15 Giugno 2.00 p.m.
Louis
《Desidera qualcosa?》Domandò una voce femminile.
《No, la ringrazio, sono a posto così.》Rispose la voce familiare di un certo ricciolino.
Solo a quel punto realizzai che la voce femminile era quella di un'hostess e che io mio stomaco richiedeva un imminente rifornimento che non avrebbe più ricevuto nel caso avessi perduto quell'occasione.
Così aprii gli occhi di scatto, rendendomi conto in che posizione imbarazzante mi trovavo: il mio corpo era avvinghiato a quello di Harry, ancora stordito da un leggero torpore.
Lentamente sfilai le braccia dal suo busto e lui si accorse del mio risveglio.
《Ma buongiorno.》Mi disse guardandomi tra il divertito e il dolce.
《Buongiorno.》Mi limitai a dire con le gote in fiamme.
Il carrello si stava allontanando e con lui anche il mio cibo, così cercai di richiamare l'attenzione dell'hostess.
Ci vollero 3/4 urli, ma alla fine la ragazza si rese conto della mia presenza.
Presi un panino e una bevanda, ma me ne pentii all'istante.
Okay, ditemi se non esiste cibo peggiore di quello che viene servito negli aerei.
Cercai di non sputare il pezzo di panino che avevo appena addentato, anche se mi risultò alquanto difficile.
《Tutto bene?》Disse Harry, non preoccupato seriamente, anzi con un velo di divertimento negli occhi.
《Tu che ne dici?》Risposi, porgendogli il panino e invitandolo a prenderne un morso.
《No grazie, non ci tengo, sai non è la prima volta che volo e non ho intenzione di mangiare quella specie di rifiuto chimico.》Disse, alzando le mani in alto in segno di resa.
Sospirai.
Quanto avrei dovuto aspettare per poter mangiare del cibo vero?
《Rallegrati, a quanto pare non manca molto all'atterraggio.》Disse, come se mi avesse letto nel pensiero e guardando fuori dalla finestra.
Mi sporsi leggermente e vidi quanto eravamo vicini al terreno.
Nonostante le vertigini non potei negare che la vista fosse veramente stupenda: le piramidi egiziane sembravano sfiorare con la loro punta la pancia dell'aereo.
《Hey, Harry guar-》Cercai di dire, ma il contatto del carrello d'atterraggio con l'asfalto mi fece sobbalzare e, perciò, mi ritrovai per l'ennesima volta con le unghie conficcate nel sedile dell'aereo.
Chiusi gli occhi e li riaprii solamente quando fui certo al 100% che l'aereo fosse fermo ed io al sicuro.
《Louis! Louis, apri gli occhi siamo arrivati!》Esclamò Harry.
Lo guardai. Era proprio buffo aggrappato com'era al finestrino. Sembrava un bambino di 5 anni all'entrata di un luna park. E poi quello euforico avrei dovuto essere io.
Sorrisi.
《Ho visto Harry. Che ne dici ora di scendere da questo coso?》
Lui si voltò sorridente, annuendo.
Dopo aver fatto il controllo alla dogana e dopo aver preso le valigie ci dirigemmo all'hotel.
Fra una cosa e l'altra arrivammo in stanza verso le 4 del pomeriggio.
《Aah, che bello. Cosa vuoi fare LouLou?》Domandò Harry, buttandosi sul letto.
《Non so, è tutto così surreale!》Dissi con lo sguardo perso nel vuoto.
Lui mi sorrise dolcemente.
《Sono felice che il mio regalo ti piaccia.》
《Piacere? Lo adoro!》Dissi, buttandomi sul letto fianco a lui.
Sorrise nuovamente.
《Beh, sono le 4 del pomeriggio, non abbiamo molto tempo, ma se vogliamo possiamo fare un giretto in un villaggio qua a pochi chilometri dall'hotel, esplorare l'ambiente, respirare l'odore delle spezie e interagire con gli autoctoni del posto. Altrimenti ci sarebbe il piano B..》La sua voce rimase sospesa nell'aria.
《E sarebbe?》Chiesi.
Lui si avvicinò a me con aria maliziosa e guardandomi negli occhi mi baciò la punta del naso, per poi dedicarsi interamente al mio collo.
Non mi ci volle molto a fare due più due e a capire di cosa si trattasse in realtà il piano B.
《Oh no Styles, per questo dovrai aspettare.》Dissi allontanandolo dalla mia pelle.
Lui mi guardò, stranito.
《Cosa?》
《Hai mai sentito parlare dei tramonti africani? Della bellezza del deserto notturno? Sai, sarebbe un'atmosfera abbastanza suggestiva, oserei dire imperdibile!》Gesticolai.
Lui alzò un sopracciglio non molto convinto, poi aprì la bocca come per dire qualcosa, ma io lo bloccai appena in tempo.
《No Harry, non possiamo farlo sia ora che dopo. Ti ricordo che siamo appena atterrati e il viaggio è stato abbastanza stancante.》
《Ma se hai dormito tutto il tempo come un koala sul mio busto!》Sentenziò.
《I koala hanno bisogno di molto riposo, per cui decidi: adesso, con questo caldo, le valigie da sfare, lo stress del viaggio e la curiosità di esplorare il posto o più tardi, con un clima fresco, un'atmosfera da favola, rilassati e contenti di aver esplorato villaggi brulicanti di adorabili bambini con-》
《Bambini?》Disse, interrompendomi.
Vidi una scintilla illuminare i suoi occhioni verdi.
Centro.
《Esatto. Dio Harry, ma dove vivi? Non hai mai visto un documentario? Questi villaggi sono pieni di vivaci bambini.》
Lui sembrò rifletterci un po' su.
《E va bene, Lou, ma sappi che mi ritengo offeso.》
Esultai dentro di me.
Non fraintendetemi, l'idea mi eccitava e non poco, ma in quel momento la stanchezza e la curiosità di esplorare il posto ebbero la meglio. E poi ripeto, il deserto notturno crea un'atmosfera sensazionale, imperdibile e beh, perché non sfruttarla al meglio?
《Avrò modo di farmi perdonare più tardi.》Dissi, ammiccando.
La cosa sembrò convincerlo.
《E va bene.》Disse, quando, alzandosi, si avvicinò a me e facendomi quasi prendere un colpo mi sollevò di peso, stile principe che salva la propria dama.
《Andiamo.》
《Non vorrai scendere così, spero.》
Lui sorrise.
《Shh - Sibilò. - Questo fa parte del tuo perdono e poi sei così adorabile.》
Non mi diede nemmeno il tempo di controbattere che si diresse verso la porta.
Non era proprio il modo in cui me lo ero immaginato, ma bene o male l'avventura stava cominciando e aveva tanto l'aria di essere qualcosa di incredibile.
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The messenger || Larry Stylinson
FanficLe persone devono molto a molti. Io devo tutto al mio salvatore. A quel messaggio dal destinatario sbagliato, ma dal mittente giusto. - H Ringrazio tutti i miei lettori. ¤ Copyright - All rights reserved.