Capitolo 29 - Ho bisogno che faccia una cosa per me

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«Allora stasera alle sei, ok?» chiede Chris, voltandosi verso Matt mentre percorriamo il corridoio dirigendoci verso l'uscita della scuola.

«Sì, nessun problema» annuisce Matt in risposta, per poi rivolgersi a me e aggiungere: «Tu vieni?».

«Oggi? Beh, oggi...non posso, scusate. Vado a trovare Elaine e Carter» spiego brevemente, con una fitta di dispiacere. Stasera faranno la prima prova con Zack: mi sarebbe piaciuto andarci, ma ho già preso l'impegno con Elaine. Da quando ho incontrato Carter non sono riuscito a smettere di sentirmi uno schifo per il modo in cui sono sparito, così dopo qualche giorno mi sono deciso a fare una telefonata a casa di Elaine: sembrava davvero contenta di sentirmi, e alla fine ci siamo accordati per vederci stasera; Carter è qui ad Uxton per tutto Febbraio, perciò ci sarà anche lui.

«Ma sì, tranquillo! Ci saranno altre occasioni, non sentirti in colpa per averci abbandonati!» esclama Matt in risposta, sferrandomi una pacca sulla schiena e scoppiando a ridere.

«Già, non preoccuparti» annuisce Liz, «ci penso io a tenergli compagnia».

«Visto? Romperà le palle lei al posto tuo, è tutto ok» ridacchia Matt, beccandosi una spallata da parte di Liz che, però, non riesce a smuoverlo neanche di un centimetro. Un attimo dopo, raggiungiamo il portone e usciamo nel cortile; lo stiamo attraversando, quando la mia attenzione è catturata da una figura alta e robusta che sta in piedi ai margini del mio campo visivo, vicino alla strada.

«Carter?» dico tra me e me, aggrottando le sopracciglia e interrompendo inavvertitamente la conversazione tra Matt e Chris, intenti a organizzarsi per stasera. Strano che sia qui, che ci fa a scuola?

«Dove?» chiede subito Liz, allungando il collo e guardandosi intorno.

«Laggiù» indico, accelerando il passo in quella direzione. L'avrei comunque visto tra poco, ma già che è qui perchè non andare a salutarlo? È solo quando l'ho quasi raggiunto che mi accorgo di avere Liz alle calcagna: al contrario di Matt e Chris, che sono rimasti indietro, lei mi ha seguito.

«Che c'è?» chiede, alzando le spalle con aria innocente quando le rivolgo uno sguardo interrogativo. Vorrei chiederle perchè sta venendo con me, ma ormai non faccio in tempo: Carter mi ha visto e mi sta venendo incontro.

«Ciao!» lo saluto appena mi raggiunge.

«Ciao, Blake. Elizabeth» risponde lui con un sorriso, rivolgendo un cenno del capo a Liz.

«Come mai da queste parti?» chiedo, indicando il cortile della scuola alle mie spalle.

«Volevo fare due chiacchiere con te, a dire la verità. Prima che venissi a casa, intendo» spiega brevemente lui.

«Ah...» è l'unica risposta che riesco a dargli. Ok, questo è un po' strano. Di cosa vorrà parlare? Di qualunque cosa si tratti, evidentemente preferisce non farlo davanti a Elaine, e questo mi confonde parecchio.

Sto ancora cercando di mettere in ordine i pensieri e rispondere in maniera sensata, quando Carter sposta lo sguardo su qualcosa alle mie spalle e rivolge un cenno di saluto a qualcuno che non riesco a vedere. Mi giro d'istinto e individuo subito Leah che, in piedi in mezzo al cortile, risponde al saluto con una mano sollevata. Per un momento sembra che voglia unirsi a noi, ma poi è come se notasse qualcosa che le fa cambiare immediatamente idea e, con un'espressione infastidita, si allontana in fretta. Si è accorta di Liz, immagino.

«Allora, facciamo due passi?» chiede poi Carter, rivolgendosi di nuovo a me e distraendomi da Leah.

«Ehm...sì, certo. Va bene» biascico in risposta, rivolgendo un veloce sguardo a Liz che, ancora in piedi accanto a me, ha un sorrisetto soddisfatto dipinto sul viso.

Il Sogno di ArdarionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora