Capitolo 50

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SANEM
Mi raggiunge in cucina, la colazione è pronta si avvicina mi bacia il collo e poi ci sediamo per la colazione, anche questo piccolo gesto c'era mancato fare colazione insieme, chiacchierare e ridere. Più lo guardo e più mi sento la donna più fortunata del mondo.
Suona il suo telefono, è Embre sicuramente vorrà sapere come sta, visto ciò che è successo ieri, mentre risponde, lo bacio e gli dico che vado a prepararmi.
Entro in doccia e sento ancora il suo profumo, sorrido come una bambina e ringrazio Dio per avermi donato un uomo così speciale e unico in ogni cosa.
Scendo e lo trovo pronto, ha sistemato tutta la cucina, mi guarda mentre scendo le scale < signora Divit oggi è davvero un incanto, questo completo le sta divinamente > lo raggiungo e lo bacio < non volevo sfigurare vicino a lei signor Divit> prende la mia mano, io guardo la sua < ti fa male?> guarda anche lui la sua mano e poi guarda me < se è intrecciata alla tua no> sorrido mentre intanto raggiungiamo la macchina.
Arriviamo a lavoro e dopo mesi, tutti ci vedono entrare di nuovo insieme, di nuovo mano nella mano, di nuovo sorridenti.
Raggiungiamo l'ufficio e cominciamo a lavorare Embe ci raggiunge, ci trova che ridiamo e ci guarda quasi emozionato, non dice nulla fino a che non si avvicina a noi < sono così felice di vedervi così, ieri ho pensato il peggio> Can si alza e lo tira a se, lo stringe forte < grazie per ieri Embre > lui lo stringe più forte < fratello ma che dici? Io non ho fatto nulla> i due si sorridono mio cognato mi guarda < e tu che fai li? Vieni ad abbracciarmi anche tu> lo raggiungo sorridendo, mentre sono sommersa tra loro rido, mi guardano < mi sento così piccola in mezzo a voi> suona il telefono di Embre dice che è lavoro, deve rispondere, quindi ci saluta e va via.
Guardo l'ora < amore verresti con me in un posto senza fare troppe domande?> alza un sopracciglio
< dici ora?> annuisco con la testa, mi sorride < ok, andiamo> prendo la borsa e le chiavi della macchina, lui mi guarda < quindi dobbiamo proprio uscire?> lo guardo < ho detto niente domande !> alza le mani e sorride.
Arriviamo alla macchina, Can mi guarda mentre io vado al lato del guidatore < che c'è? Guido io oggi> sorride, sembra divertito da questa situazione, durante il tragitto ha provato a fare qualche domanda, era curioso e sorridente, io sono un po' agitata, spero che apprezzi ciò che sto facendo e il posto dove lo sto portando.
Arriviamo siano davanti una piccola struttura sembra una villetta immersa nel verde, il cancello si apre, entriamo, Can mi guarda ma non dice nulla, nel giardino ci sono molti giochi per bambini scivoli, altalene, costruzioni , bambole. Parcheggio e lo guardo, < Can questo è una piccola casa famiglia, ci sono bambini di pochi mesi fino hai 10 anni > i suoi occhi sono lucidi < Sanem non voglio che...> lo bacio < non lo sto facendo per te, lo sto facendo perché lo voglio > mi prende le mani < non vuoi prima fare i controlli insomma..> scuoto la testa mentre gli sorrido < no, se Dio vorrà ci donerà un figlio, ma noi ora possiamo farci curare le ferite, donando amore ad un bambino che ne ha bisogno> si avvicina e mi bacia < quando hai organizzato tutto questo?> stringo la sua mano < mentre eri sotto la doccia questa mattina> mi abbraccia e mi stringe forte
< principessa allora andiamo?> sono così felice, la mia sorpresa è riuscita, per una volta sono riuscita a sorprenderlo, annuisco e scendiamo dalla macchina, ci incamminiamo all'entrata camminando mano nella mano.
Ci apre una signora e ci fa accomodare, nel mentre un bambino scende correndo per le scale, inseguito da una ragazza, che riconosco essere la mia vecchia amica Asumsn, il bambino si getta fra le braccia di Can che lo accoglie immediatamente e lo stringe a se. La mia amica mi saluta con un abbraccio Le presento Can che le stringe la mano, continuando a tenere stretto a se questo bambino, avrà al massimo 4 anni, ha una bella chioma riccia bionda e da quel poco che ho visto, ha un viso molto simpatico.
Asumsn si scusa con Can e cerca di prendere il bambino, che sembra non voglia mollare la presa da Can < Bulut andiamo> il bambino fa no con la testa < Bulut per favore, nella mensa c'è la merenda, ci sono tanti biscotti al cioccolato> dopo queste parole il bambino la guarda, poi guarda Can < puoi aspettare che faccio la merenda, poi torno?> Can gli sorride < ok, però tu fai il bravo > il bambino gli sorride e Can lo mette a terra e lui corre verso una porta che suppongo sia della mensa.
La mia amica ci  fa accomodare nel suo ufficio, e ci spiega come funziona tutta la procedura, ci spiega che c'è la possibilità di adottare anche bambini di pochi mesi, vista la nostra posizione sociale ed economica, in poche settimane i documenti sarebbero pronti, vedo Can continuare a guardare verso la porta, quel bambino gli e entrato nel cuore, anche a me ha incuriosito molto < Asumsn il bambino di prima Bulut giusto? Perché è qui > lei mi guarda
< Bulut è con noi da pochi giorni, ha perso i suoi genitori in un incidente stradale, lui si è salvato, non ha parenti e quindi lo hanno affidato a noi, ma non ci vuole stare, cerca sempre di scappare> la storia di Bulut ricorda la mia, ma ancor di più quella di Leyla, se non l'avesse adottata mio padre, anche lei sarebbe finita in un posto come questo, il mio cuore si è fatto in mille pezzi, povero Bulut, chissà quanto stava soffrendo, Can mi stringe la mano, ha capito la mia malinconia e si rivolge alla mia amica < Asuman anche Bulut è qui per essere adottato?> lei annuisce con la testa < si, ma purtroppo bambini della sua età e sopratutto con quel caratterino, solitamente sono destinati a rimanere qui fino hai 18 anni, è difficile che vengono adottati> io e Can ci guardiamo, la mia amica sorride < se volete, intanto mi firmate i documenti per la richiesta > io e Can firmiamo, Asuman comincia a chiacchierare, ricordando vecchi episodi passati insieme Can anche se sorride, continua spesso a guardare la porta.
Improvvisamente si apre e di nuovo Bulut corre verso Can mentre grida < allora mi hai aspettato davvero? > Can dopo averlo preso in braccio e guardato dritto negli occhi, in modo dolce gli parla
< certo, te lo avevo promesso, tu hai fatto il bravo?> il bambino fa si con la testa sorridendo < ho mangiato 3 biscotti al cioccolato e ne ho portato anche uno per te, è uno per lei > questo bambino mi ha spiazzata, ha portato un biscotto per Can è uno per me, allunga la sua manina per porgermi il biscotto, che prendo volentieri < grazie Bulut io amo i biscotti> il bambino mi sorride, mentre vede che lo mordo e Can aggiunge < mangia sopratutto quelli al cioccolato > il bambino sembra felice < anche a me piacciono molto al cioccolato > Asuman si alza dalla sedia e va verso Bulut < dai Bulut ora basta, vai dai tuoi amichetti a giocare, non disturbare più> Can interviene subito < non è un disturbo, anzi Asuman ti dispiace se mentre voi chiacchierate io e Bulut giochiamo un po' con il pallone?> scuote la testa
< impossibile, ieri ha cercato di scappare dal
cancello > Can guarda Bulut < tu non mi metterai nei guai vero? Non scappi da nessuna parte se esci fuori giusto?> il bambino prende il viso di Can tra le mani e lo guarda negli occhi < promesso > Can guarda Asuman, che con un gesto della testa acconsente, Can si avvicina alle mie labbra e prima di baciarmi mi sussurra < scusami > gli accarezzo il viso e gli sorrido. Li guardo uscire, e li guardò dalla finestra mentre giocano a pallone insieme, non ho mai visto Can così felice, nemmeno il giorno del nostro matrimonio era così felice, quel bambino era entrato nel cuore di tutti e due.
La mia amica sembra preoccupata, mi spiega che Bulut in questi 5 giorni le uniche parole che fa detto sono state, voglio mamma e papà, voglio andare a casa mia è che non ha mai giocato con nessuno, ha solo provato a scappare, quindi questa apertura verso Can la preoccupa. La guardo e istintivamente mi rivolgo a lei < voglio adottare lui, Bulut> lei mi guarda sgranando gli occhi < Sanem, so che la sua storia è simile alla tua, ma non devi per questo...almeno parlane con tuo marito.. > la interrompo < questo bambino mi è entrato nel cuore, e ancor di più in quello di mio marito, non ho mai visto così felice, lui e Bulut si sono scelti a vicenda, voglio adottare lui> lei mi guarda un po' scioccata
< ok, se sei sicura procedo, come ti ho detto vista la vostra posizione sarà facile > la guardo < quando posso portarlo a casa con me?> mi guarda < non so Sanem, dipende dal giudice> insisto < Asuman fosse per me lo porterei via ora con me> mi guarda incredula < Sanem è impossibile oggi> annuisco
< Asuman li raggiungo fuori, mentre tu invi tutti i documenti, così poi ci spiegherai come fare per accelerare i tempi> annuisce e io esco, sono seduti su una panchina a chiacchierare.

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