3. Coincidences

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9 Dicembre 7.30 p.m.

Louis

Ero appena tornato dal centro commerciale. L'aria fuori era pungente.

Guardai il cellulare, le 7.30 p.m. . Selezionai una playlist a caso; la voce di Michael Bublè risuonò nelle mie orecchie. Mi trovavo a casa mia, in completa solitudine, eppure sentivo il bisogno di indossare le cuffie.

Quando una canzone è ascoltata dalle tue singole orecchie riesce ad ottenere dei suoni unici ed è come se in quel momento tutto il mondo ascoltasse quella canzone e provasse le stesse emozioni che provi tu in quel preciso istante.

Aprii la busta dove avevo depositato tutti i miei acquisti ed estrassi un paio di occhiali da sole rosa shocking. Li indossai e mi feci un selfie. Guardai la foto.
"Sei venuto proprio di merda, Louis." Pensai.

Stavo per inviare la foto a Zayn, quando mi resi conto che invece di selezionare il contatto lo avevo appena cancellato.

《Cazzo.》

"Complimenti." Mi derise il mio subconscio.

Fortunatamente il numero non era difficile e riuscii a ricordamelo tutto e a inviare l'mms.. O almeno così credevo.

Dopo nemmeno cinque minuti ricevetti un messaggio. Mittente sconosciuto.

"Temo che tu abbia sbagliato numero.

P.s. gli occhiali ti donano :)"

《Ecco.》Dissi.

《Che bella figura di merda..》

Presi in fretta il telefono e digitai.

"Oops! Scusami e grazie :)"

Dopo di ciò posai il telefono e presi il resto degli oggetti che avevo acquistato per portarli di sopra.

Il mio appartamento non era molto grande, ma abitando all'ultimo piano ero riuscito a collegarlo con la soffitta e mi ero creato così una nuova e spaziosa stanza.

Quando scesi controllai il telefono e lo schermo indicava che avevo ricevuto un messaggio.

"Ciao, io sono Harry :)"

Harry. Quel nome mi era caldo al suono.

"Ciao, io invece sono Louis, da come hai potuto leggere prima :)"

Feci appena in tempo a finire la frase che il campanello suonò ripetutamente, segnalando l'arrivo di Zayn.

Io e lui ci eravamo conosciuti non molto tempo fa ad un corso di arte.

Io ero iscritto da qualche mese, mentre lui era lì solamente da qualche giorno.

Era spaesato e solo, così decisi di fargli compagnia. Con il tempo ci siamo conosciuti meglio e siamo diventati migliori amici, anche perché non si era fatto molti problemi ad accettarmi per quello che ero.

Non erano in molti quelli che riuscivano a restarmi amici anche dopo avergli confessato di essere omosessuale.

《Hey, come te la passi liscio?》Disse il moro appena ebbe sorpassato l'uscio di casa.

《Non male, tu? Perrie?》

《Non mi lamento. Lei è andata dei suoi genitori e ci rimarrà per tutto il week-end.》Disse con una punta di delusione.

《Uffa, questo fine settimana volevo portarla al mare..》Sbuffò.

《Sarà per la prossima volta romanticone!》Dissi sorridendo.

Sorrise anche lui.

《Che ne dici di andare al bowling domani sera?》

《Mmh.. Perché no!》Sorrisi.

Non avrei mai potuto immaginare che quella sarebbe stata la decisione migliore che potessi mai prendere.

The messenger || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora