Capitolo 11

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SANEM
Sono agitatissima, oggi sarà una giornata particolare, Ceycey e Deren sono gli unici a sapere tutta la verità, il resto dei dipendenti sa che ci occuperemo noi della casa di moda Aydin & Divit vista l'assenza dei nostri padri, meno persona sanno e meglio è, così Can ha detto.
Giro ora per la camera cercando le scarpe, Can sono più di 20 minuti che è pronto e sta guardando non so cosa sul cellulare, anziché aiutarmi a trovare le scarpe. < Sanem siamo in ritardo> lo fulmino con lo sguardo < Can non trovo le scarpe, potresti aiutarmi a cercarle invece di dire continuamente, che siamo in ritardo> distoglie lo sguardo dal telefono < Sanem la gonna è molto corta> sbuffo <Can le scarpe, non le trovo> si alza dal letto, si avvicina e mi indica le scarpe, sono proprio davanti a me, dove io effettivamente le avevo messe < lì Sanem avanti a te, ma la gonna è comunque corta> prendo le scarpe mi siedo sul letto per metterle, lui mi guarda < Can vuoi che perdo altro tempo per scegliere altri vestiti?> si mette una mano davanti gli occhi < no Sanem,così arriviamo direttamente dopo pranzo, andiamo, ma domani scelgo io i tuoi vestiti> sorrido e gli prendo la mano < ti faccio svegliare anche un ora prima> gli stringo la mano mentre scendiamo le scale < sai questa notte non ho dormito molto> mi sorride e mi bacia.
Ci stanno aspettando tutti,  Embre allarga le braccia quando ci vede < non trovavo le scarpe> mi sorride e tutti insieme raggiungiamo la macchina.
È stato deciso di usare la macchina con l'autista, che ovviamente non sarà un autista, ma una delle guardie.
Arriviamo in agenzia, all'apparenza sembra tutto normale e tranquillo invece è pieno di guardie che come concordato, ci ignorano per non dare sospetti nel caso qualcuno ci stesse spiando
Veniamo accolti da Ceycey e Deren, passiamo tra le scrivanie dei dipendenti che ci guardano intimoriti, forse pensavo che siamo qui per turbare il loro lavoro e il loro modo di fare, ma se sapessero il vero motivo, forse sarebbe ancora peggio.
Raggiungiamo i nostri uffici, sono tutti fatti di vetro da una parte è positivo, perché almeno possiamo vedere cosa succede all'esterno, da un'altra è negativo,perché siamo sotto gli occhi dei dipendenti, quindi non possiamo farci vedere senza far nulla.
Ceycey entra e ci porta due caffè, < ragazzi ci sono molti pettegolezzi su di voi> Can lo guarda, ma non sembra molto interessato, io invece sono molto curiosa, papà spesso mi raccontava di questo modo di fare dei dipendenti, avevano sempre qualcosa di cui parlare o sparlare, a seconda delle situazioni di qualcuno. < Ceycey aggiornaci, cosa dicono?> Ceycey si alza e comincia a fare le imitazioni, rappresentando più personaggi, ma non si capisce molto < avete capito?> io e Can rispondiamo insieme <no!> sembra esserci rimasto male, si schiarisce la voce e in modo semplice ci spiega
< alcuni pensano che siete 4 figli di papà e,che in poco tempo, farete fallire tutto, altri pensano che ci stravolgerete la vita lavorativa, altri che ci licenzierete tutti, più o meno questo> Can alza un sopracciglio < ci hanno solo visto passare e, già pensano tutte queste cose?> io sorrido < hanno molta fantasia questo bisogna riconoscerglielo > sorridiamo tutti e 3, Deren ci raggiunge < ragazzi sono appena stata anche da Embre e Leyla, credo che sia giusto fare una piccola riunione per tranquillizzare i dipendenti, sono tutti fiori di testa> mi alzo < hai ragione Deren, allora ci vediamo tra 5 minuti nella sala riunioni > Deren e Ceycey escono, io guardo Can sospirando, raggiungiamo Embre e Leyla nel loro ufficio per capire cosa dire hai dipendenti e farli tranquillizzare.
Ceycey viene a chiamarci per avvisarci  che ci stanno aspettando.
Arriviamo e ci guardano tutti di nuovo in modo strano. Abbiano accordato che visto che i dipendenti qui presenti sono della casa di moda Aydin e che alcuni di loro li conosciamo, inizieremo a parlare proprio io e Leyla.
C'è molto vociferare, Io mi schiarisco la voce per attirare attenzione, ma sembra non funzionare, guardo Deren, mi sorride, chiude gli occhi e poi fa un grido disumano < scusateeeeeee> tutti si zittiscono e la guardano attenti < se non ve ne siete accorti, i vostri capi sono qui e devono comunicarci qualcosa>
Ora abbiamo la loro attenzione < salve a tutti, io sono Sanem Aydin alcuni di voi già li conosco, altri no, ma non è un problema ci conosceremo tutti, come sapete, nostro padre non è qui già da un po' di giorni, quindi io mi occuperò del settore creativo, ogni disegno, bozza, colore dovrà avere prima la mia visone per essere spedita, insieme a me ci sarà Can Divit > lo indico, lui alza una mano per saluto e posso giurare di aver visto ogni donna qui presente sbavare per lui, immagino ora che parla cosa succede < buongiorno a tutti, sono appunto Can Divit, quindi rappresento la casa di moda di mio padre, come appena detto da Sanem, insieme a lei mi occuperò del settore creativo, per qualsiasi dubbio, incertezza, non esitate a chiedere, nessuno vuole stravolgere il vostro modo di lavorare, continuate a fare tutto ciò, come avete sempre fatto, siamo sicuri che tutti insieme faremo un ottimo lavoro> lo sapevo,per me il silenzio o al massimo qualche sorriso, per lui è partito l'applauso, mi guarda e sorride, soddisfatto del suo risultato. Prendono la parola anche Leyla e Embre che si occuperanno del settore finanziario e come noi, hanno richiesto di vedere ogni preventivo, ogni costo dei tessuti e materiali di ogni singolo vestito. Mentre  Deren sta parlando,  Can si avvicina al mio orecchio < sono stato il più bravo, io ho ottenuto l'applauso, voi no> lo guardo e mi avvicino al suo orecchio < sei stato fortunato> mi guarda e mi sfida < vuoi scommettere che dico altre 9 parole e prendo un altro applauso, ancora più forte del primo? >addirittura ha contato le parole < sei così sicuro?> mi fa si con la testa e poi aggiunge < se vinco voglio un premio ci stai?> faccio si con la testa sorridendo, so già che vincerà, anche io al posto loro applaudirei ad ogni cosa che dice, se poi lo fa con quel suo sorriso maledettamente bello. Aspetta che Deren finisce di parlare e riprende la parola
< ricordatevi, che siamo qui tutti con lo stesso obiettivo>  come immaginavo, parte un altro applauso tutto per lui, sorride si avvicina a pochi centimetri dalle mie labbra < ho vinto> nemmeno il tempo di rispondere e mi bacia in modo dolce sotto gli occhi di tutti, si distacca e io lo guardo, si avvicina al mio orecchio < ho riscosso il mio premio > gli sorrido e dopo aver salutato e augurato a tutti buon lavoro, raggiungiamo il nostro ufficio.

CAN
Ho sempre saputo di aver un modo di parlare tale, da attirare le attenzioni della gente, quindi ero convinto di ricevere il secondo applauso, volevo solo divertirmi un po' con Sanem, il mio premio? Ovviamente le sue morbide labbra, ho visto come molte di loro mi guardavano e sorridevano, quindi è stato un modo carino, per mettere subito tutto in chiaro, io ero suo, volevo essere suo, come lei era mia è soltanto mia. Arriviamo in ufficio, cominciamo a guardare alcuni disegni, molti sono perfetti, alcuni hanno bisogno di qualche ritocco ma nulla di che. Ormai è ora di andare a casa, e come da manuale, tutti e 4 raggiungiamo l'auto, sembra tutto tranquillo, come lo è l'arrivo a casa.
Ceniamo e poi usciamo in giardino, ci sediamo in giardino mentre ci raccontiamo del nostro primo giorno di lavoro.
Arriva il capo delle guardie, < Can Embre il ragazzo è stato ripreso dalle telecamere, sta curiosando qui intorno al giardino> mi alzo immediatamente guardo Embre < portale dentro io torno subito> Sanem mi prende per un braccio < Can non lasciarmi sola> l'abbraccio e la bacio < Sanem devo andare a vedere se lo trovo, tu stai con Leyla e Embre e le altre guardie, guardami, non sei sola> mi bacia io ricambio è poi mi distacco voltandole subito le spalle per poi correre verso il cancello di casa.
Insieme a me ci sono altre due guardie, mentre altre stanno facendo il giro opposto al mio, lo vedo è molto più avanti di me, corro più forte che posso, voglio raggiungerlo, le guardie non tengono il mio passo, io vado avanti e vado solo, lo vedo salire di corsa in una macchina, quindi non era solo,ma aveva un complice, mi fermo ormai è scappato. Mi rincontro con le guardie e insieme torniamo in casa, come entra Sanem mi salta in braccio, mi guarda il viso accuratamente, come se volesse controllare che stavo bene < Sanem sto bene, ho solo corso> la bacio e raggiungiamo gli altri, racconto cosa è successo, quindi ora sappiamo che sono almeno due.
Squilla il mio telefono e Nihat, mi allontano < Can, come state? Come procede? > decido di non mentire e racconto a Nihat cosa è appena successo, sembra molto preoccupato, cerco di tranquillizzarlo, poi mi faccio aggiornare sul suo lavoro < Can qui sembra che stia andando tutto bene, i nuovi progetti sembrano aver colpito molto, ora dobbiamo aspettare l'approvazione, se tutto va bene possiamo fare la fusione a tutti gli effetti > sospiro < ok Nihat mi raccomando, per qualsiasi cosa chiamami> ora è lui a sospirare < ok, Can so che quello che ho chiesto a te e a Embre è una grande cosa, ma per me mie figlie sono la mia vita, ci tengo molto a loro> sorrido alle parole di un padre così amorevole per le sue figlie
< Nihat stai tranquillo, anche noi teniamo molto a loro, più di quanto pensi> lo sento sorridere < no figliolo ti sbagli, dalla prima sera ho capito tutto, Leyla e Embre non lo hanno mai nascosto, tu e Sanem mi dispiace dirtelo, ma siete stati traditi dai vostri occhi, state attenti figlioli > lo ringrazio e lo saluto. Raggiungo gli altri, Sanem si è addormentata sul divano, la prendo in braccio e la porto in camera, la spoglio e si sveglia, mi sorride e mi accarezza il viso, gli sorrido e la bacio. Mi spoglio anche io e la raggiungo nel letto, sembra molto preoccupata la tengo stretta a me cercando di tranquillizzarla con la mia stretta, lei mi accarezza il petto finché non si addormenta, rimango per un po' a guardarla è così bella e perfetta, è la mia principessa e farò di tutto, per fare in modo che non le accada niente, ne a lei e le alle persone a lei care. Credo di essermi forse per la prima volta innamorato, quello che provo per lei, non l'ho mai provato per nessuna.

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