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Ed eccoci qui, ad Holmes Chapel e al 17Black.

Harry ha voluto che al pranzo fosse presente tutta la sua famiglia, perché non stavano insieme da molto, così l'unica soluzione per farlo era venire al ristorante in modo che anche Brian sia presente.

"Ho unito due tavoli al 28" ci avverte facendo un occhiolino a noi due "Grazie nonno" risponde Harry "Oh Brian, lui è Freddie, mio figlio. Tesoro, lui è Brian, il nonno di Harry" aggiungo presentandoli e il più piccolo gli stringe la mano "È cresciuto davvero tanto! Quanti anni aveva l'ultima volta che l'ho visto? 2?" dice lui "Sì, credo di sì" dico e sorride dandogli un buffetto sotto il mento.

Ci mettiamo al 28, dopo che Harry ha fatto spostare Gemma dal suo posto.

"Te l'ha detto?" mi chiede quest'ultima, alludendo a Troy e annuisco "Possiamo non parlare di lui adesso?" sbuffa Harry e gli prendo la mano da sopra al tavolo "Tranquillo" dico semplicemente "Ne riparliamo dopo, fa niente" concorda Gemma "Va bene, grazie".

Brian porta tutti i piatti, per poi sedersi con noi.

"Allora...Harry chi te lo ha regalato quell'anello?" insiste proprio lui già sapendo e ci guardiamo imbarazzati, così io annuisco capendo quello che vuole dire "Louis. Ora stiamo insieme" risponde infatti e sorrido quando si congratulano.

Continuiamo a mangiare e bere, poi ad Harry e Gemma arrivano dei messaggi e sospirano, guardandomi.

"È...?" chiedo lasciandoli intendere "Vuole che andiamo subito in studio" spiega lei "Vengo anche io" dico "Louis, no..." ci prova Harry "Voglio venire anche io Harold, vuole incontrarmi e mi incontrerà una volta per tutte" ribadisco e annuisce.

Ci alziamo, seguiti anche da Freddie "Scusate, dobbiamo andare in studio.." dice Harry "Ma tesoro proprio ora?" sbuffa Anne "Sì mamma, non ne sapevamo nulla. Domani passo a casa, va bene?" dice e annuisce poco convinta.

Salutiamo tutti ed usciamo.

"Lou, per favore, non sei pronto per affrontarlo..." mi supplica il mio ragazzo appena entriamo in macchina "Devo Harry, devo" dico semplicemente "Papà, dovresti ascoltarlo" mi suggerisce mio figlio "No. Devo risolvere, non cambierò idea" rispondo definitivamente, accendendo il motore dell'auto e iniziando a guidare.

Parcheggio sotto lo studio e mi irrigidisco nel vedere la sua macchina.

"Louis sei sicuro?" mi chiede Gemma "Andiamo" dico scendendo.

Prendo Freddie sotto il mio braccio ed Harry mette una mano sulla mia schiena.

"Vieni con me Freddie" dice Gemma "Voglio restare" obietta "Non se ne parla. Vai con Gemma" controbatto e sbuffa, cedendo e allontanandosi con lei.

Harry mi indica l'uomo, seduto ad una scrivania a sorseggiare il caffè, e gli stringo forte la mano, per poi lasciarla e avvicinarmi.

"Volevi incontrarmi, bene eccomi qui" sputo acido, fermandomi avanti a lui e si gira "Oh Louis, figlio mio!" esclama cercando di abbracciarmi ma mi allontano "Non toccarmi" sbotto "Dimmi cosa vuoi, poi lascia stare Harry" concludo.

Quest'ultimo sospira, mettendosi un passo dietro me.

"Te l'ho già detto Louis, sono cambiato, voglio essere presente come padre" dice "Davvero? Davvero non capisci? Tu non sei nessuno per me. Non sei mai stato mio padre. È Mark mio padre. Tu hai solo fatto star male mamma. Sei solo un coglione" sbotto e subito mi arriva uno schiaffo, davvero forte "Non ti permettere a parlarmi così!" urla.

Harry mi porta dietro di lui, spingendo l'uomo "Non devi permetterti tu a toccarlo, lo hai già fatto tante volte e avrei voluto spaccarti la faccia tante volte" dice di rimando, attirando l'attenzione di tutti i collaboratori.

Lo fa sbattere contro il muro, mentre io non riesco a fare nulla, sono inghiottito dai ricordi.

Il suo fotografo e due altri uomini allontanano Harry, lui viene da me.

"Andiamocene Harold..." sussurro "È lui che deve andarsene" continua con tono basso "È suo questo studio. Andiamocene" dico di nuovo e annuisce.

Guardo un'ultima volta Troy, schifato dal suo comportamento, e andiamo a chiamare Gemma e Freddie.

"Papà, stai bene?" mi chiede quest'ultimo "Abbiamo sentito tutto...Lou.." continua Gemma "Andiamo a casa" dice Harry, interrompendo tutti.

Saliamo in macchina e guida Gemma, Freddie si mette accanto a lei e io con Harry dietro.

"Amore..." mi sussurra lui e lo abbraccio, strofinando la guancia toccata dallo schiaffo sul suo collo "Ti prometto che risolvo tutto, tutto con tutti. Gliela farò pagare Louis, quanto è vero che mi chiamo Harry Edward Styles" mi rassicura "Voglio solo stare un po' tranquillo, avevate ragione a dirmi che non sarei dovuto venire" dico anche agli altri "Louis, va tutto bene. Ora andiamo a casa e ti rilassi un po'" continua Harold mente gli altri concordano.

Arrivati a Princess Park, Gemma recupera la sua macchina e Freddie decide di andare da Bear, cosí lo accompagna lei.

Mi chiudo in camera, prendendo il quadro di mia madre in mano ed Harry si ferma sulla porta.

"Vuoi stare un po' da solo?" mi chiede "Grazie, tra poco vengo di là" gli rispondo annuendo "Va bene, vado nella bakery, ci vediamo lì?" dice "Sì, prepari due muffin?" propongo "Certo amore, ti aspetto giù" dice ed esce.

Metto il viso contro il cuscino e la fotografia sotto quest'ultimo, iniziando a piangere.

Ci metto vari minuti, forse anche troppi, prima di calmarmi.

Ora però sto bene, se così si può definire, mi sento più leggero e avevo davvero bisogno di sfogarmi.

Scendo in garage e attraverso il magazzino, arrivando nella bakery.

Sorrido nel vedere Harry seduto sul bancone con una chitarra tra le mani a canticchiare un motivetto.

Dà le spalle alla porta, quindi lo abbraccio da dietro.

"Ehi..." mormora abbassando lo sguardo verso il mio viso, proprio sotto il suo braccio "Che cantavi?" chiedo "Ho scritto una nuova canzone, ma non mi piace come suona con solo la mia voce" dice "Hai il testo?" "Sì, eccolo" mi passa un foglietto e mi siedo accanto a lui, iniziando a leggerlo.

È fantastica.

"Chiedi ai ragazzi? Non più come One Direction, ma come feat" propongo e accetta subito, scrivendo sul gruppo.

Harry: Eeeeehi
Ho scritto una canzone
Venite alla bakery accanto a casa? Voglio sentire le vostre opinioni
E proporvi un'idea

"I muffin..." piagnucolo con occhi dolci e scoppia a ridere, scendendo dal bancone dopo avermi dato un bacio.

Cerca in qualche scaffale e poi li trova, ne prende anche altri per i ragazzi, riscaldandoli.

Dopo poco sentiamo bussare e vado ad aprire a loro.

"Ho un deja-vu, Harry non sarà mica il 2011?" ridacchia Zayn vedendolo intento a preparare i dolci "Uh sta zitto Zee, Lou voleva un muffin" si lamenta ridendo.

"Da quando avete le chiavi della bakery?" chiede Liam "Due giorni più o meno. Ce le ha lasciate Clara" rispondo e annuiscono, sedendosi.







Come Back To Princess Park -L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora