Capitolo 25

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CAN
Aver saputo che quel bastardo si è permesso di schiaffeggiarla mi ha mandato fuori di testa, ma le ho promesso di non dire e non fare nulla, quindi almeno per il momento farò come mi ha chiesto, ma troverò il modo per fargliela pagare questo è poco ma sicuro.
So che questa mattina Leyla e Embre arriveranno più tardi in ufficio, perché prima devo fare dei giri in banca, quindi chiamo Sanem e mi offro di passarla a prendere, ieri è stata tutto il giorno male, non voglio che guidi e che venga a lavoro  da sola, inaspettatamente accetta, senza fare obiezioni, evidentemente aveva bisogno di non sentirsi sola e io nonostante tutto, ero pronto ad aiutarla.

Sale in macchina, mi sorride, la guardo ricambiando il sorriso è così bella.
< ti senti meglio oggi? > mi guarda dritta negli occhi
< si grazie, sopratutto grazie per non avermi fatta venire da sola, tu come stai? La spalla ?>
Dai suoi occhi vedo che non sta bene, sono spenti, ma capisco che non ne vuole parlare, quindi faccio finita di nulla mi limito a rispondere alle sue domande cercando di essere più sereno possibile
< anche io sto bene, la spalla va meglio, dopo il lavoro vado a fare la fisioterapia> mi sorride in modo sincero.

Arriviamo al parcheggio e prima di scendere, riconosco la macchina di Metin parcheggiata alcune macchine dopo la mia.
Sta per aprire lo sportello ma la blocco per un braccio, che lei ritrae immediatamente, è impaurita, mi guarda nei suoi occhi vedo il terrore, alzo immediatamente le mani < Sanem scusami, non volevo bloccarti così...> si rilassa mentre mi guarda dritta negli occhi < no, Can scusami tu...io non dovrei...> si perfettamente perché ha reagito così, nonostante tutto prova a scusarsi <Sanem ti non dovresti scusate...è una reazione normale la tua ok?> annuisce con la testa e accenna un sorriso.
< Sanem devo dirti una cosa, ieri quando in giardino ho parlato con Metin, non sapendo cosa era successo, anche se dal tuo comportamento avevo intuito qualcosa, mi sono permesso di dirgli che d'ora in poi, lui dovrà parlare con me, poi sarò io a riferire a te..> mi interrompe < Can, hai fatto bene, anzi... non so davvero come ringraziarti> molto lentamente avvicino la mia mano ala sua e l'accarezzo < principessa basta con questo grazie ok? Il problema è che lui mi ha detto che lavora per la tua casa di moda e non per la mia, quindi se non sarai tu o tuo padre dargli questa direttiva lui non prenderà in atto le mie parole, ma io non voglio che tu gli rivolgi nemmeno una parola Sanem> sono nervoso, non faccio che immaginare la scena in cui lui la schiaffeggia, lei mi accarezza il viso < Can, guardami, stai calmo, per fortuna io sto bene e questo è quello che conta, per quanto riguarda lui, gli invio un messaggio lo faccio venire e se per te va bene, mi fai compagnia mentre parlo con lui, almeno non avrà altre scuse ok?> annuisco con la testa < ok, ma credo non ci sia bisogno del messaggio, c'è la sua macchina sarà sicuramente già dentro> lei sospira
< ok, allora andiamo, non perdiamo tempo>
Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo l'interno della casa di moda.

SANEM
La conversazione con Can mi ha aiutata molto, mi ha rassicurata in tutti i modi, il mio amore ancora prima di sapere metà della verità, aveva già preso provvedimenti per allontanarlo da lui.

Siamo nel corridoio camminiamo fianco a fianco, incrocio lo sguardo di Ceycey, sembra preoccupato mi avvicino < Ceycey che succede?> il mio amico guarda me e Can un po' imbarazzato, Can assottiglia gli occhi e lo sprona <Ceycey ci spieghi che
succede?> il mio amico si avvicina di più < è arrivato Metin è già da un po' sta parlando prima solo con tuo padre, poi li ha raggiunti anche il signor Azziz perché Metin ha accusato te Can, di voler interferire nelle decisioni della casa mi Mida Aydin escludendo Sanem da tutto> guardo Can < non ci credo, nonostante tutto lui ha avuto il coraggio di venire qui e dire tutte queste stronzate?> guardo Can, sta bollendo di rabbia, mi accarezza un braccio e poi a passo svelto cammina verso l'ufficio di mio padre, è fuori di se in questo momento, corro dietro a lui, lo raggiungo in tempo e insieme entriamo in ufficio.
Metin lo guarda con aria di sfida, mentre a me con disprezzo, mio padre e Azziz sembrano un po' preoccupati, non vorrei che per questa cosa si possa anche solo per un secondo rovinare la loro amicizia.
Decido di parlare subito prima che Can possa sbottare < papà Azziz che sta succedendo?> i due si guardano e non rispondono, Can li incoraggia
< allora? Ci spiegate cosa succede? Si sentono le grida fino al corridoio> Mio padre guarda Azziz e dopo aver avuto il suo consenso con un cenno di capo si rivolge a Can < Can è vero che ieri hai detto a Metin che da ora in poi non dovrà più parlare con Sanem di pratiche lavorative ma che dovrà farlo con te?> Azziz lo guarda come chi spera che a tutto ci sia una spiegazione, Can sorride e guarda Metin io mi faccio avanti, lui aveva cercato di tutelarmi, di proteggermi non avrei permesso che gli dessero delle colpe non vere, tantomeno se ad incontrarlo era proprio Metin < papà è vero, ho chiesto io a Can di parlare con Metin e dirgli queste cose> Metin si alza dalla sedia < non è vero, sta mentendo lui l'ha plagiata> Can si gira < Metin non esagerare> mio padre si agita < Metin non dire sciocchezze, mia figlia è intelligente e non si farebbe plagiare da nessuno,> ora lo guardo di mio padre è su di me, ma i suoi occhi mi mandano amore < Sanem perché hai deciso questo? È successo qualcosa? Perché non ne hai parlato apertamente con tutti noi?> ora che faccio vorrei vomitare tutto quello che mi ha fatto, ma sarebbe un duro colpo per mio padre < papà stai tranquillo, come ho detto ieri tra me e Metin non c'è più nulla, ma visto che la situazione non è delle migliori per noi ho scelto cosi, mi fido di Can, poi comunque ogni cosa l'avremmo valutata insieme, ho solo scelto di non voler avere contatti così diretti con Metin>
Azziz sembra fare un sospiro di sollievo, Can mi guarda furioso, si aspettava che raccontavo la verità a mio padre, ma sono troppo spaventata ancora per farlo.
Suona il telefono di Metin < si papà sono qui da Nihat per risolvere quel problema, ok certo riferirò > Metin guarda me e poi mio padre < Nihat mio padre è molto deluso di questo comportamento, mi ha chiesto di riferire che ed tua figlia non è in grado di gestire i suoi problemi personali con il lavoro, siamo costretti a lasciare definitivamente il nostro incarico, noi lavoriamo solo con persone serie e professionali> mio padre si gratta la testa, so che il papà di Metin è molto influente, sopratutto so che è stato grazie a lui che è riuscito ad adottare Leyla con facilità e velocità, mi guarda come chi sta per deludermi < Metin mi dispiace se tuo padre dopo anni pensa questo di me, vorrei precisare che ad ogni modo Can fa parte anche della casa di moda Aydin visto che stiamo per fare la fusione a tutti gli effetti, ma se questo è un problema, fino a quel momento sono sicuro che Sanem sarà disposta a continuare a lavorare con te> Can mi guarda, sta aspettando un segno un gesto per rivelare ciò che sa, ma io ho una soluzione più semplice e meno complicata < papà, ho preso una decisione importante > tutti mi guardano attenti, Metin mi minaccia con lo sguardo < dimmi figliola di che decisione parli? > faccio un sospiro, < fino a che non ci sarà la fusione ufficiale delle due case di moda io mi tiro fuori, da questo momento non verrò più qui a lavorare > Can sgrana gli occhi < Sanem ma che dici? > anche mio padre si accoda a Can < Sanem ti stai comportando da bambina lo sai? Mi dispiace doverti dire queste cose ma... la colpa è la tua, hai avuto una relazione con Can e tu l'hai fatta finire anche se in quel caso siete riusciti ad essere professionali, poi con Metin ed è finita anche questa, ma ora sta causando problemi nel lavoro, questo non va bene lo capisci? Non puoi avere relazioni di questo genere e poi crearmi dei problemi, non vuoi più lavorare qui? Bene, non ti obbligo ma sappi che non tornerai nemmeno dopo la fusione> le parole di mio padre mi hanno spezzato il cuore, è vero non ho fornito una motivazione valida per la mia scelta, però mi sarei aspettata che almeno anche per un momento provasse a capire, non lo ha fatto per me va bene così. Can mi guarda < Sanem per favore, pensa al tuo sogno almeno> lo guardo accennando un sorriso mentre gli occhi si stanno riempiendo di lacrime < Can, la realtà a volte sovrasta i sogni, va bene così davvero, ora vi saluto, buon lavoro > mio padre rimane immobile, Metin mi guarda scioccato non si aspettava questo, Azziz mi guarda preoccupato, forse a differenza di mio padre aveva capito che c'era qualcosa sotto. Esco e Can mi segue < Sanem per favore vieni un momento con me in ufficio > lo guardo e accenno un si, lo seguo entriamo e chiude la porta < Sanem mi spieghi perché hai preferito rinunciare al tuo lavoro, al tuo sogno passare agli occhi di tuo padre come una bambina viziata anziché dire la verità? Credi che tuo padre non ti avrebbe appoggiato?> è così dolce, mi avvicino a lui e gli accarezzo il viso < Can il padre di Metin è molto influente, non voglio dare problemi a mio padre e al suo lavoro, quindi è meglio così, le parole di mio padre mi hanno fatto riflettere molto, forse ha ragione quando dice che sono superficiale> mi guarda dritto negli occhi < Sanem ma che stai dicendo?> mi faccio coraggio < Can, l'unico motivo per cui ho iniziato a frequentare Metin è stato perché ho visto le tue foto con Alya, volevo dimostrare a tutti che anche io ti avevo dimenticato> lui accenna un sorriso < ed è davvero così Sanem? Mi hai dimenticato?> abbasso lo sguardo prendo coraggio e lo guardo di nuovo < no Can, non credo sarà mai possibile per me dimenticarti, questo peggiora la mia situazione, perché è successo tutto questo solo per orgoglio> si avvicina e mi abbraccia < Sanem, non è colpa tua se quel l'essere non è in grado di sapersi comportare, per quanto riguarda il resto posso dirti che anche per me non sarà mai possibile dimenticarti> lo abbraccio ma l'arrivo di Leyla e Embre ci fa distaccare.
Ci soddisfò e raccontiamo cosa è successo, anche Embre la pensa come Can, Leyla mi guarda con sguardo severo < Sanem parlerò io con papà e risolveremo tutto> la guardo accennando un sorriso < Leyla, lascia che sia così per favore > mia sorella mi sorride, poi salutando tutti decido di prendere un taxi anche se ho dovuto convincerli a lasciarmi andare e sono andata a fare una passeggiata sul lungomare, volevo riflettere un po' e schiarire là me te.

CAN
Non riesco a crederci, sono sicuro che ci sia altro sotto, lei ha rinunciato a tutto, il lavoro il suo sogno solo per non dire la verità su quel l'essere? Perché?
Sono solo nel nostro ufficio e non faccio che guardare il suo posto vuoto.
Averla sentita dire che non mi ha dimenticato e che mai porre farlo ha permesso al mio cuore di battere di nuovo, ho deciso di aprirmi e di rivelarle che per me è lo stesso, ma ad ogni modo, ora non è il momento per affrontare la questione "noi" lei è provata da quello che è successo con Metin e io nonostante tutto ho bisogno di potermi fidare di lei, dei suoi sentimenti verso di me, questa volta voglio che sia davvero sicura, preferisco aspettare piuttosto che accelerare tutto e poi trovarmi di nuovo nella stessa situazione. Ovviamente lei avrà tutto il mio supporto, non la lascerò da sola, se fosse per me abbandonerei anche io il lavoro, ma dopo quello che è successo, voglio avere la possibilità di inquadrare bene Metin e poi non posso dare ora come ora un dispiacere del genere a mio padre.

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