25.

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La porta d'ingresso sbatte chiudendosi violentemente e Colin mi spinge con le spalle al muro bloccando le mie mani contro il muro sulla testa e leccando le mie labbra come se non avesse fare altro. Porto il bacino in avanti facendo scontrare le nostre intimità e avverto un lieve cenno di rigonfiamento nei suoi pantaloni. Mi pizzica il fianco con la mano e mugolo appena per il dolore e l'eccitazione del momento, lui subito ne approfitta e infila la lingua nella mia bocca baciandomi e mordendomi il labbro inferiore.
"Sei così bella chocolate" mormora e io libero le mani per portarle alla sua vita alzandogli la maglietta e lasciandola cadere sul pavimento d'ingresso
"Oh Johnny" mormoro lentamente e supplicandolo "voglio impazzire"
"Non me lo faccio ripetere due volte" mormora spingendomi all'indietro senza staccarsi da me e senza lasciar andare le mie labbra
Saliamo le scale fino a raggiungere la sua stanza, Colin si chiude la porta alle spalle con un calcio e mi afferra per il sedere reggendomi mentre allaccio le gambe alla sua vita.
Con il braccio libera appena la scrivania da qualche oggetto sparso qua e la e mi ci fa sedere sopra per poi tornare a giocare con le mie labbra.
Inizia a spogliarmi e mi sfila la grande felpa insieme alla maglietta, si ferma un secondo e osserva il mio corpo, sfiora con la mano delicatamente la pancia, il seno, fino ad arrivare alle braccia
"Cos'hai fatto?" domanda tranquillamente accarezzandomi il braccio destro coperto da un cerotto dove poche ore prima avevo l'ago della flebo.
"Stamattina ho fatto un'esame del sangue, nulla di che" alzo appena le spalle
Passa le dita sul braccio fino a risalire sulle spalle dove abbassa le bretelle del reggiseno baciandomi delicatamente la pelle morbida fino a slacciare l'indumento.
Passo le mani sulle sue braccia muscolose mentre lui inizia a leccare e a mordere il mio collo facendomi rabbrividire di piacere.
Porta le mani sul mio seno che stringe e bacia succhiando i capezzoli e facendomi perdere completamente la testa, gli tiro i capelli con una mano mentre con l'altra stringo il bordo della scrivania cercando di mantenere un minimo di contegno.
"Voglio leccarti tutta, chocolate" ammette con voce rauca e bassa
La stanza intorno a noi inizia a prendere calore, così come i nostri corpi carichi di eccitazione e impazienza.
Gli slaccio la cintura e abbasso appena i suoi pantaloni facendo continuare l'azione a lui con i piedi fino a liberarsene, subito dopo mi alza per i fianchi appena sfilando i miei jeans e insieme le mutandine, il contatto freddo con la scrivania mi fa stringere nelle spalle e lui si morde il labbro voglioso. Porta due dita sulle mie labbra e ne accarezza il contorno, lentamente apro appena la bocca e lui bagna le dita sulla mia lingua che gioca con esse per qualche secondo. Fa scivolare la mano lungo il corpo e appena vedo la sua figura piegarsi in ginocchio porto le mani fra i suoi capelli. Stuzzica la mia entrata con le dita infilandone prima una e dopo subito un'altra facendomi mugolare. Muove la mano con movimenti circolari formando dei cerchi a toccando ogni mia parete interna facendomi uscire di senno, continua fuori con la lingua e io porto la testa all'indietro gemendo per il piacere e stringendo i capelli sempre di più fra le mie dita frenetiche.
Il modo in cui mi tocca mi fa uscire di testa. Le sue labbra sulla mia pelle mi facevano scendere negli inferi più bollenti.
"C-Colin" mormoro verso un punto di non ritorno "Voglio sentire te, voglio te dentro di me, ora" supplico e lui lascia un gran bacio sulla mia intimità con tanto di schiocco di labbra uscendo poi anche con le dita
Torna su e mi afferra per il sedere alzandomi e camminando poi verso il letto, dove adagia prima me, poi dopo essersi sfilato i boxer si distende anche lui sopra.
Subito sento il suo membro duro contro il mio ventre, porto le dita sulla sua schiena aggrappandomi ad essa lasciandogli sicuramente dei segni a causa delle unghie.
Mi bacia con estrema lentezza e iniziando a strusciare le Notre intimità per farmi percepire il suo stato. Mi stringe il seno stuzzicando i miei capezzoli e con l'altra mano blocca le mie mani sulla testa intimandomi di non muovermi.
Nella stanza riecheggia solo il suono dei nostri sospiri pesanti, l'aria era calda e i nostri corpi ricoperti di gocce di sudore che si mischiavano data la vicinanza dei nostri corpi. Entrò all'improvviso dentro di me facendomi incanalare un profondo respiro e stringendo la presa sulle sue spalle, iniziò a spingere sempre più veloce e con forza facendomi completamente impazzire, le spinte erano regolari, potenti e continue, non so per quanto ancora avrei retto. Porto la mia mano sulla sua e lascio intrecciare le dita stringendo poi la presa.
"Colin..." mormoro in estasi
"Sei così stretta, mi fai uscire di testa cazzo" stringe la presa e affonda con più decisione facendomi mugolare dal piacere, eravamo quasi all'apice e posso giurare, mai avevo provato una simile sensazione nella mia vita.
Dopo l'ennesima spinta e orgasmo di entrambi, fu il primo a venire sul mio ventre, e io subito dopo di lui. Restiamo entrambi immobili con il fiato corto, brividi di piacere lungo tutto il corpo e sudati dalla testa ai piedi. Il cuore batte forte contro la gabbia toracica.

Con amore, Johnny.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora