Shadowhunter

capitolo 9

Alec's pov
Sono nella stanza di Aurora, circa una mezz'ora fa si è addormentata tra le mie braccia e devo dire che è stata una cosa veramente troppo bella sembra un piccolo cucciolo che trova sicurezza solo nell'abbraccio di qualcuno.

In questa quasi mezz'ora ho spesso pensato a come potrebbe essere una vita normale da mondani da passare con Aurora e di come potrebbe essere il nostro futuro persino come coppia;

Mi sono chiesto se staremo insieme come marito e moglie, lo so è affrettato pensarlo solamente, visto che Aurora è molto più giovane di me;

Ho anche pensato a come potremmo essere come normali genitori e mi chiedo come sarebbero i nostri figli.

Se Jace parlasse con me in questo preciso istante mi direbbe qualcosa del tipo:"non farti tutte queste pippe mentali, tanto è inutile che lo pensi perché potresti morire prima".

Lo so la mia versione di Jace è così tenebrosa che anche se provasse a dirmelo non ci riuscirebbe senza scoppiare a ridere.

Aurora inizia ad agitarsi nel sonno e questo mi inizia a preoccupare, così lascio le mie pippe mentali per concentrarmi su di lei.

Provo a scuoterla ma non si vuole svegliare, le lancio qualche schiaffetto sulla faccia ma niente, continua ad agitarsi e io sto andando in panico e se dovesse come dire essere impossessata da Satana e dopo mi uccidesse nel sonno.

So che quello che ho pensato è un idiozia ma lasciamo perdere, mi è venuto un colpo di genio, vedrò se la tattica della bella addormentata funziona su di lei.

Mi avvicino e le lascio un leggero bacio sulle labbra e si sveglia di colpo.

Mamma mia che portento che sono, mi sento mitico ma lei mi guarda come se avessi fatto qualcosa di sbagliato.

Avete presente quando vostra madre vi chiede di fare una cosa, ma poi non la fate e lei vi vuole uccidere solo lanciandovi uno sguardo assassino, è esattamente quello che lei sta riservando a me.

E poi tanto per la cronaca lei saprebbe come uccidermi sul serio e quindi non lo dirò mai ad alta voce ma ho una paura matta.

Mi salta addosso e mi ritrovo steso sul suo letto che lei sopra di me, per quanto io sia leggermente spaventato questa situazione è eccitante.

Si alza in piedi sul letto e poi molto velocemente mi si butta sopra di peso, non è pesante ma il mio costato ne risente almeno un po'.

"Te lo meriti Alexander Lightwood" "non è vero Aurora Nickolson" ci sorridiamo e ci abbracciamo.

Stiamo accoccolati fino all'ora di cena.

Scendiamo e troviamo Jace che sta trafficando con una piastra per fare una frittata, dire che è negato nella cucina è veramente dire poco, anche sotto le direttive di mia sorella e di Clary è riuscito a fare comunque un gran pasticcio, ha fatto finire un uovo sul pavimento e Dio solo sa come è riuscito a fare arrivare una frittata sul soffitto.

Jace's pov

Sto facendo un grande casino mi chiedo perché mia nonna non abbia lasciato i camerieri prima di morire, solo per le evenienze.

Questa sera io volevo solo riposarmi non stare in casa mia per tutto il giorno a cercare di imparare a cucinare.

Credo che la cosa più strana è il comportamento di Alec, ultimamente è sempre con Aurora, non lo biasimo è una bella ragazza ma è strano; in un primo momento è irrequieto e poi molto calmo.

Questo mi destabilizza, non ha un comportamento del genere da quando lui e Magnus si sono mollati.

"Jace, terra chiama Jace" "dimmi Clary" "a che pensi,sei distratto" "penso che devo trovare del personale o non mangeremo mai più per il prossimo mese."

Sento qualcuno tossicchiare alle mie spalle, mi giro e trovo Aurora con dietro Alec, allora erano insieme e Alec non doveva andare da nessuna parte.

"Potrei chiamare il personale della mia villa e farli venire qui" "lo faresti davvero" "si non ho problemi nel farli venire qui adesso" "ok".

Prende il suo telefono e si allontana per chiamare qualcuno

Ritorna dopo poco e ci ritroviamo ad aspettare i suoi domestici.

Sono arrivati da un po' e hanno già pulito e apparecchiato e cucinato, mai nulla di così buono sotto i miei denti, devo dire che dare sempre retta ad Aurora sia una cosa saggia da fare se poi si mangia così.