Capitolo 25

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Sono passati un po' di giorni da quando ci hanno beccato, sono riuscita a tornare nel mio covo ma solo grazie a Izzy che mi ha fatto uscire sotto le sembianze di Nate che era già fuori e sarebbe tornato, in modo da non insospettire troppo le persone.

Il nostro piano ha avuto almeno una svolta positiva, ad attirare l'attenzione di Jonathan sarà Clary, visto che ha un ascendente su di lui e in più se non dovesse funzionare Izzy e Nate interverranno poi Alec e Jace mi copriranno le spalle nel caso qualcuno tentasse di uccidermi mentre io scoccherò la freccia che ucciderà quel demone.

Sembra che le cose vadano molto bene, il demone sta radunando altri demoni per creare un esercito che distruggerà l'istituto di Brooklyn e per questo in questa mattinata fredda e ancora buia ci stiamo preparando per andare all'attacco prima che lo facciano loro.

Ci alleniamo da quasi una settimana, nulla può andare storto più di quanto già non sia.

Stiamo per prendere le armi che sono nella sala addestramento, in modo da creare un po' di confusione e che nessuno noterà l'assenza di un'intera squadra.

Stiamo prendendo le ultime cose quando "che diavolo sta succedendo qui!?" Quella voce, o miei santissimi angeli, siamo nella merda più sopra del collo, Maryse Lightwood ci sta squadrando dalla porta prima di strabbuzzare gli occhi e accorgersi della presenza di una persona che era morta di cui sono stati celebrati i funerali.

"Allora non sei morta, immagino te l'abbiano già chiesto mille volte come questa cosa sia possibile ma mi chiedo per quale motivo sei qui visto che volevi sparire, perché chi fa finta di morire vuole sparire di solito" "mi scusi signora Lightwood mi permetta di dirle che l'ho fatto per salvare il maggior numero di persone possibili affinché nessuno sarebbe stato tanto triste nel celebrare i funerali di milioni di persone" "ammirevole ma dimentichi cose come la tua famiglia, credi che non abbiano sofferto per la tua perdita, credi che nessun'altra persona abbia pianto per te, se volevi risparmiare il dolore di tante persone mi dispiace ma hai miseramente fallito."

"Poi vorrei chiedere a voi screanzati dove pensate di andare, cosa pensavate di risolvere voi cinque."

"Mamma lasciaci almeno spiegare come stanno le cose, noi..." "Non mi importa, ognuno nella propria stanza, il clave e la tua famiglia verranno informati del tuo essere ancora viva e credi a me quando dico che tornerai ad Alicante prima che sorga il sole domani, ora lasciate le armi e tornate nelle vostre rispettive stanze, se trovo qualcuno fuori dalla propria stanza a zonzo per l'edificio verrà punito con un provvedimento disciplinare che non vi farà toccare una singola arma per mesi, sono stata chiara!?" "Si mamma."

Sconfitti, ci dirigemmo ognuno verso la propria camera tranne io che entrai in quella di Alec.

Non potevo credere che con tutto quello che avevo fatto fosse stato inutile sotto ogni punto di vista, e il sapere che lui attaccherà tra non molto fino ad ucciderci tutti e non poter fare niente mi rende impotente e molto scombussolata perché prima potevo farlo e ora non più.

Trovo un po' di conforto nel battito di Alec, mi calma così tanto senza neanche fare nulla effettivamente visto che il cuore pompa il sangue da solo.

Stiamo così finché non mi viene una delle idee più brillanti di questo mondo, le guardie che Maryse ha fatto mettere davanti alle nostre camere potremmo sfruttarle facendole svenire in modo da prendere le loro sembianze e sgattaiolare via e mettere in atto il nostro piano perfetto.

Scrivo agli altri dei messaggi di fuoco e in poco tempo io e Alec abbiamo steso e preso la forma delle guardie davanti alla nostra porta, ci dirigiamo al piano sotto al nostro dove ci sono le stanze degli altri, loro non sono ancora usciti quindi stordiamo le guardie e loro prendono le loro sembianze.

Siamo al pian terreno e chi dovevamo incontrare e ti pareva, "che ci fate qui dovreste controllare le loro porte non essere a zonzo" "scusi signora Lightwood ma i ragazzi sono tutti scappati e li stavamo andando a cercare come suo ordine."

"Prendete quello che vi serve e andate, non avete tempo da perdere è chiaro!?" Facciamo un inchino e andiamo a prendere le nostre armi, usciamo dall'edificio di corsa.

Corriamo per interi isolati, mamma mia New York è proprio grande, fino a che non siamo abbastanza lontani per essere smascherati.

Torniamo alla nostra forma e andiamo con discrezione verso il covo nascosto di quel mostro di Jonathan.

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