Capitolo 10

2.8K 174 17
                                    

CAN
Embre sembra davvero preoccupato
< che succede?> fa un sospiro < il ragazzo che ieri sera ha chiesto di Leyla e Sanem, lo hanno visto che si aggirava qui in torno> cerco di pensare lucidamente < allora finché siamo qui, siamo tutti al sicuro ci sono più di 50 guardie sparse per casa, ma io voglio prendere quel bastardo> cammino avanti e indietro < il problema è che lui non vuole noi, vuole loro due> continuo a camminare <Embre devo pensare ad una soluzione, vado a fare una doccia, ci vediamo tra 1 ora nel salotto, voglio parlare anche con le guardie > mi mette una mano sulla spalla < ok ci vediamo dopo> entro in camera e Sanem è sdraiata a pancia in giù con solo le culotte a dosso, sta guardando le email di Deren, mi sdraio affianco a lei, si imbarazza quando si rende conto di non avere la canottiera e si copre con un pezzo di lenzuolo il Seno, io sorrido e sposto i suoi capelli da un lato, per permettermi di baciarle il collo, vedo i brividi in tutto il suo corpo < sono i disegni di Deren?> mi guarda sempre imbarazzata < si, li stavo guardando, sono davvero pessimi> sorrido e anche lei < posso vedere?> sposta il computer un po' verso di me per permettermi di vedere meglio < sono pienamente d'accordo con te, non si possono salvare> mi guarda scioccata < se dico una cosa del genere a Deren comincerà ha dare di matto, tu non la conosci> sorrido < potrei sempre cominciare a conoscerla > mi da un pizzico sul braccio e sta per alzarsi, io la fermo mettendola sotto di me < non ho detto che voglio, ho detto che potrei, è diverso> nel frattempo le bacio il collo,
< quindi non vuoi conoscere Deren?> sulle labbra le sussurrò < assolutamente no> mi sorride < allora cosa vuoi?> mi sta provocando < quello che voglio non si può spiegare, ma sono pronto a dimostrartelo> comincio a baciarla con voglia, con passione sto per sfilargli le culotte e rallento, la guardo < Sanem se non ti va, se sei ancora dolorante...> mi bacia senza farmi finire la frase < Te lo hanno mai detto che parli troppo?> sorrido e lei con le mani arriva hai miei pantaloncini e li abbassa, ha risposto in questo modo alla mia domanda, facciamo l'amore, quando sono con lei, mi dimentico tutto il male che c'è intorno a noi.
Dopo aver fatto l'amore si è addormentata, io ne approfitto per guardare bene i vestiti di Deren, su 4 uno aveva una buona base, gli altri 3 li ho rifatti interamente, prima di inviarli a Deren li voglio far vedere a Sanem, vado a fare una doccia e quando esco la trovo seduta sul letto che guarda un punto, come mi vede accenna un sorriso < che guardavi?> è imbarazzata < nulla tranquillo> mi avvicino e con la coda dell'occhio vedo una macchia di sangue sulle lenzuola, mi avvicino e la bacio < ti vergogni che la cameriera vede la macchia?> fa si con la testa
< ci penso io, tu ora vai a prepararti dobbiamo scendere > mi bacia e va in bagno, prendo un cerotto, me lo metto intorno al dito e chiamo la cameriera
< signora mi scusi, dovrebbe cambiare le lenzuola mi sono tagliato e le ho sporcate di sangue, mi dispiace> la cameriera mi dice che non c'è problema è quando Sanem esce, le lenzuola sporche non ci sono più, il letto è stato rifatto con lenzuola fresche di bucato. Sono un po' pensieroso per quel ragazzo che gira qui intorno, perché vuole le ragazze? Si avvicina e mi abbraccia da dietro < a che pensi? Sembri preoccupato!> giro la testa e la bacio, cerco di cambiare discorso mostrando i disegni per Deren
< Can li hai fatti tu? Sono davvero bellissimi, Deren che ti ha detto?> la faccio sedere in braccio a me
< prima di inviarli a Deren, li volevo far vedere a te!> mi bacia < mi piacciono e sono sicura che anche a Deren piaceranno molto, inviamoli> preme invio e poi guarda il letto < hai fatto cambiare le lenzuola? > gli mostro il dito con il cerotto < ho detto alla cameriera che mi sono tagliato, ed ho sporcato le lenzuola> mi bacia e poi mi abbraccia < ora però mi dici perché sei preoccupato?> ormai aveva imparato a conoscermi, gli racconto tutto la verità, sembra un po spaventata < principessa, nessuno ti farà del male> mi abbraccia stretta. Guardo l'ora devo scendere per parlare con le guardie.
Sanem e Leyla testarde come muli vogliono assolutamente partecipare alla riunione, anche Embre aveva detto la verità a Leyla.
Il capo delle guardie ci spiega i loro movimenti, dalle telecamere di sorveglianza riusciamo a vedere bene il viso di questo ragazzo, anche Sanem lo riconosce quindi ho la conferma al 100% che sia quello del parco.
Provo a pensare a qualcosa, l'unica soluzione sarebbe usare le ragazze come esca ma è fuori discussione, anche Embre la pensa come me,quindi dobbiamo trovare un'altra soluzione. Leyla guarda Sanem e quando lo fanno in quel modo non mi piacciono per niente, Leyla si schiarisce la voce e poi si alza < questo ragazzo cerca noi, quindi seguirà noi giusto?> ora si alza Sanem e si avvicina a lei < giusto sorella> interviene Embre < è fuori discussione, non si può fare> Sanem mi guarda per cercare appoggio, ma io scuoto la testa, ma è testarda < aspetta, prima fammi dire cosa ho pensato, se noi cominciamo a fare una vita abitudinaria lui ci seguirà e lo porteremo esattamente dove noi vogliamo> non capisce che è pericoloso < Sanem no, non potete fare da esca> sbuffa < Can ascoltami, tutto questo è per la casa di moda, quindi se noi ogni mattina andiamo lì, come se stessimo lavorando li e poi torniamo a casa, potrebbe colpirci li alla casa di moda, oppure qui, ma noi saremmo super organizzati> il capo delle guardie interviene < effettivamente è la soluzione più logica e giusta, organizzeremo bene la sorveglianza, con uomini in borghese che fingeranno di essere anche loro dipendenti in modo da far credere che non ci siano molti ostacoli.> guardo il capo delle guardie furioso< ho detto di no, è pericoloso> Sanem si avvicina, prende il mio viso tra le sue mani < tu sarai sempre con me, potresti insegnare a me e Leyla qualche altra mossa di difesa così sarai sicuro > mi bacia < Sanem e se vengono con le pistole come hanno fatto con mio padre e tuo padre? Lo capisci che non si può fare?> abbassa lo sguardo, e la guardia interviene di nuovo < ci saremmo comunque noi armati, so che anche voi due avete il porto d'armi e che sapete sparare, da come dicono al poligono, siete entrambi anche molto bravi> Sanem mi guarda, non ho mai detto nulla riguardo le armi, l'abbraccio e le bacio la testa. Embre mi guarda e mi fa cenno di seguirlo, vado con lui in un lato della stanza < Can forse hanno ragione loro, è l'unico modo per prenderlo, che facciamo le costringiamo a vivere segregate in casa? Quando torna Nihat che succede? Chiuderemo in casa anche lui?> sono in difficoltà so che è la scelta migliore ma so che potrebbe diventare anche la peggiore. Ci avviciniamo di nuovo a tutti
< allora facciamo così visto che oggi è venerdì e sabato e domenica la casa di moda è chiusa sfrutteremo le giornate per organizzare tutto, ho bisogno di una piantina della casa di moda e voglio che in questi giorni tutti vi allenate a turno in modo che posso rendermi conto del livello in cui siete, Sanem e Leyla a voi aspetta l'inferno, i prossimi due giorni vivrete in palestra, se per lunedì c'è anche una sola cosa che non è perfetta non si fa più niente, chiaro per tutti? > le guardie rispondono le sorelline fanno scena muta < Sanem Leyla e tutto chiaro?> si alzano facendo il saluto del militare contemporaneamente e all'unisono < si signore!> tutti sorridono io faccio fatica a trattenere la risata 
< visto che avete energia da sprecare ora vi andate a cambiare e cominciamo subito gli allenamenti giusto Embre?> guarda le ragazze sorridendo < giusto fratello !>  cominciamo a salire le scale per raggiungere la camera e Sanem si strofina la testa sul mio braccio < Can è vero che scherzavi quando hai detto che ci farai stancare ?> la guardo e fa il broncio sta cercando di impietosirmi < Vi farò stancare tantissimo > mi guarda ma stavolta sembra che le parole le escono spontanee dalla bocca < ma io sono già stanca, stamattina mi hai già fatta stancare> la guardo si riferisce al fatto che abbiamo fatto l'amore due volte, mi avvicino alle sue labbra quando ormai abbiano raggiunto la porta della camera < lo so, hai ragione e non sai quanto ancora ti vorrei far stancare così> si avvicina < potrebbe essere come riscaldamento giusto?>  gli do un pizzico sul sedere < mi dispiace ma no, vai a cambiarti e evita pantaloncini corti ci sono a che le guardie> mi sorride mentre è nella cambia armadio a cambiarsi io mi cambio in camera, pantaloncino è canotta, Sanem esce con un leggings neri super attillato che mette in risalto la sua vita e soprattutto il fondo schiena con un toppino completo dei leggings, la guardo <Sanem è molto ma molto attillato > mi sorride e si avvicina per baciarmi < ti ricordi quando mi hai dato le lezioni nei primi giorni tu mi ha detto che la classica tuta non andava bene perché intralciava con i movimenti > è vero ma questi sono molto attillati, oppure sono io che la vedo in maniera differente. Embre dice che è tutto pronto e che stanno aspettando noi, prendo una sua felpa dalla cabina armadio e glie la lego in vita , mi guarda e sorride ma non dice nulla mi prende la mano e raggiungiamo gli altri.

