24 Dicembre 12.00 a.m.
Harry
《SORPRESA!》Gridammo in coro io, Niall, Liam, Tina, Gemma e Perrie, non appena la porta fu aperta.
Dietro ad essa comparve un Louis piacevolmente sorpreso, il quale lasciò prendere vita sul suo volto smagliante a trentadue denti che illuminò la stanza.
《Voi siete tutti matti, io mi ero perfino dimenticato che fosse il mio compleanno!》Fu l'unica cosa che riuscì a dire dopo alcuni minuti di silenzio.
《Sei sempre il solito, Lou.》Lo raggiunse Zayn, il quale era rimasto poco più indietro e colpendolo con un piccolo pugno sul braccio.
《Insomma, chi vuole festeggiare? Qui c'è tutto il materiale per fare di questa giornata un momento memorabile!》Disse Niall, indicando il tavolo con il cibo.
Tutti scoppiarono a ridere e si avvicinarono al buffet; tutti eccetto me e Louis, i quali rimanemmo per un po' a fissarci con arie divertite.
Non resistetti e mi avvicinai alle sue labbra così invitanti, facendole scontrare con le mie in un bacio casto.
《Buon compleanno, Lou.》Sussurrai nel suo orecchio.
《Lo so che è opera tua Styles, solo un matto come te poteva organizzare una festa a mezzogiorno.》Disse colpendo con l'indice un mio riccio ribelle che ricadeva sulla mia fronte.
《Beh, volevo che durasse il più possibile e poi.. - Dissi, avvicinandomi nuovamente al suo orecchio - Volevo riservare la sera a noi due.》
Lui aggrottò le sopracciglia, sorridendo.
《Già, sei proprio matto..》
Io sorrisi e feci spallucce, ma lui mi prese per il colletto della mia camicia nera e avvicinò la sua bocca al mio orecchio.
《.. E mi piace.》Disse, provocandomi dei brividi e rivolgendomi un sorriso malizioso che ricambiai all'istante.
《Allora.. Grunch.. Volete venire.. Granch.. A mangiare.. Ciomp.. Sì o no? C'è tempo dopo per fare gli innamorati.. Gnam.. Piccioncini!》Disse Niall con la bocca piena di cibo.
《Oh, lasciali stare Nì!》Disse Tina dandogli un pugnetto sul braccio.
《Ahi!》Protestò il biondo, ricevendo però un bacio sulla guancia come consolazione da parte della sua ragazza.
Ridemmo entrambi e ci avvicinammo al tavolo con il cibo.
Passammo il pomeriggio così, ridendo scherzando e mangiando.
Arrivò quindi il momento di aprire i regali.
24 Dicembre 5.00 p.m.
Louis
Il primo regalo che scartai fu quello di Liam, il quale mi aveva preso della Colonia; arrivò poi il turno di Niall e Tina con il loro disco di Robbie Williams; si procedette con Gemma e il suo cappello di stoffa rosso; in seguito arrivò il turno di Zayn e Perrie con la loro maglietta smanicata di Superman ed infine toccò ad Harry.
Il ragazzo dai capelli a porcospino mi fissò e sorrise, togliendo le mani da dietro la schiena e porgendomi un palloncino blu.
Il suo sguardo continuava ad essere puntato contro il mio e penso che chiunque avesse immortalato quel momento avrebbe detto che si trattava di due bambini al parco e non di due ragazzi al 24esimo compleanno di uno dei due.
Afferrai il sottile filo di spago e mi accorsi che qualcosa pendeva all'estremità bassa di esso.
Tirai su quelli che sembravano due fogli di carta e lessi.
Appena compresi di cosa si trattasse alzai gli occhi, incredulo.
《Oh mio Dio..》Sussurrai, mentre un sorriso ridusse i miei occhi, prima sgranati, a due piccole fessure.
《Non posso credere che.. Harry mi hai regalato un viaggio in Egitto?!》Dissi euforico.
《Beh, io avrei preferito qualcosa di più esotico, ma poi mi sono ricordato del tuo desiderio di fare un giro in cammello per una cittadina egizia e beh, non posso permettermi di perdermi un simile spettacolo.》Disse ridacchiando.
《Idiota.》Brontolai, abbracciandolo forte, senza smettere di sorridere. Sorrisi talmente tanto che ad un certo punto mi fecero male gli zigomi, ma poco mi importava, perché sarei andato in Egitto con Harry, ovvero nel posto perfetto con il ragazzo perfetto.
《Bene, adesso che ne dite di un po' di musica per chiudere in bellezza?》Disse Zayn, avvicinandosi ad una console.
Tutti esultarono e la musica invase la stanza.
Ballammo e bevemmo e la serata non sarebbe potuta andare meglio.
Verso le 7.00 p.m., decidemmo di levare le tende e cominciammo a riordinare.
Piano piano se ne andarono tutti, lasciando me ed Harry soli nella stanza a finire di prendere le ultime cose.
《Ehi, Lou, prendi quella scatola, mentre io-》Disse, prima di inciampare nei suoi stessi piedi e finire a terra.
《Ma cosa.. Harry, ma come hai fatto?》Dissi, scoppiando a ridere e aiutandolo a rialzarsi.
《Beh, però non mi stupisce che tu sia così impacciato, visto come balli..》Sussurrai, convinto che non mi sentisse.
Ma lui mi aveva sentito benissimo e si pietrificò all'istante, guardandomi come se avessi appena detto una bestemmia.
《Stai insinuando che non so ballare?》Disse, incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio.
《Beh.. Cercherò di essere delicato: sei un disastro.》Risposi, portando una mano alla bocca, cercando di trattenere l'ennesima risatina.
Harry spalancò la bocca, fingendosi scioccato.
《Allora sarò costretto a farti cambiare idea.》Disse poi, avvicinandosi alla console e armeggiando con qualche disco.
Dopo qualche minuto ne inserì uno e abbassò le luci, creando un'atmosfera.. Beh, l'aggettivo giusto può essere solo, wow.
《Mi concede questo ballo, signor Tomlinson?》Disse, porgendomi la mano.
Cercai di non arrossire e di placare i battiti accelerati del mio cuore che stava impazzendo per l'intensità di quel piccolo gesto.
《Va bene, signor Styles, le concedo quest'occasione per riscattarsi.》Dissi poi con finta galanteria.
Afferrai la sua mano dolcemente e lui mi trascinò in mezzo alla sala, mentre nell'aria prendevano vita le note della canzone "A Thousand Years" di Christina Perri.
Un passo.
I suoi occhi, fissi nei miei, mi abbagliavano con quel loro verde smeraldo, così intenso da persuadermi ogni volta che avevo la fortuna di posarci lo sguardo.
Due passi.
E così mi persi in quel labirinto di cespugli di rose che erano le sue iridi, muovendo il mio corpo in sintonia con il suo.
Tre passi.
Inutile dire che l'atmosfera era a dir poco magica e ci fece dimenticare per l'ennesima volta il mondo a noi circostante.
Un caschè.
Mi ritrovai tra le sue braccia, respiro contro respiro, iridi contro iridi, verde contro azzurro.
《Cosa mi fai, Lou.》Disse, prima di poggiare le sue soffici labbra contro le mie.
《Niente che anche tu non mi faccia.》Sussurrai nel breve momento in cui separammo le nostre bocche per riprendere fiato.
E ci baciammo, ci baciammo per un tempo infinito, ballando su quelle note che ormai si ripetevano da fin troppo tempo.
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The messenger || Larry Stylinson
FanfictionLe persone devono molto a molti. Io devo tutto al mio salvatore. A quel messaggio dal destinatario sbagliato, ma dal mittente giusto. - H Ringrazio tutti i miei lettori. ¤ Copyright - All rights reserved.