Capitolo 2

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Mi sono svegliata a causa del rumore assordante prodotto dalla mia sveglia, da cosa si capisce che è assordante dal fatto che ho svegliato Alec che sbatte un paio di volte sul muro che divide le nostre camere, dio solo sa per quale motivo voglio buttare giù il muro che divide le nostre stanze forse perché vuoi stare con quel fustacchione di Alec io non voglio stare con Alec dicono tutti così ma è realmente come dici? Forse hai ragione ma smettila perché mi sembra di essere una pazza che fa monologhi con se stessa, mi alzo, faccio una doccia veloce e mi vesto con una maglietta nera con sopra dei ricami in pizzo, dei pantaloncini che arrivano a mezza coscia sempre neri e delle converse bianche e nere.

Alec's pov

Mi sveglio per il rumore che viene dalla stanza di Aurora, ne deduco che sia la sveglia ma sono stanco così batto due colpi sul muro e silenzio quel frastuono è finito.
Sono le sette e mezza tra mezz'ora inizia la riunione, devo sbrigarmi.
Mi faccio una doccia veloce e mi metto una camicia nera che mette in risalto i miei muscoli, dei pantaloni neri e delle converse del medesimo colore e sono pronto per la veloce colazione.

Aurora's pov

Sto per finire la mia colazione quando vedo entrare in mensa Alec con una camicia che mostra quanto è muscoloso e solo dopo faccio caso al fatto che è vestito dalla testa hai piedi di nero neanche volesse andare a un funerale.

Lo voglio evitare perché mi piace e non voglio fare brutte figure come diventare rossa come un pomodoro maturo e balbettare come un'idiota; la fortuna come se ne avessi mai avuta mi volta le spalle e me ne accorgo quando mi alzo mi giro di scatto e finisco per terra portandomi dietro Alec che si era avvicinato prima per poggiare la sua colazione poi per tornare con un tovagliolo, ero sotto di lui, proprio a me doveva capitare una cosa così imbarazzante, non mi fraintendete sentire di avere Alec sopra di sé è bello ma anche imbarazzante, infatti credo di essere bordeaux in faccia e solo allora mi accorgo che Alec mi sta tendendo la mano per alzarmi.

"scusa non volevo farti cadere" "scusami tu io non volevo far cadere anche te, scusami tanto è che a volte sono imbranata" dove cavolo è finita la parte cattiva di me neanche mi riconosco più, questo ragazzo mi manda in pappa il cervello, " non ti preoccupare capita a tutti di essere imbranati" mi risponde come se fosse ovvio, mi chiedo cosa abbia pensato lui nel momento in cui eravamo a terra, ma non posso saperlo è impossibile, lo saluto e vado via.

Alec's pov

Nella mia mente ripenso ancora a cosa è appena accaduto con la nuova arrivata sotto di me, sembra che mi piacesse stare sopra di lei infatti è così e non dire il contrario perché non ti credo né io né nessun'altro ok forse mi piace come idea, ma cosa mi prende io non provo niente per nessuno dai tempi di Magnus.

Mi sbrigo a finire la colazione e arrivo appena in tempo per la riunione, sono già tutti qua e la mia vocina interiore mi dice avevi più paura di una strigliata da parte di tua madre che dei sentimenti che provi per Aurora; non dire cavolate, smettila di prendermi in giro e taci che mia madre sta per parlare.

Mi metto tra Izzy e Jace mentre lei si trova tra Izzy e Clary pensieri che ne dite di smettere devo ascoltare che mia madre si accorge se non sono attento a quello che dice quindi stop.
Finalmente inizia a parlare "grazie per essere venuti qui con poco preavviso ma era urgente, sono lieta di dare il benvenuto a Aurora Nickolson, io sono Maryse Lightwood il capo dell'istituto, mi dispiace non festeggiare il tuo arrivo ma le circostanze rendono impossibile una cosa del genere, nel centro di Manhattan sono state avvistate delle persone che hanno ucciso i loro cari senza un motivo ben preciso, nel caso non ve lo ricordaste è esattamente come due anni fa , questo prevede che molto probabilmente Lilith la reggina dei demoni e forse con lei tornerà anche Jonathan il figlio di Valentine e il nostro più crudele avversario.     

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