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Pov' T/N

We'll never get free, lamb to the slaughter
What you gon' do when there's blood in the water?
The price of your greed is your son and your daughter
What you gon' do when there's blood in the water?

Look me in my eyes
Tell me everything's not fine
Or the people ain't happy
Andrea the river has run dry
You thought you could go free
But the system is done for
If you listen real closely
There's a knock at your front door

We'll never get free
Lamb to the slaughter
What you gon' do
When there's blood in the water?
The price of your greed
Is your son and your daughter
What you gon' do
When there's blood in the wa-

L'autista del bus si fermò di colpo facendomi sobbalzare sul sedile e aprire gli occhi di scatto. Ero talmente assorta nei miei pensieri o forse ad ascoltare quella canzone, che mi stavo quasi per addormentare e quella frenata brusca mi aveva fatto tornare coi piedi a terra.
Succedeva spesso che mi addormentarsi sugli autobus, treni o cose simili e per questo, spesso e volentieri, capitava che saltassi la fermata giusta o che venissi svegliata in modi bruschi come in questo caso.

Guardai il tabellone che riportava il numero e il nome della prossima fermata, era la mia.
Raccolsi le cose che avevo e le riposi accuratamente nella mia borsa a tracolla alzandomi successivamente per andare davanti alle porte del mezzo.

Appena misi piede fuori dall'autobus "l'odore da città" e una brezza fresca mi investirono il viso e colmarono le narici. Ero abituata a quell'odore e in realtà non mi piaceva affatto, ma vivendo per l'appunto in una città bisognava adattarsi.

Mi avviati a passo lento e controllato verso il teatro della zona, quel giorno al suo interno si tenevano delle prove per decidere chi tra le ragazze che praticavano danza classica avesse più stoffa per partecipare al concorso che si teneva quell'anno. È già, ero una ballerina di danza classica ormai da due anni: erano pochi anzi pochissimi rispetto alla mia età. Avevo sedici anni quando mia mamma mi fece questa "bella" sorpresa, ovvero che da quel momento in avanti sarei stata iscritta al corso di danza classica.

Non mi piaceva, non mi era mai piaciuta la danza. C'erano troppe regole, bisognava avere troppa precisione per ogni cosa, bisognava vestirsi con uno specifico abbigliamento durante le lezioni ed avere una linea perfetta. E mia madre lo sapeva, altro ché se lo sapeva, sapeva quanto odiarsi la danza, le regole, farmi dire come dovevo vestirmi e cosa dovevo mangiare. Ma per lei l'importante era avere una figlia perfetta; che praticasse, secondo il suo parere, lo sport perfetto, che si vestisse nel modo più consono e che mangiasse le cose più adeguate.

Your Voice|| Katsuki BakugoxReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora