19 Dicembre 6.30 a.m.
Harry
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte ed ero intenzionato a rimanere sveglio finché non avessi ricevuto notizie di Louis.
Mi trovavo all'ospedale, in una stupida sala d'attesa da più di 6 ore.
Sapevo solamente che lo stavano operando alla gamba e tra pochi minuti sarebbe uscito.
In quel momento arrivò una donna, molto agitata, accompagnata da una ragazza bionda.
La signora si sporse dalla finestra che dava sulla stanza dove stava avvenendo l'intervento, con il solo risultato di osservare il blu intenso delle tapparelle.
La ragazza si mise seduta accanto a me.
《Sei un amico di Louis?》Disse guardandomi con due occhi azzurri, troppo grandi per la sua faccia.
《S-si, più o meno, sono io che l'ho portato qui..》Dissi continuando a giocare nervosamente con i miei pollici e tenendo lo sguardo basso.
《Grazie di averlo fatto. Sai, Louis non ha molti amici e quelli che ha sono per la maggior parte dei codardi e quindi non lo avrebbero mai salvato. Grazie..?》
《Harry.》Dissi, poi mi venne un dubbio.
《..Tu come sai che l'ho salvato da qualcuno?》
《I medici ci hanno chiamato dicendo che aveva subito dei colpi alla testa e uno sparo alla gamba. Escludendo il fatto che le pistole abbiano vita propria, qualcuno deve avergli fatto del male..》Disse lei.
Io mi limitai ad annuire, mentre osservavo la donna davanti a me, che continuava a fissare la porta bianca. Il suo sguardo era vuoto; due profonde occhiaie solcavano il suo volto, aveva i capelli in disordine e gli occhi lucidi.
《Piacere, io sono Lottie, la sorella di Louis, mentre quella è mia madre, Johannah.》
"LA FAMIGLIA DI LOUIS?!" Pensai.
Sinceramente credo che avrei dovuto capirlo prima, ma alle 6.30 del mattino non connettevo poi così bene.
Le rivolsi mezzo finto sorriso, ripensando a tutte le cose che Louis mi aveva raccontato a proposito della cena.
I miei pensieri furono interrotti, quando la porta bianca della sala chirurgica si aprì.
Mi alzai di scatto e mi avvicinai.
Ne uscì fuori un dottore dal camice azzuro, con la mascherina abbassata sul collo e i guanti ancora indosso.
Il cuore mi batteva a mille, dovevo assolutamente sapere come stava Louis e non avrei avuto pace finché non avessi udito quest'informazione.
《L'intervento alla gamba è andato bene, ma..》
《Ma?》Disse ansiosa la madre e io a mia volta guardai l'uomo con occhi sbarrati.
《..Ma durante l'incidente ha perso molto sangue e i colpi subiti al cranio sono stati molto forti e adesso.. Il ragazzo è in coma e non ci sono probabilità che si risvegli.》
"Non è possibile.. Sto sognando. È un incubo, è solo un incubo.."
Pensai, prima di crollare a terra a peso morto.
Non ci credevo. Non volevo crederci.
Avevo perso Louis.
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The messenger || Larry Stylinson
FanfictionLe persone devono molto a molti. Io devo tutto al mio salvatore. A quel messaggio dal destinatario sbagliato, ma dal mittente giusto. - H Ringrazio tutti i miei lettori. ¤ Copyright - All rights reserved.