Aurora's pov
Sono passati 8 giorni dall'inizio dei turni niente di strano, anche se l'ho perdonato ho tenuto comunque le distanze con Alec e Clary mi ha consigliato di fare una cosa da mondani per far passare il tempo e per non starmi a infliggere dolore tramite il sacco da box al quale sferro pugni senza protezioni sulle mani e mi ha detto che un diario su cui scrivo di me e dei miei pensieri giornalieri sia una buona cosa per me quindi questa sera inizio.
Caro diario (Clary dice che si inizia così) oggi sono stata al mio turno con Alec e Jace nulla di nuovo eccetto semplici attacchi di demoni, è un bene ma anche un male perché così di questo passo non riavrò la mia famiglia, Alec mi sta sempre vicino forse capisce cosa vuole dire perdere qualcuno di caro anche se credo che lui voglia qualcosa di più di un'amicizia, da quando ho sentito di lui e Magnus non ci siamo neanche più dati un abbraccio oltre il bacio di 8 giorni fa anche se lui ci prova sempre, magari gli piaccio sul serio da fargli piacere le ragazze. Chissà mia madre magari starà per quello che ho capito al 5° mese di gravidanza, mi chiedo come non me ne sia accorta. Non mangio più da giorni anche se Izzy mi porta le cose da mangiare in camera tornano sempre nella sala mensa, magari l'idea di Clary sul diario mi sta già aiutando visto che credo di trattarti come fossi una persona mi sento più leggera, sento qualcuno che bussa e dice "sono Izzy vieni sembra che abbiano scoperto qualcosa di interessante" ok va tutto per il meglio allora ci sentiamo dopo mio compagno fedele chiamato diario. Esco di corsa e vado nella sala in cui sono tutti riuniti, è Maryse Lightwood che sta parlando "...quindi sono appena iniziati e da ora in poi vedete di stare attenti" conclude, vicino mi trovo Alec, chissà per quale motivo si trova con me "sono arrivata in ritardo e non ho sentito l'inizio per caso tu sai dirmi di cosa stava parlando" lo guardo con uno sguardo da cucciolo e anche se sembra essere abbastanza riluttante nel dirmi quello che era stato detto mi disse "sono iniziati attacchi di demoni superiori ovvero quelli che sotto comandi di un ignoto hanno preso i tuoi genitori, ma vedi di non fare cazzate perché ti vedo molto propensa a farle, chiaro?" "chiarissimo grazie" gli do un bacio sulla guancia e lui sembra sconcertato si certo non lo faccio da giorni quindi c'è rimasto stranito ma questo non conta, ora torno al mio diario.
Eccomi tornata dopo poco, ho avuto una buona notizia anche se non lo è completamente si sono fatti vedere dei demoni superiori che potrebbero condurci sulle tracce dei miei genitori, la cosa anche più bella è che ho avuto un riavvicinamento con Alec e credo che a me tenga e molto magari c'è ancora speranza per un noi.
Ora devo andare a dormire perché domani sempre primo turno alle 5 in punto in piedi e alle 6 di mattina si inizia, a domani mio caro amico di parole scritte su carta, buona notte e spero che lo sia sul serio.
Mi appisolo ma il mio non è mai un sonno senza incubi, mi ritrovo davanti a una persona che non conosco nemmeno di vista sta parlando con quelli che sembrano dei demoni superiori, detta loro molti ordini, li congeda e si avvicina a una gabbia con sbarre di ferro, dietro quelle sbarre vedo un paio di figure a me già conosciute e poi realizzo che sono mamma e papà, lei ha un pancione enorme mentre mio padre è molto magro la figura che prima ha impartito ordini ora parla e capisco tutto "spero che vostra figlia arrivi il prima possibile perché mi serve per completare i miei piani e magari vi lascerò andare" mio padre "preferirei che mi uccida piuttosto che fare del male a mia figlia e poi perché solo lei?" "mi sembra logico è l'unica dei due alla quale è stato iniettato sangue di Angelo e io voglio solo il suo sangue e quindi la sua essenza poi nient'altro" "ma sarà morta che senso avrebbe?" "il mio piano è di farla andare dalla mia parte per riavere la famiglia indietro e poi la ucciderò e il mio piano sarà concluso come voglio io".
Mi sveglio subito e corro nella stanza di Alec.
Entro e lo vedo intento a leggere un libro, alza lo sguardo e mi vede, chiude il libro e fa diventare il suo sguardo interrogativo; gli corro incontro e lo abbraccio come non faccio da giorni, sembra sorpreso e credo che lo sarei anche io se i nostri ruoli fossero stati invertiti.
"ho avuto un incubo in cui c'erano i miei genitori dietro a delle sbarre e un tipo che creava piani diabolici" "aspetta, hai detto un tipo? Come era?" "era alto, capelli rossicci e pelle pallida, non sono riuscita a vedere i suoi occhi ma so che mi cerca è così che ha detto e mi vuole anche morta" "era sicuramente Jonathan ne sono certo, stai tranquilla finché ci sarò io nessuno ti farà del male" grazie a quelle dolci parole mi addormento tra le braccia muscolose e rassicuranti di Alec.
Mi sveglio guardo il comodino con un orologio e vedo che sono le due di notte ma mentre cerco di addormentarmi di nuovo girandomi, mi ritrovo contro un corpo e allora allarmata prendo un coltello che porto sempre con me e lo punto sulla gola di quel corpo "ti dispiace levare quel coltello da lì" sento la voce impastata dal sonno di Alec e divento rossa come un papavero, "che ci fai nella mia camera?" fa una faccia stranita "non ti ricordi che ieri sera dopo un brutto sogno sei venuta da me e quindi sei tu che sei in camera mia" percepisco che lui sta sorridendo e premo l'interruttore più vicino che trovo e mi ritrovo un Alec con i capelli in disordine, un sorriso e i muscoli dell'addome esposti senza niente a coprirli e io divento sempre più rossa e la faccia di Alec si fa preoccupata, "stai bene, sicura di non avere la febbre perché sei rossa e calda e poi dovremmo andare da mia madre a dirgli del tuo sogno perché sarebbe imprudente non dirglielo no?" "hai ragione, quando andiamo a dirglielo" "anche adesso, prima mi ha detto che sarebbe stata sveglia tutta la notte per preparare schemi di attacco e di difesa in caso si mostri esserci una occasione" "vestiti e andiamo" mi sorride e si mette una maglia nera aderente, vuole solo provocarmi ne sono certa. Andiamo da Maryse e le racconto tutto il sogno e chiede a me di andare a chiamare Isabelle, Clary e Jace chissà perché non lo ha chiesto ad Alec ma io eseguo. Chiamare Jace e Clary è stata la cosa più orrenda della mia vita, ero rossa come un peperone perché sono entrata e li ho trovati sotto le coperte e giuro su tutti gli angeli che sono certa non si stessero facendo il solletico. Appena rientrati nel suo studio Maryse dice a me ed Alec di aspettare fuori."Tua madre sa che tra quasi un'ora inizia il nostro turno di guardia?" "certo" sembra molto evasivo ma sto in silenzio fino a che non sento la porta aprirsi e Isabelle ci fa cenno di entrare, a parlare ora è Maryse "Aurora se quello che hai sognato è vero dobbiamo tenerti al sicuro e tu, Alec e Jace non farete i turni di guardia per la città" "ma io devo trovare i miei genitori e se non faccio la guardia non potrei vederli mai più" tutti mi guardano ma non dicono nulla, "tu resterai all'interno dell'istituto e non uscirai finché non ti sarà concesso, Alec e Jace resteranno sempre con te e non faranno avvicinare nessuno a te e da oggi fino alla fine di questa guerra tu resterai nell'istituto sono stata chiara" io annuisco e torniamo dritti nelle nostre stanze a parte Alec che resterà con me per il resto della giornata, torno a dormire con Alec pronto a uccidere chiunque si avvicini a me seduto sulla poltrona difronte al letto.
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Shadowhunter
FanfictionAurora una ragazza di 17 anni con una vita complicata, una shadowhunter. Si deve trasferire a New York per volere di un suo superiore, incontrerà Alec un suo compagno di squadra e dovrà affrontare la scomparsa di qualcuno di importante e poi alla re...