Cap. 43

579 48 1
                                    

Hoseok

Il viaggio sta procedendo abbastanza lentamente, a causa delle infine code sull'autostrada, anche se solitamente la gente esce da lavoro un po' prima.

«Jimin, tu sei migliore amico con Tae giusto?» chiedo io, iniziando una conversazione. L'arancione annuisce semplicemente, tenendo gli occhi fissi sulla strada.

«Ti ha detto che...mi ha baciato?»

Alla mia frase susseguono secondi di silenzio, Jimin che ancora non ha capito ed io che sento il batticuore solo a ripensare al sapore delle labbra di Taehyung sulle mie.

«No, non me l'ha mai detto che ti ha ba- Aspetta, ti ha baciato?!» urla alla fine della frase, guardandomi con occhi sgranati. Io, invece, li abbasso, cercando di nascondere il rossore sul mio viso.

«E...E tu che hai fatto? Immagino che l'abbia respinto, insomma, non credo che-» «Ho ricambiato.»

Passano altri secondi, con il silenzio più totale. Tengo sempre il capo abbassato, giocherellando con le dita, aspettando una risposta.

«Tu hai...ricambiato?!» urla nuovamente, questa volta tenendo gli occhi sulla strada per evitare incidenti. «Sì, però non provo nulla per lui.» dico io, per poi aggiungere poco dopo: «Forse.»

«Forse?! Hai ricambiato ma non sei sicuro dei tuoi sentimenti per Taehyung?!» urla, ancora una volta, rimanendo a bocca aperta e incredulo.

«Cazzo, Hoseok, sei in una situazione veramente di merda.» ride appena, dandomi una pacca sulla spalla. «Be', se posso darti un consiglio, ti direi di rifletterci un po' e poi di chiarire la situazione con lui.» continua, appoggiando un braccio vicino al finestrino.

«Anche se credo che ti piaccia Tae, oppure non avresti ricambiato il suo bacio.» mi giro verso di lui «Non guardarmi così, non c'è niente di male nell'innamorarsi di un ragazzo.» alza le spalle, facendomi sospirare «Per te può essere una cosa normale, ma sai che molti, forse troppi, non la pensano così.» dico io passandomi le mani sul viso.

«Però adesso basta parlare di me, per ora non voglio pensarci a tutto il casino in cui mi sono messo dentro.» mi appoggio al finestrino, prendendo il cellulare e controllando la chat con Yunseo. «Penso che quando saremo lì, sarai tu a doverla cercare.» mi giro verso di lui «Ma sei scemo? Piuttosto che vedermi, adesso preferirebbe rimanere lì dov'è altre ore.» scuote lui la testa, facendomi ridere. «Lo sai anche tu che non voleva litigare.»

«Lo so, però...» mugugna, sospirando «Ho paura che decida di seguire quello che vuole sua madre, e che non voglia più vedermi.» senza rendermene conto, scoppio a ridere, facendo girare Jimin «Credi veramente che Yunseo possa decidere di ubbidire a sua madre? Non l'ha fatto quando ancora non la faceva uscire con me, figurati con il ragazzo che ama!» mi porto una mano sullo stomaco dolorante a causa delle risate.

Dopo essermi ripreso, mi metto composto, girandomi verso l'arancione. «Non preoccuparti, davvero, Yunseo ha chiamato me perché sapeva che ti avrei portato dietro.»

Yunseo

Riapro gli occhi, rendendomi conto di essermi addormentata. Mi alzo dalla panchina e prendo il telefono per controllare ancora una volta l'orario: 19:55.

Sospiro, guardandomi intorno per vedere se Hobi fosse arrivato o meno. Sento una voce in lontananza chiamarmi, così esco da sotto il portico, pentendomene subito dopo a causa della pioggia di cui non mi ero accorta.

Quando vedo la figura maschile correre verso di me, capisco che non si tratta del mio migliore amico, bensì di Jimin.

«Jimin, cosa-» «Yunseo, ti ho trovata!» senza lasciarmi parlare, mi avvolge tra le sue braccia, stringendomi a sé, facendomi sentire il battito del suo cuore che in quel preciso momento inizia a calmarsi.

«Non sai quanto ero preoccupato, pensavo fossi andata chissà dove.» sospira sollevato, accarezzandomi lentamente i capelli.

«Non sei...arrabbiato con me?» alzo il capo, incontrando gli occhi di Jimin. «No, Yunseo, non sono arrabbiato. Adesso possiamo risolvere la questione di tua madre, tranquilla.» mi sussurra con voce calma, cullandomi tra le sue braccia.

Poco dopo si stacca, prendendomi per mano «Torniamo in macchina, prima che la pioggia aumenti.» mi sorride dolcemente, avviandosi verso l'uscita da questa minuscola città.

Sono davvero fortunata ad avere un ragazzo così gentile come Jimin, che mi conosce così bene da sapere che non farei mai certe cose e che non si arrabbia se sbaglio.

«Aspetta...e Hobi?» chiedo io, mentre scorgo la macchina dell'arancione. «Ah, lui ha già scoperto tutto. Certo che può essere intelligente solo quando vuole, mh?» all'ultima frase, mi trattengo dal ridere portandomi una mano davanti alla bocca «Sì, hai ragione.»

«Forza, adesso ci manca solo un ostacolo da superare.»

➳Fault || p.jm. [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora