18 Dicembre 11.40 p.m.
Louis
Qualche lacrima solitaria solcò il mio viso.
"Che figlio di puttana.
Pensavo ci fosse qualcosa fra noi, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Come ha potuto tradirmi?
Harry, il mio Harry.."Questi pensieri mi accompagnarono per tutto il viaggio che percorsi dal locale fino ad un quartiere buio e malfamato.
Non so nemmeno come arrivai lì, so solo che le gambe si muovevano da sole, guidate dalla mia ira.
Ripensai alla scena appena vista: Harry a terra, sanguinante in viso e un ragazzo intento ad urlargli contro.
Vidi Harry cercare di spiegarmi qualcosa, ma la tensione fu troppa e così uscii da lì.
Ad un certo però mi risvegliai dai miei pensieri e mi accorsi di essermi perso.
Mi bloccai di colpo e cercai di fare il punto della situazione per capire dove mi trovavo, ma una voce alle mie spalle mi fece rabbrividire e congelò ogni mio possibile pensiero.
《Dove credi di andare, frocetto?》
Mi voltai di scatto e vidi altre tre figure minacciose davanti ai miei occhi.
Indossavano degli abiti neri e dei passamontagna, i quali impedivano la visuale del volto, eccetto però quella degli occhi.
Occhi..
Quelle iridi mi erano familiari; non era la prima volta che le vedevo, ne ero certo..
Dovetti però sospendere il mio identikit, poiché uno di loro tirò fuori una pistola.
Non era molto grande, ma se venivi colpito nel punto giusto, potevi rimanerci secco.
Il mio cuore si fermò ed ero certo che sarei svenuto.
Cominciai a sudare freddo e mi resi conto che i tre erano intenzionati ad usare l'arma.
Difatti il possessore puntò l'estremità su una mia gamba e premette il grilletto.
Il dolore che sentii fu atroce.
Caddi a terra, creando una pozza di sangue attorno al mio corpo.
Urlavo ed ero intenzionato a continuare, se non fosse stato per un dolore lancinante che mi percosse il cranio.
Non vidi più nulla.
Attorno a me regnava il buio ed il silenzio.
18 Dicembre 11.40 p.m.
Harry
Correvo.
Non sapevo dove andare, dove cercarlo, ma correvo.
In quel momento non mi importava di nulla, né del dolore alla faccia, né della fatica e pensavo solamente che la cosa peggiore era restare fermi senza fare niente.
L'agitazione mi si poteva leggere in volto, ma non era provocata dall'eccesso sforzo fisico, bensì dalla paura di non rivedere più Louis, di perderlo per sempre, per una cosa che non avevo fatto.
Mi piega in due, poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Mi guardai attorno, non avevo idea di dove fossi finito.
Mi ricomposi e continuai la mia ricerca.
"Louis, dove sei?"
18 Dicembre 11.40 p.m.
Niall
Harry corse via.
Sembrava dovesse rincorrere qualcosa, o meglio qualcuno.
Successivamente capii che quel qualcuno era Louis, ma per il momento mi limitai a chiamare il riccio più volte, sperando che si fermasse.
Non volevo interrompere le sue ricerche, anzi volevo aiutarlo nell'intento, ma sembrava come se non ci sentisse.
Mi alzai di scatto e feci per inseguirlo, quando mi resi conto che stavo abbandonando la ragazza che avevo appena baciato su uno squallido scalino, di uno squallido locale.
Mi voltai e vidi la sua espressione, inizialmente leggermente stupita e incazzata (probabilmente dovuta al mio scatto), rilassarsi.
Forse aveva paura che sarei scappato via per la prima cazzata, abbandonandola, come probabilmente molti altri avevano già fatto.
Decisi quindi che era meglio se per quella sera mi fossi dedicato interamente a Tina, in fondo Harry sembrava potersela cavare da solo, almeno era quello che credevo.
Feci per avvicinarmi, ma lei mi fece segno con la mano di fermarmi.
《Vai da lui, ha bisogno di te.》Mi disse infine.
Stavo per controbattere, quando mi resi conto che aveva ragione: per quanto Harry potesse sembrare indipendente e sicuro di sé, sapevo che in realtà sotto quello sguardo da duro, si nascondeva un ragazzo fragile, bisognoso di aiuto.
Mi avvicinai alla ragazza e le diedi un bacio a stampo, brave, ma dolce e intenso.
《Io sono fortunata ad averti, sai? Grazie, Tina.》Dissi per poi guardarla dolcemente.
Lei mi sorrise, arrossendo leggermente.
Dio quant'era tenera!
Mi girai a malincuore e continuai la mia corsa.
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The messenger || Larry Stylinson
FanfictionLe persone devono molto a molti. Io devo tutto al mio salvatore. A quel messaggio dal destinatario sbagliato, ma dal mittente giusto. - H Ringrazio tutti i miei lettori. ¤ Copyright - All rights reserved.