Quando mia madre fu ricoverata mi disse una cosa: è nei corridoi degli ospedali che capiamo cos'è realmente il dolore, cos'è la vita.
Non avevo mai capito il significato di quelle sue parole, ora però sono seduta in una di quelle scomode sedie della sala d'attesa, circondata di persone che piangono e si addolorano, e credetemi che riesco a sentire le preghiere di tutti loro, le preghiere di chi sta per perdere la persona che ama.
Mi sembra di rivivere lo stesso destino di mia madre.
Osservo il volto spento di mio padre e osservo il sorriso forzato che lo accompagnava ogni giorno. Poggio delicatamente una mano sulla sua guancia e lui mi guarda con fare tranquillo, ma vedo che qualcosa non andava, come se stesse soffrendo molto più delle altre volte.
"Cosa c'è papà?" domando delicatamente
"Niente tesoro, sono solo un po' stanco" mi bacia la mano e sospira rasserenandosiStavamo aspettando l'esito delle mie analisi, il dottore aveva detto che per ora ero stabile, con il respiratore non dovevo avere problemi a respirare, ma senza l'aria non riusciva ad arrivare ai miei polmoni, era soffocante.
Le analisi non erano uscite proprio come mi aspettavo, il cancro aveva raggiunto tutto il corpo, peggio di tre mesi fa, era nel cuore, nel sangue, nei miei polmoni, allo stomaco, al cervello. Aveva occupato il 97% del mio corpo, e io avevo perso, così mi avevano detto i medici.
Tornati in camera trovai tutti i miei amici che mi aspettavano, occupavano l'intera stanza e non so perché, ma nonostante i loro sorrisi forzati, capii che erano diversi anche loro, c'era qualcosa che non andava.
"Cosa ci fate tutti a casa?" domando ridendo
"A casa? Tesoro siamo in ospedale" mi sorride mio padre e io lo guardo confusa
"È quello che ho detto" annuisco ovvia
"Abbiamo una bella sorpresa per te" sorride Austin mostrandomi una bellissima torta al cioccolato
"Sembra buonissima" mi lecco le labbra
"Lo è, l'abbiamo fatta io e Lily" sorride Rachel
"A dire il vero, il regalo è più di uno" ridacchia Julian e io mi acciglio
"Vi prego basta palloncini e peluche, vi adoro ragazzi ma non saprei più dove metterli" ridacchio facendoli ridere
"Hey vecchio, le rubiamo Kaylee per il pomeriggio, per lei va bene?" ridacchia Gabriel e mio padre gli lancia un peluche contro
"Vecchio a chi, eh? Ti rompo il culo se perdi alla prossima partita idiota" gli punta un dito contro facendo scoppiare a ridere tutti
"Papà" lo rimprovero ridendo "il linguaggio"
"Hai ragione scoiattolina" mi indica per poi guardare il mio migliore amico "Faccia da bebè, per punizione niente torta tu, devi tenerti in forma"
"Si capo" annuisce Gabriel divertito, loro due si adoravanoRachel spinge la mia carrozzina fino all'ascensore e insieme alle ragazze raggiungemmo l'ultimo piano dove ci aspettavano già i ragazzi che avevano usato le scale.
"Dove stiamo andando" chiedo mentre Colin, con fare attento e molto delicato, mi prendeva in braccio reggendomi per la schiena e le gambe, allaccio le braccia intorno al suo collo e mi beo del suo profumo
"Vedrai piccola Kaylee" ridacchia Oliver mentre lui e Abram prendevano la mia carrozzina da entrambi i lati per portarla su per le scale che davano al tetto
"Amore, che succede" rido verso Colin che mi bacia la fronte
"è una sorpresa chocolate" mi sussurra e io lo guardo
"Cos'è, un nuovo nomignolo? Mi piace" ridacchio e lui mi guarda con un sorriso tranquillo e dolce
"Se ti piace ti chiamerò sempre così piccola"Raggiunti il tetto restai senza parole. C'era una sorta di cupola sul retro del tetto, era vuota, solo che il soffitto era ricoperto da piastrelle di vetro colorate e oltre le colonne che lo reggevano non c'era nulla, ma questa volta il pavimento era ricoperto da grandi teli morbidi e tantissimi cuscini, c'erano snack ovunque e, retta fra due colonne della cupola, c'era attaccato un telo bianco con davanti un proiettore.
"Qui il sole non batte, possiamo vedere un film senza intralci" sorride Ryan tuffandosi fra i cuscini facendomi ridere
"Hey fammi spazio" ride Melissa affiancandolo
"Non litigate, ci entriamo tutti" ride Michelle
In questo momento osservo i miei amici e mi sorride il cuore.
Colin mi fa stendere le gambe sul telo e si siede al mio fianco, reggendomi e stando attento a non filarmi il respiratore.
"Che film vediamo?" rido
"Colin ha detto che tu stravedi per Johnny Depp, così vedremo Chocolat" mi mostra la copertina del film Austin
Guardo Colin con uno scatto e sorrido di cuore mordendomi il labbro
"Guarda che caso" rido complice associando il film al nomignolo che mi dava sempre Colin da quando mi sono fidanzata con lui
"Io non faccio mai le cose per caso, ricordatelo sempre Chocolate" soffia contro il mio orecchio
"Forza vediamo questo film prima che qualche infermiera sexy viene a cacciarci" mastica a bocca aperta Ryan e vedo una smorfia sul volto di Julian
"Infermiera sexy? Pensa al tuo caro fidanzatino Julian, lui si che è sexy" lo riprende Melissa ridendo
"Voi due state insieme?" domando incredula "Non credevo ti piacessero i ragazzi" ammetto sbalordita
Vedo i sorrisi sui volti dei miei amici scomparire, Julian mi guarda con amarezza e annuisce appena
"è una cosa recente" sussurra e Ryan gli prende la mano timidamente
"Non ti ricordi proprio?" domanda Oliver verso di me e io lo guardo confuso
"Ricordare cosa?" mi acciglio
"Niente, Oliver parla a vanvera" lo blocca Colin guardando poi l'altro "Oliver" lo guarda male
"Ho solo chiesto" si difende "le farebbe bene sentire queste cose dai suoi amici, potrebbe aiutarla a tenere la mente lucida" continua
"Oliver, tappati quella bocca" ringhia il mio ragazzo
"Amore dai, vacci piano" lo blocca Michelle
"Ma di cosa parlate?" chiedo con un cipiglio curioso
"Del fatto che non sai che Julian e Ryan ormai fanno coppia fissa" mi indica Oliver
"Non lo so?" alzo un sopracciglio "Razza di idiota certo che lo so, è merito mio se stanno insieme" affermo ironica facendoli ridacchiare
"Forza, guardiamo questo film" interviene Austin facendo partire il proiettore