41. Christmas

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25 Dicembre 9.00 a.m.

Harry

《Pronto?》Biascicai, insonnolito, svegliato dallo squillare del mio telefono.

《Harold!》Mi rispose un Niall euforico.

《Sai dove siamo appena stati io e Tina?》

《Ehm, no..》Dissi, ovvio.

《A fare l'ecografia della terza settimana!》Quasi urlò dalla gioia.

Ecografia? Quale ecografia?

《Ecografia?》Chiesi, quindi.

《Sì, del bambino!》

Okay, Niall non aveva né fratelli né cugini o nipoti piccoli, quindi da dove saltava fuori questo bambino?

《Quale bambino?》Chiesi, stranito, stropicciandomi un occhio.

《Ma ci sei? Il mio bambino, il mio e di Tina!》

"Fermi tutti.

...

IL SUO BAMBINO?!" Pensai, sgranando gli occhi e allo stesso tempo aggrottando le sopracciglia.

《Niall.. Sicuro di non aver dimenticato qualcosa?》

Passò qualche secondo di silenzio, quando udii qualcosa provenire dall'altro capo del telefono.

Cazzo. - Sussurrò. - Harry.. Beh, come dire.. Tra poco sarò padre.》Disse e io per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.

《COME HAI POTUTO NON DIRMI UNA COSA DEL GENERE?!》Urlai, rendendomi poi conto che non ero da solo a letto e tappandomi istintivamente la bocca con una mano.

Louis si girò su un fianco, emettendo qualche mugolio, ma per fortuna non si svegliò. Mi dispiaceva disturbarlo quando giaceva in quello stato di quiete nel suo sonno così beato.

《Ehm.. Veramente avrei dovuto parlarvene alla festa, ma.. Come dire, me ne sono scordato.》Disse.

Mi tappai gli occhi con una mano cercando di mantenere la calma.

《Niall.》

《Sì?》

《Lasciatelo dire, sei proprio un idiota.

Scoppiammo a ridere insieme, genuinamente.

《Beh, adesso lo sai.》Disse, continuando a ridere.

《E penso che sia una notizia fantastica.》Risposi, tornando serio.

《Grazie Haz e ti chiedo scusa per essermene dimenticato l'altra sera, non so proprio come sia potuto accadere, forse ho bevuto qualche bicchiere di troppo, chissà..》Disse e potrei giurare che in quel momento si stesse passando una mano dietro il collo.

《Va bene, Nì - Dissi, facendomi scappare una risatina - per questa volta cercherò di essere indulgente, ma fai sì che questa sia la prima e l'ultima.》

《Va bene mamma, adesso devo andare Harold, ci sentiamo più tardi.》

《Okay, Nì, mi raccomando non bere, non guidare forte e non mettere incinta ragazze!》Dissi, continuando a recitare il mio ruolo.

《Idiota.》

Detto questo riattaccò.

Posai il telefono sul comodino e mi girai verso Louis.

Lo guardai in tutta la sua bellezza: i capelli scompigliati, il respiro regolare e leggero, gli occhi chiusi, sereni, le sue ginocchia rannicchiate contro il suo petto in posizione fetale. Tutto ciò era a dir poco stupendo.

The messenger || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora