capitolo 13

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...vedo un Alec un tantino incazzato.

Forse dovevo evitare di scappare, mi avrebbe ucciso se non avesse visto chi era con l'arco pronto per tirare.

"Aurora Aurora Aurora, che diavolo ci fai tu qui?" "Io... bèh ecco io...ero qui per prendere dei libri" "mi stai mentendo per caso?" "No perché dovrei" "perché non sei a casa da diverse ore, non ci vorrebbe un genio per capire che sei scappata e non sei andata a prendere dei libri" "anche se fosse a te che te ne frega" "a me importa molto di te, perché non lo capisci che stai chiusa in casa per la tua sicurezza" "credo che da quando è successo qualcosa in quella casa io non volevo più starci e me ne sono andata, tu non sei un mio parente più grande e per questo non faccio nulla di ciò che mi ordini e tra l'altro mi piacerebbe sapere perché voi vorreste che qualcuno morisse sotto le mie sembianze" "come sai di questa storia?" "Vi sentivo da di sopra e sono scesa e vi ho sentito parlare, di me senza di me, ti pare una cosa fattibile, a me no e questo prendilo come un secondo motivo per il quale me ne sono andata".

Finalmente mi sono svuotata un po' dalle cose che mi opprimono da diversi giorni, le immagini di quella sera in cui beccai Alec e Magnus in soggiorno mi ritornano in mente e anche se non voglio due lacrimoni scendono sulle mie guanciotte.

Lui se ne accorge e mi leva una lacrima con il pollice e continua ad accarezzare la mia guancia.

Questo mi fa sentire molto peggio e scoppio a piangere e allora Alec mi avvicina molto a lui e sono in un suo caldo abbraccio, mi sto sciogliendo come un ghiacciolo al sole.

Anche se lo odio non posso fare a meno di stare bene tra le sue braccia.

In poco tempo ci ritroviamo sul divano del mio soggiorno, io avvinghiata a lui come se fossi un koala e lui semi sdraiato con me avvinghiata.

Questo divanetto mi fa ricordare una cosa successa qualche mese fa quando siamo venuti ad Alicante per quella riunione.

Ricordo il succhiotto che gli ho fatto e tutto il tempo che ci siamo baciati quel pomeriggio.

Ripensandoci inizio a sorridere, nota anche questo e mi allontana leggermente da lui.

"A che stai pensando piccola" divento rossa come un peperone veramente tanto maturo e inizio a balbettare cose senza senso.

"È così difficile parlare" si mette a ridere, o Dio quanto è bella la sua risata.

"Bèh...ecco...io stavo pensando a...quello che è successo qui qualche mese fa, anche se non mi importa più" o diavolina, ho parlato più del dovuto, infatti lui inarca un sopracciglio e dice "non ti importa più cosa!?" Dopo questa domanda non riesco più a rispondere, come se avessi preso l'uso delle parole.

"Allora!?" Sembra quasi incazzato, non credo sia una cosa buona visto che non l'ho mai visto tanto arrabbiato, magari dopo la mia piccola prima fuga lo era ma non come ora.

"Non mi importa più che io e te ci siamo scambiati delle effusioni, ora che l'ho detto sarai contento" mi guarda negli occhi ma io non ci riesco, mi prende il mento con due dita e mi fa alzare la testa e i nostri occhi sono incollati tra loro e non vogliono più saperne di staccarsi.

Lui inizia ad avvicinarsi lentamente a me, come se fossi in grado di allontanarmi, le sue labbra sono molto vicine alle mie, "quindi piccola Aurora, non ti importa se ora ti bacio?" Non riesco a realizzare quello che ha detto che mi ritrovo con le labbra unite alle sue.

È un semplice bacio a stampo, fino a che lui non mi mordicchia il labbro inferiore.

Le mie labbra si schiudono e lui con gentilezza ci infila la sua lingua e così il bacio si inizia ad infuocare.

Stiamo limonando come se fossimo una coppia che non si vede da secoli.

Ora però realizzo che questo è sbagliato, lui si sarà fatto Magnus nel soggiorno di villa Harondale, questo è di certo sbagliato.

Gli premo le mani sul petto scolpito e lo allontano da me.

"Hey che succede?" "Succede che io non posso" "non puoi cosa sentiamo!?" "non posso baciarti, non dopo che mi hai spezzato il cuore, e si anche Aurora cuore di ghiaccio ne ha uno che batte" "sono curioso come avrei spezzato il tuo cuore?" "E me lo chiedi pure, che faccia tosta che hai Alexander Gideon Lightwood" "se sapessi di cosa stai parlando magari ti potrei smentire o meno" stavamo tranquilli prima (in un certo senso) ma ora urliamo come matti, "vorresti negare il fatto che ti sei fatto Magnus nel salotto degli Harondale!?" "Come? Certo che no, non ho fatto nulla con Magnus, lui era venuto lì per chiedermi di tornare insieme ma io ho detto di no, l'ho detto per te perché nella mia testa ci sei solo tu".

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