Terapia di Gruppo Da Starbucks

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"Geno! Geno, apri la porta!"

Geno quasi cadde dalle scale quando la persona alla porta sembrò lanciarsi in parte contro essa, producendo un forte suono. Controllando velocemente il telefono(che si era portato dietro per colpa del panico iniziale di aver sentito qualcuno gridare alla porta) osservò l'orario. "Due e mezza?" Sussurrò, guardando l'ingresso, "Chi diavolo...?"

"Genooooooooo, so che sei lì!"

Geno si bloccò. "Reaper?"

"Si?"

Lasciò andare un sospiro di sollievo, ma la sensazione fu solo momentanea; capì di essere arrabbiato. Aprì la porta, "Reaper, che cazzo vuoi?! Sono le due e mezza del mattino, e devo andare a lavoro tra qualche-!" Si interruppe, vedendo un gatto bianco tra le braccia di Reaper. "-Ora..."

"Hey, Geno! Ti ho portato un gatto!"

"...Si, lo vedo." Geno avvicinò con riluttanza il bracio, per permettere al gatto di annusargli la mano.

"Credo che non abbia una casa!"

Geno lo guardò. "Tu credi? Tu non lo sai? Quindi in pratica sei andato a rubare quello che potrebbe benissimo essere il gatto di qualcuno?"

"Non sembra avere un padrone."

"Sei impossibile."

"Hey, possiamo entrare? Mi sto congelando qui fuori."

"Fanculo, è tutto tuo, Geno." Disse un'altra voce. Geno guardò dietro Reaper, che entrò nella casa.

"Nightmare?" Chiese Geno.

"No." Nightmare non si guardò indietro, camminando via più veloce che poteva senza dover correre.

"Oh, no, non pensarci nemmeno," Ringhiò Geno, correndo dietro di lui e afferrando la manica di Nightmare, "Perché puzzate entrambi di alcol? E perché Reaper mi ha portato un gatto a un'orario del genere? Dov'è Error?" Si guardò intorno, chiaramente aspettandosi di trovare anche il fratello.

"Oh, Error è tornato a casa con Ink."

"Cosa? Pensavo che non stessero più insieme?"

"A quanto paro lo sono. Ma non mi fido di Ink."

"Nemmeno io..." Geno sospirò, guardando di nuovo dentro casa vedendo Reaper che poggiava a terra il gatto. "Senti, non potresti occuparti di lui? Devo tornare a letto, devo lavorare tra qualche ora."

"Amico, ha parlato di te per tutta la sera," Nightmare iniziò ad andarsene, stringendosi nelle spalle, "È un tuo problema ora, addio."

"Nightmare!" Sibilò Geno, ma lo scheletro non si girò.

"Geno, mi sta parlando!"

"Mew!"

Sbuffando, Geno tornò dentro, indicando la porta aperta, "Fuori. Tu e il gatto."

"Ma Geno-!"

"Reaper, per favore." La voce di Geno era davvero supplichevole, ma Reaper era troppo ubriaco per notarlo.

"Ma se non avesse davvero una casa?"

"reaper..."

"E se lo rimettessimo per strada e morisse dal freddo?"

"Reaper!"


**

"Error..." Ink picchiettò ripetutamente la spalla di Error, "Error, sveglia..."

Creazione inizia per I, Distruzione inizia per EDove le storie prendono vita. Scoprilo ora