Capitolo 9

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Oh Dio.

Un sorriso gli schiude le labbra sottili non appena vede l'espressione terrorizzata che ho in faccia.

"Oh, quel posto è vuoto, no?" chiede il professore rivolto a me.
No.

Non rispondo.

"Puoi sederti lì, vicino alla ragazza che si sta coprendo con un quaderno."

Posso giurare di sentire il professore sorridere.

In quanto a Kyle, beh, lui si sta trattenendo dalle risate.

"Ciao, Kat" mi saluta quando si siede.

Non rispondo.

"Uhm..."

"Lasciami in pace" dico soltanto, prima di tentare di concentrarmi completamente sulla lezione.

Dopo scuola non devo fermarmi ad aspettare Lia, dato che per oggi va a studiare da una sua compagna di classe.

Così mi incammino verso casa, sistemandomi meglio lo zaino sulle spalle.

Sento un rumore lieve dietro di me.

Mi volto di scatto, e per poco non urlo.

"Ehilà" mi saluta Kyle con la mano, sorridendo mentre mi deride.

"Puoi per favore smetterla di perseguitarmi?" gli dico irritata.

"Ti ho detto di lasciarmi in pace."

Quando mi blocca, allora inizio a strillare.

"Ehi! Questo ragazzo, è un pazzo psicopatico, è lui che uccide la gente!"-grido.

"Ah-ah. Che colpo basso" dice mettendosi una mano sul cuore e indietreggiando un po', con fare teatrale.

Mi volto verso i ragazzi, le persone.

Tutti continuano a camminare.

"Ve lo giuro, è la verità!" grido di nuovo.

Alcuni si voltano a guardarmi.

"È lui!" indico freneticamente Kyle con la mano.

La gente mi fissa, scuote la testa.

Sono confusa.

"Hai finito?" chiede Kyle "tutto questo è ridicolo. E inutile."

Mi volto di scatto verso di lui.

"Che significa? Non possono vederti? Fai qualche giochetto con la mente?"

Kyle ride.

"Per ora la prima cosa che hai detto."

Poi scuote la testa divertito, come se stesse pensando a qualcosa che solo lui sa.

"Sono invisibile, dolcezza."

"Dolcezza ci chiami qualcun'altra" ribatto.

Lui ride.

"E questo è il ringraziamento per averti salvato la vita più volte?"

"Non ti ho chiesto io di farlo."

"Ma ti ha fatto comodo."

"Ma se tu prima hai detto che non te ne frega niente!"

"Ti ho ferita?" mormora lui.

"No" rispondo dopo un momento di troppo di esitazione.

Kyle si avvicina un po' troppo.

Mi allontano da lui.

"Devo andare, ora. Mia madre mi aspetta."

"E tua sorella? Lia, giusto?"

Mi volto e lo guardo sospettosa.

"È da una sua amica" mi incammino, dandogli le spalle.

"Non ti sei mai chiesta come mai tua sorella sappia così tante cose? Come mai sappia cosa hai passato la scorsa notte, come mai faccia quegli strani disegni?" richiama la mia attenzione.

"Cosa?"

"Mi hai sentito."

"Sono solo fantasie di una bambina delle elementari."

"Ne sei sicura?" chiede Kyle "Tua sorella è una sensitiva."

"Lasciami in pace" dico guardandolo.

Mi volto e mi metto a correre verso casa, sperando che Kyle stia mentendo, ma soprattutto, sperando che non mi segua.

E fortunatamente non lo fa.

After the midnight [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora