Capitolo 20

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"Scusa, ieri ho completamente dimenticato di chiederti  come è andata con il compito di scienze."

Sobbalzo e noto che Kyle è apparso al mio fianco, tenendo il mio passo svelto con disinvoltura.

"B-bene" balbetto ancora scossa "Santo Cielo, Kyle! Smettila di apparire così, ogni volta mi fai prendere un infarto!"

Lui ride sommessamente.

"D'accordo. Scusa. Ma non posso farci niente: è la mia natura" ribatte alzando le mani "e poi è troppo divertente" sorride.

Lo guardo di sottecchi e vedo che le sue pupille sono dello stesso colore di ieri.

"Un momento" dico bloccandomi di colpo "stai usando i tuoi poteri?"

Lui solleva le sopracciglia "mi sto rendendo invisibile agli occhi degli altri."

"Cosa?!" urlo, pentendomene all'istante.

"Ti stai rendendo invisibile? Perciò io starei parlando da sola?!"

La mia espressione diverte Kyle, facendomi venire la voglia di tirargli un pugno nello stomaco.

Ma probabilmente non gli farei neanche il solletico, perciò opto per uno sguardo truce.

"Come ho detto, è troppo divertente" ammicca.

Scuoto la testa sbuffando incredula, poi inizio a camminare ancora più rapidamente.

Ma Kyle non sembra fare alcuna fatica a starmi dietro.

Alzo gli occhi al cielo quando finalmente arrivo davanti la mia classe e lui mi blocca per un braccio.

"Sto ancora aspettando una risposta" mormora.

Si riferisce al compito di scienze.

"Oh, beh, è andato bene" taglio corto prima di entrare in classe.

                             *   *    *

"Com'è andata a scuola?" chiede mamma sedendosi a tavola.

"Benissimo. La signorina Delman è rimasta molto contenta della mia interrogazione" dice Lia con un sorriso.

"E il tuo progetto?" domanda papà rivolto a me.

"Bene" dico annuendo e masticando il boccone.

"Io devo ancora conoscerla, questa Tess" dice mia madre.

"È un'amica" ribatto leggermente irritata "una normale ragazza con tanti capelli rossi in testa."

Mamma sgrana gli occhi, poi sbuffa scuotendo la testa.

"Capelli rossi, bah!"

Alzo gli occhi al cielo.

"Dove vai?" chiede papà notando che mi sono avvicinata alla porta.

"Esco" dicendo così sbatto la porta non concedendogli il tempo di protestare.

After the midnight [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora