T/N pov'
E fu così che mi trovai davanti all'enorme cancello della UA.
Non avevo impiegato molto a compiere la scelta di andare lì con la band, in fondo ci sarebbe stato utile ed un'occasione come questa, di riuscire ad entrare nel più prestigioso liceo musicale della nazione senza superare nessuno esame o test, non sarebbe più capitata.Trascinai la mia valigia, sul vialetto di pietra, dietro i miei compagni. Kaminari e Kirishima stavano discutendo su quanto fosse odiosa e scomoda la divisa e io, dal canto mio, non potevo che concordare con loro.
La famigerata divisa che ci stava dando su i nervi era composta da, per me, una gonna corta verde, una camicia, a parer mio troppo stretta, bianca, cravatta rossa e una giacchetta grigia con dei ricami verdi sulle spalle e sui polsi. Quella dei ragazzi era uguale se non per la gonna che da loro era un pantalone e per la camicia più larga, ma i colori e ricami erano completamente identici.
Visto che non mi ero sentita a mio agio ad indossare una gonna così corta sotto avevo messo un paio di culotte nere, non mi interessava se non stavano bene, ma mi dava troppo fastidio indossare solamente l'intimo sotto quel indumento così corto e leggero.Fui affiancata da Sero pochi secondi dopo, che cominciò a tartassarmi di domande che io ignorai. Avevo lo sguardo fisso sulla figura del biondo che camminava poco più avanti di me.
Sta bene con questa divisa-
Scossi leggermente la testa per scacciare quel pensiero, anche se però era vero che ci stava bene.Continuai a camminare distogliendo il mio sguardo dalla sua schiena e spostandolo sulle grandi porte che fungevano da entrata alla scuola.
Il mio sguardo fu catturato da una sagoma in piedi alla fine della scalinata, da lontano non distinguevo i suoi tratti o dettagli, ma una folta chioma verde spiccava sulla sua testa. Quel colore mi era famigliare, ma non capivo dove lo avessi già visto.Dieci minuti dopo mi trovai, insieme ai ragazzi, nell'ufficio di quello che doveva essere il preside. Era un omino basso, più di me, con i capelli bianchi come la neve, gli occhi piccoli e neri ed una curiosa cicatrice sull'occhio destro. Chissà come se la era procura.
Indossava un completo elegante di colore nero che suonava con le scarpe da muratore che portava.
Era seduto alla sua scrivania e non ci aveva ancora degnati di uno sguardo, la sua attenzione era tutta rivolta al computer davanti a lui.Incrociai la braccia dietro la schiena dondolando nervosamente da un piede all'altro facendo vagare lo sguardo su ogni cosa in quella stanza.
Era molto bizzarro, le pareti erano completamente tappezzate di foto; rappresentavano vari ragazzi e ragazze tutti con la stessa divisa che indossavano noi. Alcuni reggevano chitarre e violini altri delle bacchette da batteria o dei microfoni, i loro visi erano incorniciati da grandi sorrisi.
Dal colore che alcune foto riportavano e dall'usura delle cornici si poteva intuire che fossero lì da molti anni. Mi venne subito da pensare che gli allievi rappresentati su quei pezzi di carta laccata fossero le varie classi o band che avevano lasciato la scuola e completato gli anni di studi lì, alla UA.
Sorrisi, era così bello che il preside della scuola tenesse così tanto ai suoi alunni da appendere le loro foto ogni volta che terminavano il loro "viaggio" in quella scuola.Mi soffermai a guardarne una in particolare, quest'ultima era molto vecchia. Le figure erano sbiadite così come i colori, la carta era ingrigita e la cornice smussata.
Nell'immagine erano immortalati quattro ragazzi e una ragazza, sembravano tutti molto felici e parte uno solo che non aveva espressione, sembrava una statua. Sorrisi a quel pensiero.Nezu« Ah sì, quelli sono stati i primi studenti che ho avuto, erano molto uniti e tutti molto bravi»
Mi girai verso il preside che aveva finalmente distolto lo sguardo dallo schermo e portato l'attenzione su di noi, o meglio dire, su di me.
Nezu« ora insegnano tutti qui, a parte uno di loro... Ma questa è una storia vecchia»
Annuì e sorrisi rilassando un po' la mia posizione e smettendo di dondolarmi sui piedi.
Lanciai un'occhiata a Bakugo, non sapevo nemmeno il perché, e lo vidi guardare quella foto, proprio come avevo fatto io pochi istanti prima. Nella sua espressione però non c'era curiosità, c'era solo sgomento e incredulità e giurai di aver visto anche una scintilla d'ammirazione attraversargli gli occhi, ma non ne capivo il motivo.Baku« Questo è Toshinori Yagi!?»
Sgranai gli occhi riportando la mia attenzione sulla fotografia. Ora che ci facevo caso, il ragazzo, somigliava veramente tanto al famosissimo produttore discografico numero uno al mondo.
Era incredibile, lui aveva studiato lì! Alla UA, camminato negli stessi corridoi che avevamo percorso e calpestato lo stesso pavimento dove ora eravamo in piedi. Stavamo respirando la stessa aria che il nostro idolo aveva respirato prima di noi. Cominciai a sentirmi nuovamente agitata e in ansia.Nezu«Esattamente, lui è proprio Toshinori o come lo conoscete più comunemente voi, All Might, il nome che portava prima di diventare un produttore»
Sghignazzò il preside prendendo a camminare su e giù per l'ufficio
Nezu« ma non siamo qui per parlare di lui, ben si di voi»
Si fermò davanti a me e mi fissò diritto negli occhi, poi guardò anche gli altri.
Nezu«da quello che ho sentito sembrate bravi e dovete veramente esserlo se il professor Aizawa vi ha raccomandati»
Giusto, il ragazzo di Kaminari era figlio di questo professore di cui ora il preside stava parlando. Era grazie a lui se avevamo un possibilità di vivere il nostro sogno. Mi feci un appunto mentale per ricordarmi di ringraziarlo una volta che lo avrei visto.
Nezu«ora però basta parlare, andiamo nella sala prove e fate vedere a me e alle classi cosa sapete fare»
Mi gelai sul posto, non sapevo che avremmo dovuto cantare davanti ad altri ragazzi, credevo che dovevamo esibirci solamente per il preside e qualche professore.
Guardai i miei compagni, nessuno di loro sembrava in ansia tanto quanto me, nei loro visi spiccava solamente una grande, implacabile, determinazione.ANGOLO DI UNA PERSONA CHE VERRÀ AMMAZZATA
Ok...vi do il permesso di ammazzarmi!
SCUSATEMI!!!! Non sapevo come andare avanti ed è per questo che il capitolo è corto, scritto male e in mega ritardo.
Scusatemi scusatemi scusatemi, cercherò di pubblicare di più. Mi è tornata un po' di ispirazione, non dovrebbero più esserci ritardi così enormi.Spero possiate perdonarmi.
Grazie per la comprensione.Sayonara ✨✨
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Your Voice|| Katsuki BakugoxReader||
FanfictionSpalancai i portoni del teatro, quella voce, dovevo seguire quella voce. L'avevo già sentita, la conoscevo come si può conoscere i propri segreti più grandi. Ma a chi apparteneva? Non lo ricordavo e volevo a tutti i costi scoprirlo