SANEM
Sono sincera sono molto spaventata per quello che sta succedendo, sapere che qualcuno vuole rapirti o peggio ancora ucciderti non è proprio il massimo, ma con Can mi sento al sicuro, quindi se devo fare da esca per mettere fine a questo incubo sono pronta a farlo.
Abbiamo passato venerdì, sabato e domenica davvero chiusi in palestra, mentre Embre mostrava mosse nuove a me e Leyla, Can si è dedicava alle guardie, a insegnato anche a loro alcune cose.
Io e Leyla abbiano imparato molto, non sapevo che anche Embre fosse così bravo nelle arti marziali, ma con un fratello campione del mondo non poteva di certo essere altrimenti.
La sera Can, Embre e il capo delle guardie hanno studiato nei minimi dettagli la piantina della casa di moda, hanno organizzato tutto alla perfezione, ci saranno guardie ovunque, alcuni fingeranno di occuparsi delle pulizie, altri di essere dei parcheggiatori, altri dei dipendenti della casa di moda sparsi ovunque, altri che serviranno al piccolo bar dentro la casa di moda, non credo ci siamo più di 2 metri tra una guardia e un'altra, ovviamente io avrò un ufficio mio che condividerò con Can e Leyla il suo con Embre.
È domenica sera, sono esausta mi fa male ogni muscolo del corpo, finalmente Can dice che possiamo andare e che da domani vomicheremo il nuovo piano, ma ci avverte che in qualsiasi momento  qualche cosa non va, si annulla tutto.
Sono seduta per terra, non riesco nemmeno ad alzarsi, come farò domani a mettere i tacchi per andare a lavoro se non riesco nemmeno a muovere i muscoli delle gambe, Can si avvicina e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi, l'afferro lamentandomi mentre mi tira su. < Can mi fa davvero male tutto> mi prende in braccio, faccio fatica anche a stringere le gambe intorno alla sua vita, ma lui mi sostiene mettendo le due grandi mani sul mio sedere, io appoggio la testa sulla sua spalla, potrei anche addormentarmi.
Arriviamo in camera e mi fa sedere sul letto < Can vai prima tu a fare la doccia, io intanto mi riposo un po'> si avvicina mi bacia e va in bagno, credo di essermi addormentata, perché quando apro gli occhi lui è solo con i boxer che rovista nella sua valigia
< che cerchi?> è di spalle quindi salta mentre parlo < Sanem mi hai spaventato, 2 secondi fa dormivi> si avvicina e mi bacia < che stavi cercando?> sorride
< una cosa per farti passare tutti i dolori, vai a fare la doccia, asciugati bene ma non vestirti > lo guardo assottigliando gli occhi, lui mi da un pizzicotto sulla guancia < non ti ho detto di non vestirti per quello che pensi tu, certo non che mi dispiacerebbe, questi due giorni ti sei sempre addormentata subito, ma capisco il perché, però ti ho chiesto di non vestirti perché un altro motivo tu fallo e basta> sorrido e vado in bagno faccio la doccia, mi asciugo bene e non mi vesto, ma nonostante so che mi ha già vista nuda provo comunque un po' di vergogna quindi prendo un asciugamano e lo lego sopra il seno, arriva giusto giusto sotto il sedere, quando esco rimango incantata, la luce è spenta, ma la stanza è illuminata da piccole candele profumate alla vaniglia, mi guarda e mi sorride mi indica il letto mentre lui prende un barattolo di crema, mi siedo e lo osservo mentre si avvicina a me < sdraiati a pancia in sotto> lo faccio senza dire una parola e senza togliere l'asciugamano, lui non dice niente ma sento che comincia a massaggiare i miei piedi, ogni nervo che tocca mi da sollievo, man mano sale, e senza togliermi l'asciugamano infila le mani fino a raggiungere il mio sedere massaggia anche quello, lui è seduto sulle mie gambe si sporge in avanti per lasciare un caldo bacio sul mio collo che a contrasto con il freddo della crema mi fa riempire di brividi, in silenzio mi toglie l'asciugamano per massaggiare bene la schiena e il collo, è molto bravo, i miei muscoli non sembrano più indolenziti anzi. Avvicina la bocca al mio orecchio < ora dovresti girarti> si alza e torna di nuovo hai piedi del letto, mi giro e mi copro di nuovo con l'asciugamano, lui sorride ma non dice nulla, ricomincia a massaggiare dai piedi salendo sempre più su, chiudo gli occhi quando mi toglie l'asciugamano sono molto imbarazzata, mi massaggia i fianchi la pancia e quando arriva al seno vengo invasa da mille brividi, lui è a cavalcioni sopra di me e riesco a sentire bene quanto mi desidera, apro gli occhi e trovo subito i suoi, mi sorride è così bello quando lo fa che mi toglie il fiato, afferro la collana che ha al collo e la utilizzo per avvicinarlo a me e baciarlo con voglia si stacca delicatamente < ti senti meglio adesso ?> gli sorrido <tanto meglio da volermi stancare di nuovo molto> mi sorride < se vuoi conoscono un modo molto bello per stancarsi> lo bacio < mostramelo allora> mi sorride mi bacia e facciamo l'amore per tutta la notte.

PrincipessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora