Capitolo 2

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SANEM
Durante il tragitto mio padre ci ha fatto mille raccomandazioni, la maggior parte anche se dette al plurale riguardavano me, inoltre ci dice che a questa cena, saranno presenti anche i figli del signor Divit da come dice mio padre hanno più o meno la nostra età.
Leyla chiede a mio padre il motivo di questa cena, e lui ci spiega brevemente visto che ormai l'autista sta parcheggiando, il suo amico Azziz Divit gli ha proposto di assorbire la sua azienda per alcuni motivi personali, visto che entrambi i figli non sono interessati alla casa di moda. Sentire queste ultime parole mi ha rincuorato, allora non sono la sola a non avere pieno interesse per gli affari di famiglia, negli occhi di mio padre vedo un po' di malinconia gli chiedo il perché e lui sorridendo in modo dolce mi risponde< conosco Azziz dai tempi dell'università, so quanti sacrifici ha fatto per arrivare dove è ora, mi dispiace che i figli non apprezzino questo e gli permettano di vendere ciò che lui ha fatto con fatica, se un giorno dovesse succedere a me credo che morirei dentro.>
Guardo mio padre, capisco dove vuole arrivare, vede il mio disinteresse per l'azienda, ma non è così, ho 23 anni e mi sto prendendo un po' di tempo per me, ma so che il mio posto è lì nella sua azienda, al suo fianco e a quello di Leyla che a differenza mia è pronta per affiancare mio padre. Gli sorrido, gli do un pizzicotto sulla guancia e gli dico< stai tranquillo papà io e Leyla porteremo avanti la tua casa di moda> Leyla lo guarda e aggiunge< ci puoi contare papino > ci abbraccia una con un braccio e una con l'altro < le mie bambine> lo guardiamo facendo finta di essere un po' scocciate da questa frase e Leyla dopo avermi fatto l'occhiolino gli dice< papà se continui a chiamarci bambine come possiamo pensare di lavorare con te?> ci guarda e sorride, prima di incominciare a camminare verso la casa dei Divit.
Mi guardò intorno, dall'altro lato della strada ci sono piccoli chioschi estivi, alcuni sono già molto affollati, dall'altro lato la villetta Divit, è ben rifinita, avanti c'è un piccolo giardino ben curato molte aiuole fiorite, e molto profumate. Mio padre ci guarda l'ultima volta in segno di raccomandazione e poi suona il citofono.
Ci apre la porta un signore più o meno dell'età di mio padre, anche l'altezza è la stessa lui è un po' più magro, ha i capelli bianchi ma ben curati e occhi azzurro cielo proprio come mio padre e Leyla. I due amici si abbracciano calorosamente, poi il signor Azziz guarda me e Leyla e si rivolge a mio padre
< Nihat avevo sentito dire che avevi due figlie belle, ma credo sia riduttivo, sono davvero spettacolarmente belle> mio padre sorride orgoglioso, io e Leyla lo ringraziano dopo avergli rivolto un sorriso, si rende conto che siamo ancora sulla soglia della porta è un po' in imbarazzo ci invita ad entrare. Il piccolo ingresso conduce al salotto che anche se non grande è molto accogliente, ci sono due ragazzi proprio seduti sul divano, che appena ci vedono entrare, per educazione si alzano e si avvicinano a noi.
Sono due bellissimi ragazzi, ma uno di loro ha uno sguardo magnetico, sono incantata, sono persa nei suoi occhi marroni, il suo stile mi piace, è molto particolare indossa un paio di jeans chiari, una canotta bianca e sopra in camicia dello stesso colore dei jeans arrotolata fino al gomito scarpe da ginnastica, i capelli sono legati da una piccola coda un po' disordinata, e indossa molti accessori collane bracciali anelli, mi piace molto il suo stile, è fuori dal comune o almeno non è quello del classico figlio di papà come l'altro ragazzo che indossa un completo grigio chiaro, camicia bianca e scarpe dello stesso colore del completo, capelli ordinati, nessun accessorio, anche lui come il padre ha occhi azzurri cielo.
Vedo mio padre rivolgersi al ragazzo dallo sguardo magnetico, <Can, mi fa piacere vederti di nuovo> lui si avvicina e stringe la mano di mio padre sorridendogli< è un piacere anche per me Nihat> do una rapida occhiata a mia sorella che nel frattempo non fa che sorridere al ragazzo con gli occhi azzurri, che prende subito la parola < tu sei Leyla giusto?> lei sorride tutti li guardiamo < si signor Embre è un piacere vederla> Azziz interviene stupito quanto noi dalla loro conoscenza. < vi conoscete già? > Leyla sorride e senza togliere gli occhi da Embre risponde < si lui è il direttore della banca dove da alcuni giorni ho aperto il conto> ora ricordo, mi aveva parlato di questo direttore, ne era rimasta colpita da tanta disponibilità e tanta gentilezza, l'ho anche presa in giro dicendo che si era presa una cotta per lui. Embre si presenta a mio padre e poi a me, mi sento osservata il ragazzo che dovrebbe chiamarsi Can se non sbaglio mi sta guardando in modo intendo, poi allunga una mano verso di me e si presenta < piacere io sono Can> mi sorride e io ricambio il sorriso e anche la stretta di mano < io sono Sanem > rimaniamo a guardarci per alcuni secondi sotto gli occhi di tutti, Leyla interviene, presentandosi a Can, che ricambia sorridendo.

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