Cap. 38

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Yunseo

Il pranzo di ieri è stato piacevole, e finalmente Hobi e Jimin hanno fatto pace. Io invece ho cercato di fare più amicizie con Taehyung e Chaeyoung, che si sono rivelati veramente simpatici.

Sto finalmente riuscendo ad aprirmi un po' di più, senza stare sempre nel mio guscio. E non solo, sto superando la paura di essere giudicata dagli altri per il mio aspetto fisico, perché alla fine l'importante è riuscire ad amare te stesso.
Credo che questo mio glow up sia stato possibile non solo grazie a Namjoon, ma anche grazie a Jimin, che mi ha aiutata molto in questo ultimo periodo.

Ma adesso parliamo del fatto che oggi sia arrivato Natale.
In famiglia non abbiamo fatto granché, dato che non ci siamo mai scambiati regali se non io e Yoongi, quando ancora potevamo.
Perciò, sta sera, io e il resto del gruppo, andremo a mangiare assieme a casa di Jungkook, dato che i suoi genitori usciranno per una serata tutta loro.

«Guarda, questo qui ti starà benissimo.» mia madre mi fa vedere un abito, che però al posto della gonna ha dei pantaloncini, rosso e senza maniche.
«È inverno, muio se mi metto quest cosa qui.» ribatto sbuffando, mentre la vedo ravanare in qualche cassetto.
«Ti metterai dei collant sotto, e poi non sarete dentro casa di uno dei tuoi amici?» mi chiede, passandomi i collant di cui stava parlando «Sì, ma-» «Allora non lamentarti.» conclude la conversazione, uscendo dalla stanza per lasciarmi preparare.

Dopo mezz'ora, passata soprattutto a sistemarmi i capelli e il trucco, scendo  per salutare i miei genitori.
«Fa la brava e non ubriacarti.» mi raccomanda mia madre, prima di lasciarmi uscire.

Davanti a casa mi aspetta Jimin, con la sua macchina.
Lo saluto con un gran sorriso in volto, per poi sedermi nel posto passeggero una volta che, da bravo gentiluomo, mi ha aperto la portiera.

È davvero cambiato da quando era alle medie come modo di fare, adesso è molto più gentile. Ovvio, tiene questo comportamento finché qualcuno non lo fa incazzare, è normale, ma sono comunque felice di come sia cresciuto mentalmente.

Mentre ci avviciniamo sempre di più alla meta mi viene in mente una cosa importantissima: i regali.
Ho portato tutti quello che ho fatto, e questo va bene, ma il problema è mi sono completamente dimenticata di farne uno a Jimin!

«Tutto bene?» mi chiede lui, notando come fossi impallidita «Ti senti male?».
Subito scuoto la testa «No no, tranquillo sto bene.» dico per non farlo preoccupare.

Cazzo, e adesso come glielo dico?

Per il resto del viaggio non ho fatto altro che pensare a quanto sia stata stupida a dimenticarmi una cosa del genere.

Una volta arrivati, entriamo subito in casa e notiamo di come siamo stati gli ultimi ad arrivare.
«Ma quanto siete stati lenti ad attivare?» si lamenta Lisa, trascinandomi verso il tavolo pieno di roba da mangiare.

Appena vedo tutto quel cibo, divento nervosa: devo per forza mangiare tanto, siccome qui tre di loro non sanno della mia malattia. Guardo Jungkook, sperando che possa avere un diversivo e, fortunatamente, mi fa segno di non preoccuparmi.

Nessuno dei tre ha fatto alcuna domanda sul perché stessi mangiando poco, anche se Taehyung ogni tanto so girava verso di me, come preoccupato del fatti che avessi poco cibo nel piatto.

«Io non ci credo che sia stato tu, Kookie, a cucinare tutto questo ben di Dio.» escalma Lisa, pulendosi le labbra, per poi appoggiarsi allo schienale della sedia «Non mangerò più per un mese.» ride lei, contagiando tutti.

«Dai, adesso voglio aprire i regali.» sbuffa Jungkook, come se fosse un bambino «Hai per caso cinque anni?» scherza Jimin, con un ghigno sul volto, facendomi sospirare. «Qui il bambino non è solo Kookie.» aggiunge Chaeyoung, come se mi avesse letta nella mente.

Dopo aver evitato di far litigare quei due bambini, finalmente iniziamo ad aprire i regali. Inutile dire che Jungkook fosse il più emozionato, e ogni volta che gli mettevamo tra le mani un pacchetto, iniziava a sbattere i piedi a terra, con un sorriso felicissimo in volto.

Quando, però, arriva il mio turno di dare il regalo a Jimin, vado un attimo nel panico.
«D-Diciamo che...è un regalo abbastanza personale.» dico, cercando di risultare il più sciolta possibile «Posso darglielo in privato?»

Jimin

Io e Yunseo saliamo le scale, andando in camera di Jungkook.
Sono abbastanza curioso di sapere cosa mi abbia regalato, ma spero non sia qualcosa di troppo costoso come la collana del mio compleanno.

«Jimin, ti chiedo umilmente scusa, ma mi sono dimenticata di farti un regalo.»

Ah.

«Dai, fa niente, conterò il regalo di compleanno come regalo di Natale.» le sorrido, cercando di tranquillizzarla. Alla fine non è un problema enorme, tanto è Yunseo e il solo poterla vedere è un regalo enorme per me.

«Anzi, ─ la fermo, mentre per la mente mi passa un'idea ─ siccome non mi hai fatto un regalo, ti chiedo se posso fare una cosa io.» mi mordo il labbro, giocherellando con le dita.
Lei annuisce facendo spallucce, invece io inizio a diventare nervoso.

Non so se farlo o meno, ho paura che potrebbe darle fastidio. Magari Taehyung mi ha raccontato una cazzata sul fatto che Yunseo ricambi i miei sentimenti.

No, vaffanculo, ormai sono qui e ho deciso di farlo, non si torna indietro.

Mi avvicino a lei, prendendole il viso tra le mani e avvicinandolo al mio.
«C-Che fai?» balbetta lei, con le guance completamente rosse «Lasciami fare.» dico, cercando di rimanere calmo.

Finalmente, azzero le distanze tra di noi, toccando dolcemente le sue labbra con le mie, mentre tengo le mani sul suo viso.
Sento il cuore battere all'impazzata e il viso andarmi in fiamme, ma posso dire con certezza che questo sia il giorno più bello della mia vita.

Poco dopo mi stacco, osservando la reazione di Yunseo, che è con gli occhi sgranati e il volto rosso.

«Mi piaci, Yunseo.»

➳Fault || p.jm. [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora