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Pov'T/N

Il cuore mi batteva come un tamburo all'interno del petto, sentivo il sangue scorrermi nelle vene come un fiume in piena e pulsare nella testa regalandomi un dolore fastidio alle tempie. Il rumore delle voci di centinaia di persone mi rimbombava nelle orecchie, mi strinsi il più possibile nella giacca di pelle nera che indossavo cercando di calmare il tremolio alle gambe che persisteva già da diversi minuti. Mi guardai attorno, perfetto, Bakugo, Kirishima, Kaminari e Sero erano poco più in là di me a sistemare le ultime cose. Ancora non ci credevo, le ultime due settimane erano passate in un lampo e il giorno del tanto atteso concorso era arrivato. Me ne stavo in un angolo, cercando di calmare l'ansia e i vari brividi che mi percorrevano da quando avevo messo piede nel piccolo studio che precedeva le quinte, tra poco sarebbe stato il nostro turno di salire sul palco.
A quel pensiero una morsa fastidiosa mi attanagliò lo stomaco facendomi quasi piegare per l'improvviso dolore e come se non bastasse avevo le mani che tremavano come foglie. Ero troppo occupata a cercare di calmarmi e smettere di sembrare ridicola che non mi accorsi dell'arrivo di Bakugo di fronte a me, infatti quest'ultimo per "risvegliarmi" mi prese le spalle scuotendomi leggermente; a quel punto mi accorsi della sua presenza.
Alzai lo sguardo su di lui, i miei occhi C/O si scontrarono con i suoi rosso sangue e, per qualche strana ragione che non comprendevo, quel contatto visivo riuscì a calmarmi un minimo.

Baku« OI! T/N! Riprenditi, tra poco tocca a noi e non voglio una cogliona tremante sul palco, OK!?»

Lo guardai male, ma faci comunque segno di si con la testa, lui non sembrava convinto infatti mi guardò ancora per un po'. Dopo qualche secondo fece per andarsene, ma a nemmeno un passo fatto si rigirò nella mia direzione facendomi arretrare per la troppa vicinanza e foga con cui aveva compiuto quell'atto.
In poco tempo mi ritrovai con le spalle al muro e il corpo schiacciato contro il suo, arrossì a quel contatto così intimo e inaspettato. D'istinto abbassai la testa per non dovermi scontrate di nuovo con quegli occhi che tanto amavo, ma le dita del biondo non me lo permisero riportando il mio sguardo nel suo. Mi trovai così a meno di cinque centimetri dal suo viso, il suo respiro caldo si infrangeva contro il mio naso regalandomi piacevoli brividi.

Baku« Ascolta, sei brava, sei talentuosa e invidiabile. Andrà tutto bene, tu ed io, noi, canteremo su quel palco e spaccheremo tutto, insieme»

Quelle parole mi fecero uno strano effetto, il cuore cominciò ad andare più lentamente, ma il mio viso divenne più rosso dei suoi occhi. Quella parola, insieme, mi aveva calmata in un secondo come se sapere che al mio fianco ci sarebbe stato lui tutto sarebbe andato al meglio e quindi non avrei dovuto avere paura.
Vidi un ghigno solcare le labbra di Bakugo e lentamente si staccò da me.

Baku« Ora sei calma? Bene, perché tocca a noi. Prendi il microfono e raggiungi gli altri per gli ultimi controlli»

Lo guardai per ancora qualche secondo poi mi avviai verso il resto della mia band, nemmeno il tempo di fare cinque passi che la vice del biondo mi richiamò. Mi girai nella sua direzione interrogandolo con lo sguardo sul motivo del suo richiamo.

Baku« Vinceremo noi»

Disse semplicemente allungandomi il braccio con la mano chiusa a pugno, rimasi un po' spiazzata inizialmente. Nelle settimane precedenti quasi nemmeno ci parlavamo se non per insultarci o correggerci a vicenda sugli errori vocali che commettevamo durante le prove e ora invece mi rivolgeva quelle parole quasi...dolci. mi incoraggiava e rassicurava. Smisi di pensarci visto che Bakugo stava ancora lì, con il braccio teso nella mia direzione e il pugno stretto. Senza aspettare oltre feci sbattere il mio pugno contro il suo regalandogli uno dei miei migliori sorrisi.

«Si, vinceremo noi e spaccheremo tutto, insieme»

Lo vidi distogliere lo sguardo con uno strano broncio ad incorniciare il suo viso solitamente sempre scazzato, potrei anche giurare di averlo visto arrossire leggere, ma potevo sbagliarmi data la poca luce e l'ansia di quel momento.

Baku« si, ok ora vai»

Mi disse con il suo solito tono da teppista, ma sorrisi comunque, in qualche modo, in quel momento, non mi dispiaceva sentire la sua voce.
Mi stupì del mio stesso pensiero, che cosa mi stava succedendo? Che cosa erano quelle emozioni che ad un tratto mi stringevano il cuore?
Sarà solamente l'ansia
Mi diedi questa risposta per smettere di pensarci e andai dai miei compagni.
Kirishima fu il primo a notarmi, mi sorrise come suo solito e mi abbracciò dolcemente, nelle ultime due settimane avevamo legato molto, eravamo usciti quasi ogni pomeriggio insieme e avevamo imparato a conoscerci meglio. Era veramente una persona adorabile e gentile.

Kiri« sei pronta? Non è la prima volta che si su un palco, no? Vedrai che andrà tutto bene»

Gli sorrisi ringraziandolo per le sue dolci parole. Parlai un po' con lui e gli altri per allentare la pressione finché un altoparlante non annunciò la fine della performance precedente e l'inizio di quella successiva, ovvero la nostra.
Presi un bel respiro e salì gli scalini che conducevano dalle quinte al palco, mi precedevano Kaminari, Sero e Kirishima, menù dietro di me c'era Bakugo che camminava con passo fiero e sicuro verso la nostra meta.

Le luci sul palco erano spente, era difficile vedete dove si mettevano i piedi, ma non fu così difficile sentire la mano di Baku che afferrava il mio braccio e mi posizionava al mio posto, aiutandomi a non cadere. Gli sussurrai un timido grazie e in cambio ricevetti un grugnito da parte sua. Nella sala c'era un silenzio tombale e sapevo che una volta accese le luci tutti i presenti e gli spettatori che seguivano il concorso da casa avrebbero potuto vedermi e questo includeva anche mia madre ovviamente. Mandai giù il gruppo che mi si era formato in gola pensando a cosa sarebbe successo una volta che avessi rimesso piede a casa.
Ricominciai a tremare e in qualche modo gli altri lo notarono poiché abbandonarono le loro postazioni per venire da me.

Kiri« non preoccuparti andrà tutto bene»

Kami« lo hai già fatto, non devi avere paura»

Sero« non sarà così male, pensa solo a divertirti»

Mi sussurrarono quelle parole pensando che il motivo del mio timore fosse il fatto che dovevo cantare davanti a molta gente dopo tanto tempo, ma non era quello il motivo, avevo paura di mia mamma.
Ma nessuno lo aveva capito, nessuno tranne un ragazzo dai capelli biondo-cenere e gli occhi rossi.

Baku« quando avremo finito verrò con te a casa tua»

Disse solamente questo senza curarsi nella mia direzione ne abbandonare il suo posto pochi metri più a sinistra. Sorrisi girata smettendo di tremare, mi avrebbe protetta lui, non avevo motivo di temere. Tutti tornarono ai loro posti ed in pochi secondi il famigliare rumore di bacchette che picchiavano l'una contro l'altra invase la sala. Chiusi gli occhi.

3

Respira

2

Svuota la mente

1

Canta

Le luci si accesero inondando il palco luce bianca e gialla, riaprì gli occhi.
Guardami mamma, guarda cosa posso fare con la mia band, con i miei amici

SPAZIO ME!!!

E FINALMENTE L'HO FINITO!!! Mi sono resa conto di non aver aggiornato per ben 15 giorni!!
Allora mi sono messa a scrivere questi capitolo alle 8 per riuscire a pubblicarlo entro questa sera e devo dire che mi piace abbastanza, spero piaccia anche a voi. L'ho fatto in fretta spero che non ci siano errori perché sono troppo pigra per rileggere tutto visto che sono 1250 parole circa e non ho voglia di passale una ad una per trovare errori o robe varie.

Si sono più pigra di un bradipo morto :)

Detto questo ci becchiamo ad un prossimo capitolo

Sayonara ✨✨

Your Voice|| Katsuki BakugoxReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora