17. I'm here

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18 Dicembre 11.50 p.m.

Harry

Avevo perso ormai le speranze.

Stavo cercando Louis da 20 minuti, ma ancora del castano non c'era traccia.

Ero veramente distrutto: avevo corso per quasi mezz'ora senza sosta, per ottenere il nulla più assoluto. Inutile dire che ero decisamente demoralizzato.

Stavo per gettare la spugna e andarmene, quando lo sparo di una pistola mi fece girare di scatto.

Il cuore aveva ricominciato a battere, più forte di prima; la fatica che prima mi faceva piegare in due, era scomparsa, lasciando il posto ad una forte scarica di adrenalina.

Normalmente il mio istinto mi avrebbe fatto scappare a gambe levate, ma la paura che potesse essere successo qualcosa al ragazzo che amo prese il sopravvento, facendomi dimenticare ogni pericolo.

Si, perché io amo Louis e non vedevo l'ora di scusarmi per il malinteso e dichiararmi a lui.

Corsi verso un vicoletto dove pensavo di aver udito lo sparo e quando arrivai vidi tre uomini in piedi (di cui uno armato) e un ragazzo accasciato a terra con una gamba sanguinante.

La luce era poca, ma lo riconobbi.

《LOUIS!》Gridai con tutta la forza e voce che avevo.

I tre si girarono e si avvicinarono a me, non prima però, di aver stordito il ragazzo con un forte calcio in testa.

Sentivo gli occhi pizzicarmi per la rabbia e l'angoscia, le mani diventarmi bianche e dentro di me fremeva un istinto omicida verso quei bastardi.

Un uomo puntò l'arma contro di me, ma quello che molto probabilmente era il capo, gli ordinò di non sparare con un cenno della mano.

《Il fidanzatino ci serve intatto, almeno per ora.》Disse lo stesso uomo.

Per un attimo ebbi paura del mio destino, ma poi la mia attenzione si concentrò nuovamente su Louis: dovevo assolutamente portarlo al pronto soccorso o.. Non ce l'avrebbe fatta.

《Ehi, principessa?》Disse uno, richiamando la mia attenzione.

《Non stai attento nemmeno quando stai per essere usato come ostaggio? Non devi essere un bravo studente..》Disse con un ghigno stampato sulla faccia.

《Oh, ti assicuro che lo è invece.》Disse una voce alle mie spalle.

Mi voltai di scatto.

《Niall..》Sussurrai.

Lui mi guardò e mi sorrise, mentre io lo ringraziai con gli occhi e gli restituii il sorriso.

Quanto cazzo potevo essere fortunato ad avere un amico così?

《Ohw, che carini! I due amichetti si sono riuniti!》Disse uno del trio.

Non so bene cosa fece Niall, anche perché ero in una situazione di semi-shock; so solo che dopo una ventina di minuti stavamo correndo con Louis in braccio verso una zona più civilizzata della città.

Ci fermammo davanti ad un bar, abbastanza pieno; non potevamo rischiare di rimanere da soli di nuovo.

Appoggiammo Louis a terra e qualcuno dei clienti del locale accorse per vedere la situazione.

Io tirai fuori il cellulare e chiamai un'ambulanza, pregando che arrivasse in tempo.

Nel frattempo mi abbassai sulle ginocchia e arrancai fino alla testa di Louis.

Presi quest'ultima fra le mani, accarezzandogli i soffici capelli e con le lacrime agli occhi gli sussurrai delle flebili parole:

《Andrà tutto bene Lou, andrà tutto bene.》

The messenger || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora