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Colin scoppia a ridere e io gli do l'ennesimo pugno sulla spalla, per poi guardarlo male.
"Questa me la paghi" lo minaccio per poi ridere a mia volta "Non mi aspettavo che fossero i tuoi genitori, mi hai colta completamente alla sprovvista, e poi cos'era quel nomignolo?" mi volto così da poterlo guardare
"Il tuo nuovo nome, tu adori la cioccolata quindi è perfetto. E comunque, Steve non è mio padre" scuote la testa "è solo il compagno di mia madre" scrolla le spalle serrando la mascella
"Ho la sensazione che non ti vada molto a genio" ammetto, guardandolo con fare tranquillo  
"A dire il vero non mi importa chi frequenta" mi informa
"A me sembra una brava persona" faccio presente
"Lo è" annuisce infatti "Quando iniziò ad uscire con mia madre mi informai su di lui ed è uno in gamba, ha perso sua moglie e sua figlia 10 anni fa in seguito un'incidente" spiega
"È tremendo" mormoro sgranando gli occhi "Tuo padre invece?"
"Non hai paura proprio di chiedere nulla tu, eh?" Ridacchia divertito
"Sono del parere che una persona la si deve conoscere bene prima di uscirci insieme, e dato che tu hai bruciato tutte le tappe iniziali tra me e te... perché non recuperare adesso?" faccio presente
"Mi sembra giusto" annuisce tra se e se "Mio padre vive a Los Angeles con la sua nuova moglie" scrolla le spalle
"Da quanto tempo?"
"Saranno circa 8 anni" ci pensa su prima di rispondermi "Tu invece, cosa mi dici dei tuoi genitori?" Poggia le spalle verso la portiera della sua auto e mi guarda giocherellando con le chiavi.
Ormai sono 10 minuti buoni che siamo seduti nella sua auto a parlare, ce ne stiamo fermi fuori casa mia e per fortuna le luci dentro sono spente, segno che papà sta dormendo.
"Vivo con mio padre" esclamo tranquillamente
"Cazzo, scusa avevo dimenticato che tua madre..." si morde il labbro chiudendo gli occhi frustrato "Ma com'è successo?" Chiede cauto
"Cancro. Ormai sono passati anni" spiego tranquillamente
"Invece tuo padre? Che tipo è?" Ghigna dolcemente
"Uno che se spezzi il cuore di sua figlia ti fa rimpiangere il giorno in cui sei nato" sorrido provocatoriamente e lui scoppia a ridere
"Cazzo, dovrò stare attento allora" mi lancia uno sguardo da sfida.
Mi lecco le labbra e appoggio la testa sulla mano appoggiando il gomito alla gamba piegata sul sedile.
"Per quanto vogliamo fingere ancora che stiamo insieme?" Esclamo canzonatoria
"Ti sei già stufata? Io mi diverto invece, non avevo mai avuto una ragazza" mi informa
"Non ne capisco il senso" ammetto "Non sono tanto disperata da doverti obbligare ad essere il mio ragazzo" gli faccio presente
"Infatti sono io che l'ho proposto a te, più o meno." Scuote la testa "Ma che male c'è, scusa? Tu volevi un fidanzato, io ho bisogno di ripetizioni per gli esami" scrolla le spalle
"Puoi avere ripetizioni da chiunque" mormoro
"Ma mi diverto con te" mi fa l'occhiolino "E poi voglio vedere come me la caverei da fidanzato, testiamo la mia fedeltà" ride
"Quindi non vedrai nessuna mentre esci con me?" Mi acciglio poco convinta, lui fa sesso ovunque e con chiunque, non credo possa reggere.
"Ovviamente, se sto con te non faccio l'idiota in giro" mette in chiaro serio
"Dubito te la caverai" faccio una smorfia
"Ecco perché voglio mettermi in gioco" schiocca le dita con fare astuto
"Va bene, ma stabiliamo delle regole. Se vedi e vai con altre voglio saperlo, se qualcuno ti vede non mi va di passare per la stupida che viene presa in giro" Gli punto un dito contro
"Ricevuto" alza le mani in segno di resa
"Potremmo fare una lista di regole" propongo "Come Lara Jean e Peter" penso tra me e me fangirlando come una ragazzina
"Chi?" Mormora confuso
"Stabiliamo delle regole" spiego velocemente, dubito lui abbia visto quel film .
"Ma dai, che gusto c'è" si oppone subito "Rovineresti il divertimento"
"Non saranno regole esagerate, solo piccole cose. Ad esempio: odio le discoteche, quindi è fuori discussione, niente posti umidi, mi ammalo molto facilmente, niente cibi piccanti e niente uscite presto la mattina, adoro dormire. Mi piace il cibo e non mi importa di ingrassare, quindi esigo che tu mi porti a mangiare fuori spesso, non sono una persona all'antica quindi pagherò la mia parte. Mi piace il cioccolato, la pizza, vado matta per il k-pop, sono sposata con almeno un centinaio di idol coreani. Cosa c'è da sapere più...." mi porto una mano sotto al mento pensierosa
"La prendi molto sul serio questa relazione" scoppia a ridere e io lo guardo male "Ho già dimenticato il 95% delle cose che hai detto, ho una pessima memoria, segnalo" ride indicandomi
"Brutto idiota, a te invece cosa piace?" Domando poi curiosa
"Niente in particolare, ma raccontami di più di te. Cosa ti aspetti da una relazione?" svia il discorso e io sto al gioco
"L'amore" dico ironica
"Stupida, intendo dire: cosa ti piacerebbe fare" gesticola "Dato che fingiamo possiamo fare tutto ciò che vuoi" scrolla le spalle appoggiando la testa sulla mano per poi guardarmi e ascoltarmi attentamente
"Voglio andare al cinema" gli punto un dito contro "Vedremo un bel film e condivideremo i popcorn, poi possiamo andare all'acquario, c'è anche il bowling. Hai presente quelle cabine per le foto di coppia? Ne voglio tantissime, potremmo indossare capelli abbinati, ma con colori diversi. Voglio vedere il tramonto, e poi anche l'alba, possiamo studiare insieme e tu dovrai spostarmi i capelli con la penna per poi dirmi che sono bellissima e che non riesci a studiare perché sei distratto da me" inizio a parlare a vanvera e con un'enfasi degna di una bambina "Sai suonare? Io adoro il pianoforte anche se non ho mai imparato a suonarlo. Possiamo provare il parco giochi fuori città, possiamo visitare la casa di The Walking Dead stile zombie che c'è in centro. A proposito, ritornando a Lara e Peter, voglio una lettera d'amore" preciso
"Mio Dio quanto parli" ghigna, strofinandosi gli occhi con le mani per poi guardarmi serio e scuotere la testa "accetto tutto, ma non ti scriverò nessuna lettera d'amore. Al massimo potrei stampartene una presa da internet" tenta
"Sei così poco originale" faccio una smorfia
"E tu così smielata" mi fa il verso
"Ah" mi ricordo improvvisamente "Ho un debole per i cartoni della disney, in più ho una mega fissazione per Harry Potter, adoro i film, ma i libri sono tutt'altra storia. Il primo libro poi, è la mia fissazione più grande" affermo seria, perchè sono cose importanti per me.
"Hai una fissazione praticamente per tutto" 
"A te non piace niente?"
"Non quanto te"
"Nessuno è come me, io sono fantastica" fingo toccandomi il petto "Allora? Cosa ti piace?" Tento ancora, non accennando a demordere.
"Facciamo così, domani passo a prenderti e ti porto in un posto che mi piace" propone "ma ti avverto, vestiti comoda" mi punta un dito contro
"È il nostro primo appuntamento?" Domando con un largo sorriso
"Se vuoi metterla così" annuisce vago
"Ci sto" dico subito "ora devo andare, passami a prendere alle 10" affermo.
Mi avvicino velocemente a lui per stampargli un fugace bacio a stampo per poi piombare fuori dall'auto.
È una cosa che mi piace da matti quando succede nei film, ma ho agito d'impulso e mi è venuto così naturale.
Colin abbassa il finestrino per poi appoggiarsi al volante.
"Di la verità, hai sempre desiderato farlo" ridacchia, riferendosi a quella scena tanto amata nei film d'amore
"Beccata" mi mordo la lingua
Tornata a casa, sono talmente euforica che chiamo Rachel iniziando a parlare a vanvera di praticamente tutto. Mi piace stare con Colin, sono a mio agio ed è divertente.
"Ormai sono le 3, dovremmo proprio andare a dormire" sbadiglia la mia migliore amica, e io vengo distratta dall'arrivo di un messaggio "Chi diavolo ti scrive a quest'ora?" Si acciglia mia cugina maliziosa
"È Colin che mi racconta che è stato fermato dalla polizia con Austin" scoppio a ridere
"Mi hai convinta sai" sorride dolcemente, e io la guardo curiosa
"In cosa?" Domando
"Credo che questa esperienza con Colin possa solo che farti del bene" annuisce convinta
"È tutto per finta Rachel, non ci piacciamo davvero. Solo che è come avere un vero fidanzato e io non l'avevo mai avuto, allo stesso tempo volevo provare queste sensazioni prima della fine dei miei giorni" scrollo le spalle
"Ma sicura che sia solo per finta?" Domanda maliziosa
"Che importanza ha? Tanto non ci sarebbe speranza comunque" forzo un sorriso
"Cuginetta" mormora sospirando "hai il diritto anche tu ad innamorarti, non pensare a quello che succederà dopo, vivi come se non lo sapessi. Concediti di innamorarti se vuoi, non è sbagliato farlo"
"Come posso concedermi di innamorarmi per poi dirgli addio tra qualche settimana?" Abbasso appena lo sguardo "E se a lui inizio a piacere davvero? Mio Dio, sarei una persona orribile" mi porto le mani sul viso esasperata.
Devo mettere le cose in chiaro, assicurarmi che Colin non provi nulla per me, devo ribadire che è tutto per finta e che sarebbe dovuto rimanere così, per sempre.
Il giorno dopo mi sveglio in mostruoso ritardo, non ho sentito la sveglia e mio padre è uscito per andare a lavoro presto, così non mi ha avvisata che la sveglia aveva continuato a suonare per ore.
Certe volte penso che avrebbero potuto svaligiarmi casa mentre dormivo, non mi sarei accorta di nulla.  Mi preparo al volo e lascio i capelli sciolti senza neanche pettinarli. Un tempo i miei bellissimi capelli castani erano molto lunghi, ci impiegavo ore per sistemarli, ma con l'arrivo del cancro è arrivata anche la chemio, e piano piano sono caduti tutti. E' stato stranissimo vedermi senza capelli, Rachel la prima volta che mi vide scoppiò a piangere, Gabriel fece lo stesso per poi dirmi che assomigliavo a Gru di Cattivissimo me.
Ricordo di come scoppiai a ridere, loro erano tutto ciò che mi faceva stare meglio.
Riuscii a nascondere la calvizia al resto delle persone grazie alle parrucche e alle bandane che in quel periodo portavo costantemente. Ora i miei capelli sono ricresciuti, dopotutto la chemio l'ho fatta quasi due anni fa, ho deciso di tenerli corti e ora arrivavano poco sotto le spalle.
Termino di prepararmi velocemente dopo la doccia, poi mi ricordo che devo indossare degli abiti comodi, così infilo un paio di jeans neri larghi, le sneakers bianche semplici, e un top anch'esso nero, sotto la felpa.
Afferro frettolosamente la borsa per poi correre verso il salotto, recupero il cellulare e le chiavi di casa finalmente pronta ad uscire.
"Merda" grido tornando indietro accorgendomi di essermi dimenticata di prendere le medicine e di fare il trattamento mattutino con l'aspiratore.
Colin è già qui fuori, nella sua auto, e proprio non ho tempo da perdere con l'aspiratore, così prendo solo le medicine.
"Hey" mi catapulto nell'auto per poi sporgermi e lasciargli un bacio a stampo fugace
"Ormai ci hai fatto l'abitudine" mormora divertito, azionando il motore "Kaylee, prima regola per stare con me: puntualità. Odio aspettare, la prossima volta ti lascio a piedi" mi minaccia tuttavia ridendo
"Quando dormo non sento praticamente nulla, la sveglia ha suonato per ore"
Colin mette in moto e si addentra per le strade trafficate e rumorose di Atlanta.
"Dove stiamo andando?" Domando curiosa, quando dopo circa 15 minuti, i palazzi vengono sostituiti da una distesa d'erba immensa e il rumore della città con un piacevole silenzio.
"Lo vedrai" sorride "Ma tu verrai sulla neve lunedì, vero?" Domanda poi e io annuisco euforica, aspetto questo viaggio con la scuola da mesi ormai.
"Saranno tre giorni super divertenti" annuisco ovvia
"Grande, perché Austin ha detto che lo devi aiutare con Lily" mi indica
"Non ci penso neanche, io odio farmi gli affari degli altri, ho già fatto il mio dovere con il karaoke" metto in chiaro
"Strano, avrei detto che tu fossi una grossa impicciona" mi guarda stupito
"Ammetto che sono curiosa, ma non mi metterò mai più tra affari di cuore di altre persone. Una volta Gabriel e Rachel litigarono e io organizzai un piano per farli incontrare e farli tornare insieme, ma loro si arrabbiarono con me e non mi parlarono per due giorni. Da allora penso solo alla mia vita amorosa" alzo le mani in segno di resa
"La nostra piccola Kay spaventata da un litigio" ride beffandosi di me
"Altra cosa che devi sapere su di me, io odio litigare con le persone, soprattutto con persone alla quale voglio bene. Ogni litigio con me finisce sempre nello stesso modo, me in lacrime" borbotto
"Che delusione, e io che ti facevo una tipa tosta." Si finge deluso
"Scherzi? Ormai sono ancora 17 anni che piango per la morte di Mufasa" dico seria
"Cristo" scoppia a ridere passandosi una mano tra i capelli.
Quando ride Colin è ancora più bello, il naso sembra stringersi e gli occhi si chiudono per poi dare voce a un suono cristallino, gli spunta anche una fossetta sul viso. Ma ripensandoci negli anni avevo visto varie sfaccettature di Colin a scuola, ed era bello in ognuno di esse.
Mi perdo ad ammirarlo e noto che il suo solito stile non lo abbandona mai; indossa un paio di jeans scuri cargo, con una felpa nera e le Converse.
"Che posto è" chiudo la portiera dell'auto alle mie spalle e fisso l'edificio davanti a noi in mattoni bianchi.
C'è una grande insegna con scritto 'bullet', solo che la prima L è a forma di proiettile.
"Volevi sapere cosa mi piacesse" mi affianca indicandomi l'insegnante "benvenuta a caccia" mi fa l'occhiolino con un ghigno divertito.

Con amore, Johnny.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora