Capitolo 14

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SANEM
Nonostante quello che è successo, abbiamo deciso di rimanere a lavoro, ma oggi sembra una giornata di festa, siamo tutti rilassati tutti sorridenti, devo controllare alcuni documenti in archivio e come d'abitudine mi rivolgo a Can < amore devo prendere dei documenti in archivio, puoi accompagnarmi?> mi sorride, si avvicina e mi bacia < principessa io posso accompagnarti ovunque tu voglia, ma ora sei libera, puoi andare dove vuoi, anche senza di me, ovviamente non prendere proprio alla parola questo, perché sai che sono molto geloso> lo abbraccio, ha ragione, non c'è più pericolo, non deve accompagnarmi in bagno, al bar, in archivio o anche solo alla scrivania di un dipendente, ora posso andare alla scrivania da Ceycey, anche solo per fare quattro chiacchiere, senza che ci sia lui in ogni passo. Lo bacio e gli prendo il viso tra le mani
< anche io sono molto gelosa, quindi anche se a distanza manteniamo lo sguardo visivo ok?> mi guarda e sorride < allora vado a fare due chiacchiere con Ceycey e poi vado in archivio,ci vediamo tra poco amore mio> lo bacio e vado da Ceycey, arrivo da dietro e sbatto la mano sulla sua scrivania, tanto farlo sobbalzare < Sanem sei impazzita, così mi spaventi, dopo la giornata di oggi vuoi anche scherzare?> lo guardo è sorrido, poi lo abbraccio
< Ceycey sono molto contenta, per me oggi ricomincia una nuova vita> il mio amico mi guarda e mi abbraccia < sono molto felice anche io, gli ultimi tempi, non ti riconoscevo più> sento qualcuno schiarirsi la voce < Sanem che fai incollata così a Ceycey?> lo guardo sta sorridendo, so che sta scherzando, Ceycey si distacca subito e lo guarda, con gli occhi sbarrati < Can, lui è mio amico > si avvicina per farsi sentire solo da me e Ceycey < si ma io sono molto geloso> Io sorrido e Ceycey si irrigidisce < signor Can ha ragione, è un comportamento inappropriato, Sanem non devi abbracciarmi> lo guardo sorridendo < ma che dici? Sei impazzito?> il mio amico si avvicina al mio orecchio < Sanem hai visto come ha ridotto il tuo rapitore? Vuoi che faccia la stessa cosa a me? Che razza di amica sei?> non riesco a trattenere la risata, nemmeno Can, che ha ascoltato le parole di Ceycey, si avvicina a lui e gli mette una mano sulla spalla
< Ceycey mi fido di te, quindi Sei l'unico che può abbracciare Sanem, ma se qualcuno prova ad abbracciarla e io non ci sono, o non la vedo, tu devi intervenire e fare le mie veci, va bene?> il mio amico si gonfia il petto < certo signor Can, quando lei non controlla, lo farò io al suo posto> io li guardo, Can mi fa l'occhiolino < principessa, devo prendere delle cose in archivio anche io, mi accompagni?> Ceycey sorride, mentre sto per raggiungere definitivamente Can mi blocca < ti ha chiamata principessa, tu odi essere chiamata così, ma non sembri infastidita> gli sorrido < solo lui può chiamarmi così> sorridiamo e poi prendo la mano di Can e insieme raggiungiamo l'archivio. Entriamo e Can chiude la porta, lo guardo è molto strano non avere guardie intorno, siamo io e lui da soli. Si avvicina e mi bacia < non dovevi prendere delle cose?> mi sorride < ho detto una bugia, volevo baciarti, sono troppi giorni che non lo faccio> mi avvicino a lui e comincio a baciarlo, anche a me sono mancate le sue labbra, mi sono mancati i suoi occhi, in questi giorni, il momento più bello della giornata era la sera, quando nonostante le nostre incomprensioni, ci mettevamo nel letto e ci addormentavamo abbracciati, oggi senza di lui mi sono sentita persa, quando sua madre, se così si può chiamare, gli ha puntato la pistola, ho avuto davvero paura di perderlo, avevo più paura per lui che per me, ed è stato proprio in quel preciso momento che ho capito quanto lo amo, sopratutto ho capito che come lui, i miei sentimenti sono nati dal preciso momento in cui l'ho visto la prima volta.
Il nostro bacio, viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta, io salto e istintivamente mi metto dietro di lui, ma lui mi prende per mano e mi fa mettere affianco a lui, non c'era più nessun pericolo, dovevo abituarmi di nuovo a questo < avanti> la porta si apre, è un dipendente che deve prendere dei documenti, sembra imbarazzato di essere lì solo con noi, ma entrambi gli sorridiamo e usciamo dall'archivio, stiamo raggiungendo il nostro ufficio e vedo arrivare Metin di corsa verso di me, mi abbraccia <Sanem ho saputo ora cosa è successo, come stai?> gli sorrido, cercando di mantenere una certa distanza < Metin sto bene, stai tranquillo> poi guarda Can < è vero che quella donna è tua madre?> il tono di Metin è minaccioso e Can lo guarda furioso < purtroppo sì, perché?> Metin sembra nervoso
< perché? Per colpa della tua famiglia Sanem ha rischiato la vita, tu hai ancora il coraggio di rimanere qui a lavorare con lei? > la situazione sta degenerando devo intervenire io, prima che sbotti Can < Metin la colpa non è di Can, e di nessuno della sua famiglia, loro non c'entrano nulla con quella donna, è Can non è qui con me, solo per lavorare, lui è il mio fidanzato > Metin mi guarda scioccato
< scusate, non lo sapevo, l'altra volta non me lo hai detto!> interviene Can < si non te lo ha detto, perché avevamo litigato e voleva infastidirmi con te> lo guardo, ma gli faccio un mezzo sorriso, è vero quello che ha detto. Metin guarda Can e gli allunga una mano < scusami, se sapevo, non mi sarei permesso di invitarla per prendere un caffè e avrei evitato anche questo > Can afferra la sua mano < non c'è problema ora è tutto chiarito > arriva Embre
< ragazzi,ho prenotato in un ristorante molto carino, stasera andiamo a cena fuori> mi avvicino a Embre e lo abbraccio forte, avevo davvero voglia di uscire e di svagarmi < suppongo che sia un " ok va bene questo?"> sorridiamo tutti, Can interviene < ok però prima vorrei passare in palestra, e poi andiamo da papà ?> lo guardo e sorrido < posso venire con te?> mi sorride < certo principessa, vado a prendere le cose in ufficio e andiamo, Embre ci vediamo direttamente in ospedale, Metin è stato un piacere> va in ufficio io saluto Metin e raggiungo l'ufficio, Can ha già preso tutto e insieme usciamo da lavoro,come una coppia normale.

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