Capitolo 19

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SANEM
È passato più di un mese da quando Can è partito, ancora non mi sono abituata alla sua assenza, in ufficio anziché sedermi al mio posto, da quando non c'è, uso il suo, mi da l'impressione di sentirlo più vicino, in questo tempo l'ho sentito costantemente ovviamente per lavoro, anche per cose di cui potrei fare a meno lo contatto, non ho mai avuto il coraggio di chiamarlo, quindi ci sentiamo o tramite whatsapp o per via email, quando lo contatto durante la mattinata, solitamente mi risponde allora di pranzo, se lo faccio nel pomeriggio, mi risponde in tarda serata. Il momento che amo e che aspetto con ansia ogni giorno, e l'ora di cena perché puntualmente lui, fa una videochiamata a Azziz che ancora è in casa nostra, nonostante si sia ripreso perché mio padre lo vuole lì con lui, poi a quanto sembra tra lui e Mihriban sta nascendo qualcosa.
Durante la videochiamata, sento la sua voce è ogni volta mi si stringe il cuore, spesso Azziz gira il telefono e ci inquadra a tutti, uno ad uno per farci salutare, ma entrambi rimaniamo sempre un po' freddi, o meglio almeno io più che freddezza, è imbarazzo di parlare con lui, non abbiamo argomenti di cui parlare e davanti a tutti, spesso non riesco proprio a parlare.

CAN
Sono partito da più di un mese, passo quasi tutto il giorno chiuso in palestra ad allenarmi, i mesi che sono stato fermo non mi hanno aiutato, quindi se voglio vincere, devo concentrarmi e impegnarmi molto. Specialmente i primi giorni, spesso non riuscivo a concentrarmi non ho fatto altro che pensare a lei la mia principessa, poi ho capito che indietro non si può tornare, che quello che è successo, è successo ora sono qui e devo concentrarmi, l'ho persa definitivamente per questo viaggio, almeno, voglio che sia servito a qualcosa tutto questo.
L'ora di pranzo la passo a controllare email e whatsapp, è l'unico modo per comunicare con lei anche se solo per motivi di lavoro, qui tutti mi prendono in giro, perché anziché rilassarmi, in quel poco tempo che ho a disposizione lo impiego in questo, ma nessuno sa che dietro quel lavoro, c'è la mia principessa e che se lo faccio, è solo per sentirmi meno distante da lei.
Spesso anche durante il pomeriggio mi contatta, a volte anche per cose stupide ma non mi interessa, l'importante è che lo faccia, evito di rispondere subito di proposito, ma lo faccio la sera, quando so che è sola, a volte vorrei chiamarla, oppure vorrei trovare il coraggio di parlare di altro e non solo di lavoro, ma non l'ho mai fatto, l'ultima sera ci siamo fatti del male abbastanza.
La sera, di proposito chiamo mio padre durate la loro ora di cena, anche se in quel momento io ho appena finito di allenarmi visto il fuso orario, lo faccio, perché così posso sentire la sua voce anche se non parla con me, ma anche solo ascoltarla che parla con Leyla o con chiunque altro, mi da la carica per affrontare un altro giorno senza di lei, spesso mio padre inquadra tutti uno ad uno ed io li saluto volentieri, quando arriva il suo turno io mi imbarazzo, vorrei dirle tante cose, ma non ci riesco, quindi per non fare la figura del cretino avanti a tutti e sopratutto avanti a lei, mi limito mostrandomi freddo e distaccato.

SANEM
Questa sera mi sono trattenuta molto più del dovuto a lavoro, arrivo a casa e in salotto seduto con tutti gli altri c'è Metin, mi guarda e mi sorride, io ricambio il sorriso e mi viene incontro per abbracciarmi, ricambio la stretta, era mio amico non c'era nulla di male, Mevkibe si affaccia dalla cucina < Metin ti fermi a cena con noi?> lui mi guarda sorridendo <visto che è arrivata anche Sanem, accetto volentieri> io lo guardo un po' imbarazzata, Embre lo fulmina con lo sguardo, io mi scuso e vado in camera mia per sistemarmi per la cena. Controllo le email e niente nessuna risposta, anche su whatsapp nulla, ma non sono preoccupata, spesso mi contatta dopo cena.
Mi vesto e scendo, è già tutto pronto, stanno aspettando me come al solito per cenare. Ci sediamo e Metin si siede affianco a me, proprio al posto di Can, questa cosa mi infastidisce, ma non posso dire nulla quindi fingo di essere serena, cominciamo a cenare e non faccio altro che guardare l'orologio, di solito a quest'ora siano già al telefono con lui, Metin mi guarda, non gli è rimasto indifferente il mio continuare a guardare l'ora < Sanem devi andare da qualche parte?> lo guardo sorpresa < no perché?> mi sorride < guardi continuamente l'ora> sento le guance andare a fuoco, Azziz mi sorride, ha capito bene perché continuavo a farlo, continuiamo a cenare e Metin nonostante la presenza di tutti, continua a farmi complimenti, apprezzamenti, mi sento un po' a disagio, ma cerco di non farlo vedere, sopratutto non voglio metterlo in difficoltà, siano sempre stati amici in fondo.
Finiamo la cena e di Can ancora nessuna notizia, mi sto innervosendo, controllo il telefono per vedere se almeno mi ha risposto per lavoro, ma nulla. Finalmente suona il telefono di Azziz, lo guardo e accenno un sorriso imbarazzata. Azziz risponde, ma si sente un po' di confusione, come se stesse in qualche locale, Azziz gli chiede dove si trova e lui risponde che è a cena con alcuni della federazione, Azziz anziché passare il telefono a ciascuno di noi per il saluto, come fa sempre, giara il telefono in modo da riprenderci tutti, ovviamente vede Metin seduto vicino a me, il suo sguardo cambia e anche la sua voce, è più cupa, Embre gli sta chiedendo delle cose, lui risponde, ma noto che guarda sempre verso di me. Da dietro a lui spunta una ragazza, molto bella, fisico mozzafiato, si avvicina a lui gli mette un braccio intorno al collo < Can tesoro, il tavolo è pronto andiamo?> in questo momento sono invasa da una forte gelosia, vorrei gridargli di togliere le mani dal mio fidanzato, e di non chiamarlo tesoro ma con quale diritto? Io avevo rovinato tutto. Can gli sorride < lei è Alya > tutti la salutano tranne me ovviamente < Embre, papà, vi ricordate il mio amico Engin?> i due rispondono in coro di si < lei è sua sorella> Embre sorride < ora ricordo, la piccola Alya che ci bucava i palloni, perché non le permettevano di giocare con noi> anche Can sorride, lei interviene continuando a tenere abbracciato Can < esatto Embre, comunque vorrei ricordati, che ho solo 2 anni in meno di voi > Can la guarda e sorridendogli, le dice che ora la raggiunge, la ragazza saluta e si allontana, sto giocando nervosamente con una mano e Metin l'afferra e visto che le mani sono sul tavolo, credo che anche Can, come tutti, lo hanno visto, e non perde tempo
< Metin è un piacere vederti, da quando lavori anche durante l'ora di cena?> era geloso e questo era chiaro, ma ho paura per la risposta di Metin, che non tarda ad arrivare < infatti Can, non sono qui per lavoro, ma per puro piacere > mentre dice questa frase, mi guarda e sorride, io vorrei nascondermi sotto il tavolo, Can sorride nervosamente < ho capito bene cosa intendi, infatti farò come te, vado a godermi anche io il mio piacere> il mio cuore smette di battere sentendo quelle parole, che voleva dire? Chi era il suo piacere? Quella ragazza? Non posso crederci, lo guardo sgranando gli occhi, lui mi ignora totalmente < vi saluto a tutti, ci sentiamo domani > tutti rispondono al suo saluto, io no, sono impietrita, allora forse mi ha dimenticata davvero, nonostante si dimostrasse geloso di me, ma forse il problema non ero io, il problema era Metin, non gli era mai piaciuto davvero, ed era sempre stato geloso di lui. Vuole giocare? allora giochiamo, mi ha dimenticata? Io dimenticherò lui, a costo di andare contro me stessa, ma la soddisfazione di vedermi a terra, mentre lui se la spassa con quella tipa, non glie la darò mai.

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