10.

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Gabriel varca l'ingresso scrollandosi di dosso la neve e sfilando il berretto con un sospiro nervoso. 
"Allora?" Rachel lo raggiunge impaziente, una volta tornate ci siamo cambiate per poi aspettare il ragazzo nella hall. 
"Niente" scuote il capo " ho chiesto in giro e non c'è una farmacia, ma c'è un medico che può aiutarla. Il problema è che non rilascia nulla se non la visita prima" spiega indicandomi
"Allora basterà farla visitare" sospira di sollievo Rachel
"Ora resta qui, al caldo" dice Gabriel premuroso venendo a sedersi sul divano al mio fianco e aprendo la busta che ha tra le mani "domani, quando starai meglio, andremo in paese per la visita. Nel frattempo, ti ho comprato questi per farti stare al caldo" mi passa dei sacchetti termici e io sorrido, perchè è sempre così premuroso con me"puoi metterli nelle tasche così stai al caldo" 
"Grazie" 
"Di niente, raggio di sole"
Quando gli altri tornano, aspettiamo che si sistemano per poi andare tutti insieme al ristorante per la cena. Subito vediamo il tavolo dei professori e scoppio a ridere quando vedo Julian intento a distrarli, mentre Ryan cerca di rubargli la bottiglia di vino dal tavolo gigante.  
"Come ti senti?" Domanda Colin, sedendosi al mio fianco
"Bene. Guarda che sono solo inciampata, non mi sono mica aperta una gamba" ridacchio tranquillamente, cercando di nascondere il nervoso  
"Mi sembrava stessi poco bene" mi guarda, e is poi occhi sembrano perforarmi la pelle.
Quando sono con lui, ho la costante paura che possa leggermi dentro, vedendo quando sono rotta e nociva.
"Sto benissimo" scuoto la testa
"Dopo voglio farti vedere una cosa" annuisce poi, e io lo guardo curiosa 
"Ciao ragazze" saluta Michelle, passandoci accanto
"Hey, che fine hai fatto oggi?" Domanda Lily 
"Già, sei sparita"
"Ero stanchissima" scrolla le spalle, facendo scorrere lo sguardo sui presenti al nostro tavolo, e quando i suoi occhi si posano su Oliver, serra la mascella nervosa e si irrigidisce.
Oliver la guarda con uno sguardo indecifrabile, che non riesco a interpretare, poi accenna un lieve e impercettibile sorriso sarcastico.
"Ciao Mitch"
"Ora ricordo" schiocca le dita Julian improvvisamente, indicando poi la ragazza "Sei Michelle Williams, ecco perché mi sembrava di conoscerti. Sei l'ex di Oliver" afferma ovvio, e io lo guardo incredula, per il poco tatto che ha usato.
"Fatti i cazzi tuoi Julian" sbuffa brusco Oliver
"Ci vediamo in stanza ragazze" Michelle guarda me e Lily per poi andare via di corsa e in imbarazzo
"Beh, complimenti per il tatto Julian" esclamo sarcastica
"Mi è passata la fame, vado a vedere dove sono i miei compagni" saluta improvvisamente Oliver, alzandosi e andando via a sua volta
"Cosa diavolo è appena successo?" Mormora Rachel, accigliata  
"Qualcuno che racconta?" Chiede Austin curioso
"Michelle e Oliver stavano insieme, ma diciamo che non è stata una cosa molto piacevole" spiega Julian dispiaciuto
"Cazzo, ora ricordo" sbotta Colin
"Si, Oliver fu accusato di abuso e violenza da una ragazza della scuola" sgrana improvvisamente Rachel sgranando gli occhi
"Julian, non dirmi che era Michelle" mormora incredula Lily
"Ragazzi quelle sono solo voci" scuote la testa Abram "conosco Oliver da anni ormai, è scorbutico e spesso è il primo che inizia le risse a scuola, ma non picchierebbe mai una ragazza" afferma sicuro
"Julian, racconta tutto" lo incita Gab curioso
"Li chiamano gli Hardin e Tessa della scuola. Iniziarono a frequentarsi tre anni fa circa, inizialmente sembrava una cosa molto seria, lui stranamente non scopava più con nessuna e resero pubblica la loro relazione a tutta la scuola. Facevano coppia fissa ormai.
Dopo circa un'anno di tira e molla, ci fu una scenata durante una festa, nessuno capì tuttavia il motivo" fa una pausa scrollando le spalle "dopo quella festa lei andò via e lui la rincorse, il giorno dopo lei mancava a scuola, non venne per circa una settimana e quando tornò aveva un enorme livido intorno all'occhio, il labbro spaccato e un altro livido sullo zigomo" spiega tristemente
"Mio Dio... Oliver l'aveva picchiata?" Strabuzza gli occhi Ryan
"Non lo so, nessuno dei due disse nulla a dire il vero, solo che da allora si sono lasciati e si evitano" scrolla le spalle "è capitato altre volte al dire il vero, molti studenti hanno visto lividi o ferite sul corpo della ragazza" spiega ancora
"Non mi è mai piaciuto quel ragazzo" ammette Colin
"La volete smettere?" Domando retorica "non dico che Oliver è un santo, ma nessuno ha detto o visto nulla, e non possiamo basarci su racconti di corridoio. Accusare una persona in questo modo, è tremendamente stupido e pericoloso" esclamo
"Prima regola per essere amico alla piccola Kaylee" mi indica Gab con un sorriso fiero "lei odia i pettegolezzi ragazzi, o hai delle prove o fai meglio a tacere"
È vero.
Odio i pettegolezzi e sopratutto odio immischiarmi nella vita delle altre persone.
Dopo cena, la tensione sembra essere alle stelle. Alcuni ragazzi della scuola si sono radunati nella hall sui divanetti, mentre altri sono saliti nelle proprie stanze per riposare.
"Andiamo?" Domanda Lily, indicando le scale stanca morta volendo solo dormire fino a domani "No, ti rubo Kaylee per un po'" risponde Colin al mio posto
"Mi raccomando, i preservativi" fa da eco Austin, guadagnandosi un'occhiata di biasimo dalla mia amica
"Sei proprio una testa di cazzo" scuote la testa esasperato Colin.
Seguo 'il mio ragazzo' su per le scale, fino a raggiungere l'ultimo piano, che da sul tetto. 
"Cosa ci facciamo qui, si gela" mormoro, stringendomi nelle spalle infreddolita
"Voglio farti vedere una cosa" si piazza davanti a me, bloccandomi la visuale "chiudi gli occhi" ordina, poi circonda il mio viso con le sue mani gelide, impedendomi di vedere oltre
"Se cado ti butto giù Colin, ti avviso" minaccio, e lui scoppia a ridere.
Facciamo un paio di passi per poi fermarci, Colin lascia la presa sul mio viso, restando tuttavia dietro di me.
Mi ritrovo davanti una vista pazzesca.
In lontananza si vedono le luci del paese che illuminano la zona, il sentiero che lo collega all'albergo, ovvero nel bosco, è illuminato da file di lampadine intrecciate sugli alberi, è bellissimo.
E' tutto coperto dalla neve. E' tutto bianco, anche le montagne in lontananza.
"O mio Dio" mormoro entusiasta "Come lo hai scoperto" lo guardo con un enorme sorriso
"Per caso" scrolla le spalle
"È bellissimo" ammetto "hai appena fatto una cosa presente nella lista" lo informo ridendo
"Davvero?" Mi guarda con un ghigno
"Si, Johnny doveva portarmi a vedere un panorama mozzafiato" annuisco divertita
"Allora lieto di essere il tuo Johnny" sorride per poi guardarmi attentamente "Vale anche se non stiamo insieme per davvero?" Domanda canzonatorio
"So che è tutto per finta, ma prendo questa relazione sul serio a dire il vero" ammetto appoggiandomi alla ringhiera, respirando poi l'aria fresca.
Sento lo sguardo di Colin addosso, e mi volto guardandolo negli occhi. E' pensieroso, e io vorrei sapere cosa gli frulla per la testa, coperta dal cappellino blu.
"Cosa c'è?"
"Per finta dici, eh?" Mormora con un ghigno. 
Mi acciglio, confusa, poi lui avanza verso di me, e tutta la mia sicurezza scompare.
Poggia la mano sul mio fianco, e lascia scivolare le sue labbra sulle mie.
Spalanco la bocca, impaziente di assaporare ancora la sua lingua, la sua bocca.
Baciare Colin, resterà una delle mie cose preferite, in questa vita.
Mi bacia lentamente e con gli occhi chiusi, poggiando una mano sulla mia guancia accarezzandomi con il pollice. Mi bacia così dolcemente che sento le gambe molli, le mani tremare, e il respiro fermarsi.
La sua lingua è nella mia bocca ed è qualcosa di paradossale. Mi aggrappo alla sua felpa e mi alzo sulle punte, senza smettere di baciarlo.
"Sicura che sia solo finzione?" 
E quella domanda, mi risuona in testa per tutta la notte. 


POV COLIN


"Sbrigati a sistemare le tue cose" mi richiama Austin
"Lo faccio dopo" scuoto la testa, gettandomi poi sul letto, appoggiando la schiena alla parete e aprendo il quaderno che mi ha dato Kaylee.
E' proprio nel suo stile, la semplice copertina nera è ricoperta di adesivi di cartoni animati, ai bordi delle pagine ci sono scarabocchi e disegni fatti a caso.
E' pieno di post-it colorati che escono appena dai bordi, gonfiando il quaderno, dandogli un'aria consumata, vissuta. 
Inizio a leggerlo, e non posso fare a meno di sorridere.
Si, questo quaderno è proprio da Kaylee.
Nella prima pagina c'è una foto di Johnny Depp e un collage con tutti i personaggi che ha interpretato, la pagina accanto ha un disegno di due persone che si baciano, una ragazza con accanto un'uomo che deduco sia l'attore, data la barba. Ci sono tantissime pagine scritte con vari punti, parole evidenziate, adesivi, disegni e post-it.
Ammetto che un po' non capisco tutta la sua fretta.
Ha solo 17 anni, eppure sembra che corre contro il tempo, impaziente.
E' giusto fingere così, per una cosa che per lei è tanto importante?  
"Punto 17: mentre camminiamo Johnny nota che ho il laccio della scarpa sciolto, si ferma e lascia andare la mia mano per inginocchiarsi e legarlo al posto mio, mi fa un sorriso e torniamo a camminare" i miei occhi scivolano su quelle parole, che mi strappano un sorriso divertito.
Ha una bella immaginazione, questo è poco ma sicuro.
"Punto 24: Fare l'amore in auto" questo è moolto interessante
"Punto 38: fare la spesa insieme.
Punto 40: cucinare un dolce, dobbiamo sporcarci a vicenda con farina e panna per poi baciarci.
Punto 45: fare un picnic in un bel parco all'aperto.
Punto 46: guardare un bel panorama con Johnny"

Mi viene subito in mente che questa mattina, mentre aspettavamo nella hall i professori, un ragazzo ha accennato a qualcosa come 'una vista mozzafiato' .
Mi alzo velocemente posando il diario sotto al cuscino, Austin è in camera con me ed è molto pericoloso, essendo una persona molto curiosa.
"Dove vai" domanda quest'ultimo, confuso "devi sistemare le valige" mi ricorda
"Devo fare una cosa" lo liquido uscendo dalla stanza, senza aggiungere altro.
Mi dirigo velocemente nella hall e afferro dal bancone all'ingresso una cartina del posto, la apro e fisso confuso i luoghi perfetti da dove si può ammirare un bel panorama, ma non noto nulla.
"Posso aiutarti?" Domanda qualcuno alle mie spalle
Mi volto e mi ritrovo davanti un signore con un sorriso gentile, avrà avuto circa 70 anni, dei capelli brizzolati e l'aria vissuta. 
"Conosce per caso un posto dalla quale si ha una bella vista?" Domando, senza troppi giri di parole
"Ci sarebbe la pista da scii, ma alla luce del giorno non rende e di notte è vietato andarci" pensa a voce alta, grattandosi il mento pensieroso
"Capisco" sospiro, rimettendo a posto quella cartina che si è rivelata più inutile del previsto "grazie lo stesso" lo supero pensieroso
"Aspetta" mi ferma poi facendo schioccare le dita "ci sarebbe il tetto dell'hotel, di sera si vede una vista da togliere il fiato" esclama annuendo con un sorriso
"Ma non è vietato? Se il proprietario mi vedesse sarebbero guai" esclamo 
"Chiuderò un occhio" ridacchia divertito
"Aspetti" lo indico sorpreso "lei è il proprietario?" 
"Puoi chiamarmi Jerarde" sorride annuendo leggermente.
Mi piace questo posto.

Con amore, Johnny.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora