"Papà basta!" sbotta Freddie togliendomi la sigaretta dalle mani per poi spegnerla, sospiro e mi siedo nervoso.
Sono sveglio da mezz'ora e ho quasi fumato tutto il pacchetto. So che non mi fa bene, soprattutto con i precedenti che ho avuto in famiglia, ma ora non riesco a farne a meno.
"Si può sapere che c'è? Ti sei svegliato peggio di non so cosa" continua mettendosi di fronte a me "C'è che io e Harry abbiamo dormito insieme, poi stamattina ho trovato un biglietto con la scritta Scusa lo faccio per il tuo bene sul fottuto cuscino e lui non c'era. Ho provato continuamente per venti minuti a chiamarlo ma risponde la segreteria" sbotto con le mani sugli occhi e sulla fronte.
Cosa ho sbagliato questa volta? Per il mio bene, sembrava che il mio bene avesse visto quale sia. È lui.
"Che pensi possa essere successo?" mi chiede "Non lo so. Non ne ho la minima idea. Stavamo entrambi bene prima di addormentarci" ammetto sentendo qualche lacrima fremere per scendere e glielo permetto
"Ti faccio un tea, ok?" dice lui "Va bene. Grazie tesoro".
Dopo che due tazze di tea fumanti sono avanti a noi, mi decido a scrivere a Niall, parlando comunque con mio figlio.
Io: Sai dov'è Harry?
"Come stai tu?" gli chiedo "Bene, non è la prima volta per me. Bear è un po' scosso" dice e spalanco gli occhi "Che vuol dire che non è la prima volta?" ribatto timoroso di sapere già la risposta "A scuola, di certo non è una novità che sia gay" dice con nonchalance "Perché non me ne hai mai parlato? Sono tuo padre Freddie, voglio saperlo se qualcuno ti fa del male" mormoro mettendogli un braccio intorno alla spalla "Lo so che avrei dovuto, ma volevo cavarmela da solo" afferma "E ce l'hai fatta?" "Sì" "Sono così tanto fiero di te, Fred" gli bacio i capelli.
Niall: Non è con te?
Merda.
Io: Niall no cazzo
Abbiamo dormito insieme, mi sono svegliato e c'era solo un bigliettino "Scusa lo faccio per il tuo bene"
Sto impazzendo Niall
Nemmeno Freddie lo ha sentito uscire da casa
Niall: Stavate bene cazzo! Eravate entrambi felici!
Io: Dillo a quel coglione del tuo amico.
Ve lo avevo detto Nì, ve lo avevo detto
Non siamo più quei ragazzini
Niall: Louis vi amate entrambi
Non ho idea di cosa sia potuto succedere a Harry
Ma sto arrivando a casa tua con delle ciambelle
E per arrivare intendo che sono già quiMi alzo e apro al mio amico, che subito mi abbraccia "Stavamo bene, Nì..." mormoro sulla sua spalla "Lou, non starci così. Non di nuovo ti prego" dice stringendomi più forte e non riesco a trattenere le lacrime.
Niall dà le ciambelle a mio figlio che le mette in un piattino e ci sediamo sul divano.
"Vado da Bear, non starci così pa, vedrai che si risolverà tutto" mi rassicura Freddie con un bacio in guancia "Dì a Liam di venire qui con Zayn" dice Niall "Va bene, ciao".
Porto le mani sul viso e sbuffo sonoramente, mentre lui mi passa una mano sulla schiena cercando di calmarmi.
Suonano e va ad aprire, rivelandosi essere solo Liam e Zayn.
Ma per un momento ho pensato fosse Harry.
"Lou, ehi, che è successo?" chiede preoccupato Liam "Harry, gli ha lasciato un bigliettino con scritto Scusa lo faccio per il tuo bene e poi è praticamente sparito" spiega Niall al posto mio e Zayn mi mette una mano sulla spalla "Lo provo a chiamare io" dice e annuisco.
Armeggia per un bel po' con il telefono, facendoci capire di essere messaggi, poi guarda Liam e Niall dispiaciuto.
"Che ti ha detto?" chiedo "Lou, sai che non ti direi mai cazzate, sì?" inizia "Sì, Zee, lo so" rispondo furtivo "Lo sta facendo davvero per il tuo bene" dice e scuoto la testa "È così che mi vuole far stare bene?! Distruggendomi una seconda volta?!" urlo incazzato "Lou..." prova a ridire "Lou un cazzo Zayn, mi sono stancato. Fa sempre così, non dovevo fidarmi" dico alzandomi "Vado a fare due passi. Liam è un problema se Freddie rimane da te stamattina?" aggiungo "No, nessun problema. Solo, non fare cazzate" risponde e annuisce.
Asciugo le lacrime, prendo il mio giubotto e il telefono ed esco di casa.
Salgo in macchina e guido verso Doncaster, ho bisogno di sfogarmi.
Parcheggio vicino al cimitero e inizio a camminare con le lacrime ancora negli occhi.
Percorro il percorso di fiori e alberi fino a scorgere in lontananza la tomba di mia madre.
Sento dei singhiozzi e vedo qualcuno accasciato proprio lì.
Harry.
"Scusami Jay, scusa. Io amo Louis, lo sai, non voglio lasciarlo andare di nuovo. Zayn mi ha detto che sta male, Jay scusa, l'ho fatto soffrire di nuovo. E tu non volevi questo per me e lui, ma sono un coglione. Riesco a rovinare sempre tutto" dice tra le lacrime e rimango a guardarlo, a pochi metri di distanza.
So quanto Harry volesse bene a mia madre, lei ed Anne erano ormai migliori amiche e mamma non passava un giorno senza andare a casa loro. Così Harry si abituò subito alla sua presenza che era come se fosse una seconda madre per lui, soprattutto sapendo quello che lei pensava di me ed Harry.
Voglio avvicinarmi, ma non voglio farlo scappare ancora.
"Ciao Jay, scusami ancora e fai in modo che Louis sappia quanto lo amo" dice per poi accarezzare la sua immagine e tirarsi su, girandosi e incrociando il mio sguardo.
È...spaventato? Che diavolo gli ho fatto?
"Hai sentito tutto?" mi chiede con lo sguardo verso quei maledettissimi stivaletti Gucci e annuisco "Penso che dovrei andare" dice "Harold, guardami negli occhi" insisto e scuote la testa.
"No, non ce la faccio. Non voglio vederti soffrire per me" ribatte "E allora smetti di farmi soffrire. Avevamo detto di stare bene insieme" continuo "Lou, quello che ho detto a tua madre è vero: ti amo. Ma non posso, devo andare. Ero solo passato a trovarla. Scusa anche tu, ciao sweetcheeks" dice per poi superarmi e iniziare a correre per andarsene.
Mi ama ha detto.
Mi siedo a terra, di fronte a mamma, e metto una rosa bianca sul marmo.
"Ciao mamma. Mi manchi sai? È successo qualcosa con Harry, non ho idea di cosa. Tu lo sai vero? Certo, te lo ha detto. Ero davvero felice mamma, non capisco cosa stia succedendo tutto d'un tratto. Fammi capire qualcosa mamma.." sussurro e in quel momento mi suona il telefono.
Simon Cowell.