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Io: Tu sei pazzo.
Harry: Ti è piaciuto?
Io: Da morire, peró Harold, non dovevi esporti così tanto
Harry: Volevo.
Mi sono stancato di non poter vivere la mia vita, di dover pensare sempre a quel coglione di Simon
È da quando eravamo ragazzini, da quando avevamo la stessa età dei vostri figli, che ci buttano merda addosso
È arrivato il momento di smetterla
Io: Sì, assolutamente e hai ragione
Peró Hazza, magari non davanti a mezzo mondo...
Comunque sia, va bene così
Sei stato davvero bravo e grazie
Harry: Ci troviamo a Princess Park?
Io: Al parco tra 10 minuti

Sono le 9 a.m. e prima di raggiungere Harry mi fermo in un bar, ordino due cornetti e due cappuccini, poi guido verso il nostro parco.

"Harold.." dico vedendolo seduto all'esatto punto di ieri e si alza, sorride venendomi incontro "Lou.." dice e lo abbraccio.

Rimaniamo così per davvero tanto, avendo entrambi il bisogno di questo contatto.

"Allora, puoi spiegarmi per bene?" chiedo sedendomi mentre gli passo la sua bevanda e il cornetto e annuisce "Quando ti ho lasciato quel biglietto, prima mi chiamò Simon. Disse che aveva visto le nuove prove, che aveva capito fossimo stati noi a diffonderle. E beh..." si interrompe, così gli prendo la mano "Ha detto anche a me la cosa del contratto, poi che per colpa mia avrebbe rovinato la tua carriera se non ti avessi lasciato stare. L'ho fatto davvero per il tuo bene" spiega e gli sorrido.

"Potevamo parlarne però..." tento "No Lou, non c'erano le condizioni. Mi intimò di andare immediatamente alla sede per parlare, mi comunicò che avrei dovuto fare uno stunt con Olivia Wilde, la regista del mio ultimo film, e non potevo tirarmi indietro perché non volevo finissi nei casini" dice "Poi come mai hai deciso di dirlo?" lo incito a continuare "Ne ho parlato con Gemma, ho capito che Simon aveva minacciato anche te e non ce l'ho più fatta a resistere. Potevo farlo in uno studio legale? Sì ma avrebbe fatto archiviare il caso" risponde e annuisco, ha ragione.

Mi appoggio alla sua spalla, con la testa sulla sua e tra le mani il bicchiere.

Alzo la testa quanto basta per incontrare quei suoi occhi verdi, un verde smeraldo: il colore della speranza, quella che non deve mai mancare a noi due.

Gli dò un bacio sulla guancia che aveva abbassato verso il mio viso, ma un vociare continuo ci disturba.

È un parco abbandonato da anni, chi mai ci può venire?

"Louis, corri" dice Harry prendo i sacchettini e la mia mano per poi tirarmi con lui.

Paparazzi, ecco chi.

Fortunatamente siamo molto veloci a correre, non lasciando il tempo di fare delle foto.

"Cristo!" sbuffo riuscendo a rientrare in macchina senza che ci vedano e metto in moto, seguito subito dietro dalla sua vettura.

Guido verso la nostra casa, quella di Princess Park; tolgo l'allarme ed apro il garage, entrando entrambe le macchine.

"Vieni dai.." mi prende dolcemente la mano e i miei nervi si affievoliscono, così entriamo in casa.

Non ci abbiamo messo piede per anni e anni, ma nulla è cambiato...forse solo l'aggiunta di polvere.

"Pensi che finiranno mai di romperci le palle?" chiedo "Quando otterranno quello che voglio sì" dice e sbuffo, sedendomi sul divano "Lou tranquillo, andrà tutto bene" mi sussura "Voglio non dover nasconderci ogni volta Harry" dico serio "Lo so occhi blu, lo so. Lo voglio anch'io" ammette e lo stringo forte.

"Non manca molto, riusciremo a stare insieme davanti agli occhi di tutti" mi assicura "Me lo prometti?" "Promesso".

Rimaniamo a rilassarci, uno accoccolato all'altro, tra baci, carezze e parole dolci.

Nel più bello però, come ogni volta, a me squilla il cellulare.

"Lo spacco questo telefono, che palle!" sbotto infatti, prima di leggere il nome di mio figlio sul telefono e calmarmi.

Io: Pronto tesoro..

"Tesoro?" mugugna Harry accigliato e ridacchio "È Freddie" "Ah".

Freddie: La mamma vuole che torni a Los Angeles

Guardo il mio ragazzo e sospiro alzandomi dal divano, lui annuisce avendo sentito e mi lascia la mano, permettendomi di spostarmi di poco.

Io: Che vuoi fare tu invece?
Freddie: Voglio rimanere con te
Non voglio andare dalla mamma
Io: Ne parliamo quando torno va bene?

Alla sua risposta positiva, terminiamo la chiamata e torno da Harry.

"Successo qualcosa?" mi chiede preoccupato "Briana vuole trovare un modo per allontanarmi Freddie, ma lui non vuole stare con lei. Gli ha detto di tornare a LA" spiego "Lo ha lei l'affidamento?" domanda "Sì, quando è nato io ero sempre in tour e lo ha fatto lei" rispondo "Dovresti fare richiesta per ottenerlo tu, te lo darebbero subito e sarebbe lei quella a doversi muovere per vederlo. Lui rimarrebbe con te come desidera" mi suggerisce e credo proprio abbia ragione.

Mi siedo sulle sue ginocchia, con la schiena contro il suo petto e il suo mento sulla mia spalla, mentre le braccia intorno al mio bacino.

Apro twitter e scatto una foto alle nostre mani intrecciate, per poi chiederli il permesso di pubblicarla.

louistomlinson
Lo hai urlato al mondo, ma quando lo sussurri a me è mille volte meglio.
*foto*

"Ti amo Louis" mi sussurra avendo letto facendomi spuntare un sorrisone "Ti amo anche io Harry" confesso unenedo le labbra e lingue.

Rimaniamo ancora per poco, dopo usciamo per tornare a casa mia.

La calca di giornalisti, paparazzi e fans che si è formata fuori casa è davvero tanta che potrei fare qualche cazzata, ed Harry lo sa bene.

Decido di dare le spalle alle telecamere e di soffermarmi con le fans, lo stesso fa lui.

Sono stati molti i commenti delle ragazze, dal "Io l'ho sempre saputo" "Siete bellissimi" ai più scherzosi "Peccato ragazzi, speravo che uno di voi due si mettesse con me un giorno".

Nessuna delle fans è scesa nel mancare di rispetto, sono state tutte molto comprensive e non ci hanno creato intralcio, a differenza degli adulti.

Harry stringe il mio fianco, tirandomi verso il suo petto mentre cerchiamo di superarli, ma qualcuno ci strattona.

"Basta! Lasciateci passare" sbotta Harry tenendomi ancora più saldo e lontano da loro, così riusciamo a raggiungere le nostre macchine, per poi ripartire.

Come Back To Princess Park -L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora