Cap. 34

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Hoseok

Il mio cervello sta ancora cercando di realizzare tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni. Ci sono state solo disgrazie, una dopo l'altra.

In primis Irene, che mi ha tradito. Non so ancora con chi, ma ho intenzione di saperlo, e non solo, voglio sapere se costui fosse a conoscenza di essere diventato un amante.

E poi, la morte di Yoongi. Pur non essendo io a "subire" la sua morte, sento quanto Yunseo stia soffrendo. Abbiamo parlato assieme, giusto qualche minuto fa, e si sente anche solo dalla voce quanto sia distrutta.
Fortunatamente con lei c'è lo psicologo Kim, che sta facendo il possibile per aiutarla. Anche perché, in qualche modo, i due si conoscevano già per via di Yoongi.

«H-Hoseok?» mi giro, quando sento una voce chiamarmi. Quando poi vedo Jimin, sospiro. «Dimmi.» rispondo, quasi seccato.

«Senti, lo so che adesso mi odi per quello che ho fatto a Yunseo, però-» «Hobi, alza quel culo e muoviti a venir qui!» mi urla Chaeyoung, sull'orlo della porta assieme a TaeTae che mi sorride.

«Scusa, adesso devo andare, ne parliamo poi.» dico velocemente, prendendo lo zaino in spalla e andando dai miei amici.

«Oh, Jimin-ah!» esclama Taehyung, notando il biondo «Stiamo andando fuori al bar qui vicino, vuoi venire con noi?» propone, ma io lo fulmino subito con lo sguardo.

«No. Divertitevi pure.» risponde Jimin, come se fosse infastidito.

Adesso fa pure la vittima, che pezzo di merda.

Jimin

Sì! Ha risposto!

«Pronto?» appena sento la sua voce, il mio cuore salta qualche battito. Mi sembra di non sentirla da un'eternità.

«C-ciao Yunseo, scusa se ti ho chiamata così improvvisamente.» balbetto appena, sentendomi, così dal nulla, nervoso.

«Non preoccuparti, sto uscendo adesso da scuola.» la sento ridacchiare, cosa che mi tranquillizza. Fortunatamente sembra che non stia più così male.

«Ah, se vuoi vengo a prenderti.» le propongo, sperando in una risposta positiva.
«Davvero? Sarebbe fantastico. Allora ti aspetto al solito angolo.» dice lei. «Mhmh.» annuisco, dirigendomi verso la mia macchina. «Grazie, sei il migliore Jimin-ah.» conclude la chiamata, mentre io continuo a sentire le sue ultime parole ronzarmi nella testa.

"Grazie, sei il migliore Jimin-ah."

Rimango lì qualche secondo, prima di rendermi conto del fatto che dovessi andare a prenderla da scuola.
Inutile dire che per quei pochi minuti in macchina, non ho fatto altro che pensare a quelle parole.

Arrivato a scuola, vado verso il cancello principale, cercando tra i vari studenti Yunseo. Quando la vedo è ovviamente con Lalisa, mentre ridono e scherzando e, inconsciamente, mi si forma un sorriso sulle labbra.

Poi, però, sento una voce familiare accanto a me e, quando mi giro e vedo con chi stesse parlando, sgrano gli occhi.

Ci sono Irene e Hyunjin che stanno parlando, ma non come farebbero due amici. C'è lui che la sta tenendo per mano, mentre le accarezza il dorso di essa, mentre Irene lo guarda, con occhi a forma di cuoricino.

Si è ripresa in fretta la ragazza, penso, mentre sul mio volto si forma un'espressione schifata. Forse dovrei dirlo a Hoseok, ma mi odia e non mi parla più.

Torno con gli occhi verso l'entrata della scuola, e saluto Yunseo con la mano, sorridendole.
Dopo aver salutato Lisa, ci avviamo verso la mia macchina, mentre ascolto la giornata della mora.

«Yunseo, scusa se ti interrompo.» comincio io, aprendole la portiera «Volevo chiederti se potessi dire ad Hoseok una cosa.» mi siedo, allacciando la cintura e mettendo in moto la macchina.
«Ma mica siete compagni di classe?» mi guarda stranita lei «Sì, però...credo che adesso mi odi.» sospiro, dirigendomi verso la casa della mora.
«Ah...allora poi gli chiederò di-» «Non ce n'è bisogno, ha già Taehyung e Chaeyoung.» la interrompo, con tono seccato.

«Sei...geloso?» mi chiede poco dopo, ridacchiando. «N-no che non lo sono! Solo che...mi dà fastidio che Tae esca più con Hoseok e Chaeyoung che con me.» spiego a bassa voce. «Quindi sei geloso.» ride nuovamente lei, portandosi una mano davanti alla bocca. «Ah, va bene, hai ragione.» sbuffo, sorridendo appena.

«Oh, fermati qui.» mi dice Yunseo, portando una mano sul mio braccio. «Ma questa è casa mia.» le ricordo, guardandola stranito e facendola ridere. «Lo so.» risponde «Non ho voglia di rivedere mia madre adesso. Spero non sia un problema ospitarmi per un po'.» mi sorride, quasi come se sapesse già la risposta.

Okay Jimin, sta calmo. Questa può essere la tua opportunità.
Aspetta...e se Taehyung mi avesse solo preso per il culo? Alla fine stiamo parlando proprio di colui che ama fare scherzi, quindi non sarei tanto sorpreso se scoprissi che in realtà quello che mi ha detto non è vero.

Entriamo in casa e, mentre le dico dove può lasciare le sue cose, vado verso la cucina.
Apro il frigo, cercando qualcosa di decente da mangiare. Prendo in mano due scatole di ramen istantaneo, per poi chiderle: «Ti va di mangiare ramen?»

«Oh, ecco...in realtà non ho molta fame.» dice, mentre osserva casa mia pur di non aver un contatto visivo con me.
«Yunseo, so che mi stai mentendo.» appoggio le due scatole sul tavolo, per poi avvicinarmi a lei. «Ti prego, dimmi cosa ti è successo qualche giorno fa, ero davvero preoccupatissimo! Ovvio, non solo io.» ridacchio alla fine, per poi tornare serio «Non voglio che le tue condizioni peggiorino, e sono sicuro che nemmeno tu lo voglia.»

I nostri sguardi si incontrano, rimanendo così per qualche minuto.
«Nemmeno io lo voglio, però...» si morde il labbro, trattenendo le lacrime a forza. «N-non ci riesco, n-non riesco a mangiare e ogni volta che vedo del cibo mi viene la n-nausea.» singhiozza. «V-vorrei essere più forte...e riuscire a sconfiggere una volta per tutta la mia a-anoressia ma...» prima che continui il suo discorso le prendo il viso tra le mani, alzandolo verso di me.

«Yunseo io credo in te, so che ce la puoi fare. Pensa che, una volta finito tutto questo, potrai tornare ad avere una vita normale.» le dico, quasi sussurrando.
«Voglio starti accanto ed aiutarti ad andare avanti. E non pensare che ti stia dicendo ciò perché mi fai pena o perché mi sento in dovere, anche perché se fosse quello il caso non ti sarei stato accanto per tutti questi mesi.» mi fermo per vedere la reazione di Yunseo a tutto quello che le sto dicendo.

Penso che qui ci fosse il Jimin delle medie, non capirebbe il perché delle mie azioni. È vero che ho iniziato a bullizzarla solo per provare a i miei compagni che anch'io ero forte come loro, ma alla fine non ho mai smesso e sono andato avanti. Mi sarei potuto fermare, ma non l'ho fatto.

«Scusa.» sussurro alla fine, mordendomi il labbro e portando la testa nell'incavo della spalla. «Eh? Perché ti scusi?» mi chiede la mora «Se non ti avessi bullizzata- ahia!» alzo il capo velocemente, tenendo una mano sulla nuca. «Non provare mai più a dire quelle parole.» mi punta il dito contro «E non voglio più vedere quella faccia triste. Sorridi che sei bellissimo.» dice in fine, sorridendo appena. Così le sorrido, con le gote rosse, per poi stringerla a me.

«Grazie, Jimin.» sussurra lei «Grazie davvero.»

Spazio autrice

Dico subito che ieri non ho pubblicato il capitolo perché me ne sono proprio dimenticata, anche perché ieri ho dovuto fare un'interrogazione di recupero di quella merda di matematica e quindi, non so come, me ne sono dimenticata lol.

Spero che passiate una buona giornata (tralasciando le videolezioni che sono la parte peggiore) e basta.

A settimana prossima💜💜

➳Fault || p.jm. [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora