"Questo posto è una figata" commenta Abram, osservando l'enorme e bellissimo Hotel.
Siamo arrivati da poco e i professori sono alla reception per prendere le chiavi delle nostre stanze, mentre noi abbiamo occupato la hall.
"Non vi ho visti sul pullman" osserva Julian, indicando Abram e Melissa che si sono appena riuniti a noi
"Soffro di mal d'auto, quindi ci siamo seduti davanti" spiega la ragazza"Hol, guarda come corre"
mi volto e vedo un bellissimo bambino dai capelli neri e gli occhi che sembrano di ghiaccio. Corre ondeggiando in aria il suo dinosauro con le ali, e nella distrazione, si scontra con me sbattendo la testa contro le mie gambe, finendo poi sul pavimento.
"Oddio" sbotto, colta alla sprovvista "ti sei fatto male, piccolo?" Domando preoccupata piegandomi sulle gambe e aiutandolo a tirarsi su.
"No" risponde con fare seccato, facendomi ridacchiare.
Almeno sta bene.
"Ly, insomma, quante volte ti ho detto di non correre nella hall" una bellissima ragazza, di qualche anno più grande di me, ci raggiunge riprendendolo.
È bellissima e io resto qualche secondo ad ammirarla ammaliata.
Si accerta che il bambino stesse effettivamente bene per poi guardarmi con un sorriso "scusami, ti ha fatto male?" Domanda poi guardandomi preoccupata
"Cosa? No, tranquilla" scuoto la testa.
Il piccolo scrolla le spalle per poi recuperare il suo giocattolo "Allora addio" afferma per poi tornare a correre per i corridoi facendo volare il suo dinosauro ancora una volta, non prestando minimamente attenzione davanti a lui.
"Scusami davvero, è impossibile controllarlo" sospira quella ragazza per poi sorridermi dolcemente "vieni da Atlanta giusto? Oggi dovevano arrivare degli studenti per i tre giorni di vacanza" esclama indicandomi
"Si, piacere mi chiamo Kaylee" mi presento annuendo
"Io sono Holly, sono la nipote del proprietario quindi per qualsiasi cosa chiedi pure a me tranquillamente" si offre gentilmente.
Credo di non aver mai visto ragazza più bella e semplice in vita mia. Ha dei capelli castani lunghi fino a poco sopra le spalle, degli occhi ipnotici azzurri e delle lentiggini sul volto, è struccata e indossa un paio di jeans neri con una felpa di una squadra di basket probabilmente. Niente di particolare. Eppure è bellissima.
"Kaylee, vieni" mi fa cenno Lily e io annuisco in sua direzione
"Grazie tante, ora vado, ci vediamo" la saluto con un sorriso che lei ricambia prima di tornare a correre dietro a quel bambino.
"Kaylee Ramirez" mi chiama la professoressa e io alzo la mano per farmi notare tra la massa di studenti
"Stanza 315, sei insieme a Lily Morgan" dice consegnandomi le chiavi della stanza
"Andiamo" fa cenno la ragazza dai capelli rossi e io la seguo trascinando dietro le valige
"Kay" Austin mi richiama con fare malizioso e io lo blocco subito
"Non ti darò il mio posto in stanza per farti stare con Lily" metto in chiaro e lui mette su un'opera tragica facendomi ridere.
È un sollievo stare con Lily a dire il vero, almeno non è una completa estranea. E poi posso fruttare la cotta di Austin per fare scambio con lui e stare con Colin.
La stanza è davvero bella, le pareti bordò sposano perfettamente l'arredamento bianco e nero.
"Io prendo il letto vicino alla finestra" preciso subito, gettando le mie valige e lo zaino su di esso
"Però, carina" fischietta Lily, occupando il letto accanto al muro "ma perché ci sono 3 letti? Noi siamo in 2" mi fa presente
"A dire il vero, siamo tre" mormora una ragazza timidamente da sotto la porta d'ingresso
"Ciao, ti conosco" la indico come se la conoscessi da sempre "sei seduta dietro di me" dico ovvia.
Non ricordo il suo nome, ma all'apparenza sembra una ragazza tanto dolce e gentile, anche a lezione è sempre disponibile.
"Piacere, sono Michelle" si presenta.
Ha dei capelli lunghi biondi raccolti in delle trecce che partono dall'alto, un paio di occhi nocciola e i lineamenti dolci, indossa un vestitino floreale colorato con sopra un giubbotto pesante e gli anfibi al piede.
"Io sono Lily" si indica la rossa "lei e Kaylee" fa un cenno verso di me
"Scusa Michelle, ma sei arrivata tardi e non ti cederò il mio letto, ha la vista migliore" scherzo cercando di farla sciogliere un po', mi sembra un blocco di ghiaccio
"Tranquilla, mi va bene qualsiasi" sorrise, chiudendo la porta, per poi iniziare a sistemare le sue cose sul letto accanto alla porta.
Dopo aver sistemato tutto, mi lascio cadere sul letto esausta, subito dopo mi arriva un messaggio da parte di Rachel che mi spiega che la professoressa ci vuole tutti nell'atrio.
Avviso le mie due temporanee coinquiline e insieme scendiamo di sotto nella hall, dove ci sono già molti ragazzi radunati.
"Le attività non iniziano domani? Credevo avessimo la giornata libera" mormoro, gettandomi sul divano accanto a Ryan e Julian.
"Credo dovranno spiegare il regolamento o roba simile" scrolla le spalle Rachel, standosene seduta sulla poltrona, visibilmente più tranquilla.
"Ragazzi, lei è Michelle" indico la ragazza bionda "è in stanza con me e Lily" spiego
"Ciao" ci fu un saluto generale
"Hai un viso familiare, per caso ci conosciamo?" Si acciglia curioso Julian e notai Michelle scuotere la testa con un certo disagio e fretta
"Devi avermi scambiata per qualcun'altra"
I ragazzi iniziano a parlare con lei per fare conoscenza e approfondire i rapporti. Inutile dire che Ryan ha già puntato su di lei, ma lui punta su tutte, a dire il vero.
Noto però Lily, sedersi accanto ad Austin che la guarda subito con un sorriso enorme.
"Sembri quasi gelosa, chocolate" sento mormorare alle mie spalle.
Alzo la testa di scatto e mi ritrovo Colin appoggiato allo schienale della mia poltrona, che mi guarda con un ghigno divertito, e con le braccia poggiate sulla cima dello schienale.
"Perché mai dovrei" rido divertita "è solo che Austin sembra così preso" osservo
"È completamente cotto" annuisce infatti lui "ma tornando a noi, sono nella camera infondo al tuo corridoio, quindi ci sarà più facile vederci" mormora malizioso, avvicinando le labbra al mio orecchio
"Sappi che non ho intenzione di finire a letto con te" lo avviso ridendo
"Non era di certo quella la mia intenzione, sei tu che hai subito pensato male" mi canzona, e io avverto le guance andarmi a fuoco.
"Qualcuno la spenga mio Dio" commenta divertito Abram, notando il mio rossore ma non sapendone la causa, come tutti gli altri.
"Idiota" gli lancio un pugno sulla spalla scherzando.
Dopo un po' arrivano i 4 professori, ad ognuno di loro è stata assegnata una classe e così iniziano a spiegare le regole e il programma che avremmo dovuto seguire.
"Scii? Cosa abbiamo 3 anni?" Commenta saccente Julian, mentre uno dei professori elenca le attività che avremmo dovuto svolgere domani.
"Okay ragazzi" al termine della spiegazione Rachel, ovvero la vice rappresentante d'istituto, ci raggiunge con un fascicolo in mano "Dobbiamo scegliere tra volontariato in una casa di riposo per anziani, in un centro per disabili o un orfanotrofio" spiega poi iniziando a segnare i nomi
"Odio gli anziani" scuote la testa Austin contrariato da subito
"Io scelgo casa di riposo" informa Lily verso Rachel
"Allora casa di riposo sia" annuisce ovvio Austin, rimangiandosi subito le sue parole.
Tutti lo guardiamo con biasimo nascondendo una risata, adoro da matti quel ragazzo.
La cosa che mi lascia leggermente pensierosa è il comportamento di Lily, ha ormai ben capito che Austin ha un debole per lei e che, a modo suo, ci stava provando, ma non mostra alcun interesse per ora.
Alla fine ci dividiamo, io, Gabriel, Colin, Lily e Austin scegliamo la casa di riposo mentre gli altri si dividono tra orfanotrofio e centro per disabili.
"Domani mattina andremo a sciare e abbiamo altre attività all'aperto, mentre dalle 18 in poi siamo liberi" ci spiega Rachel sapendo che non avevamo prestato attenzione prima all'insegnante
"Perfetto, allora adesso siamo liberi. Potremmo fare un giro, ho sentito che infondo alla montagna c'è un piccolo paese" ci informa Oliver, affiancandoci improvvisamente
"Dovete chiedere il permesso al professor White, ma non dovrebbero esserci problemi" scrolla le spalle Rachel
"Allora è deciso" alza le mani euforica Melissa
"Dov'è andata Michelle?" Si acciglia Lily sussurrando verso di me.
Alzo lo sguardo e noto che è andata via. Strano. Poteva avvisare almeno.
Una volta ottenuto il permesso dei professori, infiliamo qualcosa di pesante e comodo per poi intraprendere il sentiero che porta al fondo della montagna. Questo posto sembra brillare, la neve copre tutto ed è così bianca che sembrava luccicare. Il piccolo paese è molto carino, le case sono in legno, tutto è ricoperto di bianco a causa della neve. Sembrava il piccolo regno di Frozen.