mancato..》Mormorò sulla mia spalla.

Inizialmente rimasi un po' sorpreso da quello scatto d'amore, ma poi ricambiai l'abbraccio e immersi letteralmente la mia testa nell'incavo del suo collo.

《Anche tu.》Risposi.

10 minuti dopo.

《Allora come sta il mio migliore amico?》Mi chiese continuando a guardare dritto sulla strada e senza distrarsi dalla guida.

《Non c'è male adesso che il letargo è finito, tu?》Risposi notando alcune differenze fisiche in lui dall'ultima volta che ci eravamo incontrati: si era fatto crescere un sottile strato di barba e aveva rasato i capelli ai lati, lasciando un enorme ciuffo che teneva legato dietro in un codino, inoltre era dimagrito molto.

Non che prima fosse stato grasso, ma adesso aveva un viso più scarno e un corpo più sottile.

《Mah, niente di speciale, solo che mi sono sposato con Perrie e che progettiamo di costruirci una famiglia.》

Strabuzzai gli occhi sotto il suo sguardo divertito.

《Ma è fantastico, Zay!》Dissi sorridendo ampiamente.

Avere una famiglia era sempre stato il suo sogno, avere dei figli e una moglie da amare.

In effetti non era niente male come aspirazione.

Pensai a come sarebbe potuto essere avere dei bambini e istintivamente mi comparve l'immagine di Harry e mi fece riflettere al padre perfetto che sarebbe potuto essere.

Giocoso, affettuoso, amorevole, autorevole, divertente..

Non sarebbe stata un'idea poi così malvagia in effetti, ma forse pensai che era meglio aspettare un po'.

Zayn nel frattempo stava sorridendo di rimando al mio che ancora non era svanito.

Passò qualche minuto e arrivammo davanti ad uno strano edificio grigio e isolato da tutto.

Non sembrava affatto una caffetteria.

Scendemmo dall'auto e ci avvicinammo ad un'ampia porta in legno, che a quanto pare sembrava chiusa a chiave.

Zayn tirò fuori un mazzetto di chiavi e ne inserì una nella serratura, aprendo la porta.

《Zayn, ma che razza di posto-》

《SORPRESA!》

The messenger || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora