«Finalmente liberi!» esclama Matt con fare teatrale, attraversando il portone della scuola a braccia spalancate.
«Sì, per una settimana» gli fa notare Liz.
«E dai, non rovinarmi la festa!» ribatte Matt, voltandosi verso di noi mentre lo seguiamo nel cortile. Nell'istante in cui metto piede fuori dalla scuola sono costretto a ripararmi gli occhi con la mano: il sole del pomeriggio splende in maniera accecante nel cielo quasi privo di nuvole, ricordando a tutti che ci stiamo avvicinando alla primavera; è così da qualche giorno, da quando è iniziato Marzo, ma ancora non ci ho fatto l'abitudine, tanto è vero che sto usando ancora i vestiti che portavo un mese fa. Sarà meglio che mi abitui a mettere qualcosa di più leggero, perchè con questo giubbotto fa davvero troppo caldo.
«Perchè no? È così divertente!» ridacchia Liz, punzecchiando Matt.
«Lo sai cos'altro sarebbe divertente? Godersi uno spring break senza che tu mi ricordi quanto è corto, almeno per una volta» sbuffa Matt di rimando.
«Dovrei interrompere così un'usanza di quattro anni? Guarda che le tradizioni sono importanti!» risponde Liz, scoppiando in una risata e stampando un veloce bacio sulla guancia di Matt, che si mette a ridere a sua volta.
«Bene, neanche quest'anno ci siamo risparmiati questa scenetta» sospira Chris alzando gli occhi al cielo. Un attimo dopo, Liz gli getta un braccio al collo ed esclama: «E non ve la risparmierete per parecchi anni a venire, perciò non fare quella faccia lunga! Sarà divertente: romperemo le palle a Matt, faremo un giro a Santa Monica, staremo nella casa al mare dei tuoi...».
«A proposito» intervengo, interrompendo l'elenco di Liz, «tutto a posto con la casa?». So che i genitori di Chris hanno fatto riparare la finestra e hanno installato un sistema di allarme, ce l'ha detto lui quando ci ha proposto di passare qualche giorno lì per lo spring break, ma non ho mai avuto modo di chiedergli se abbiano trovato qualche indizio su chi si sia introdotto in casa, anche se il fatto che Chris non ne abbia mai parlato mi fa pensare che abbiano lasciato perdere.
«Sì, tutto ok» fa spallucce lui, «abbiamo controllato ogni centimetro per essere sicuri che non mancasse nulla, più di una volta, e niente era fuori posto. Alla fine i miei hanno deciso di non fare nessuna denuncia, il nuovo sistema di allarme dovrebbe bastare nel caso succedesse di nuovo».
«È uno di quelli che avvisano subito la polizia, giusto?» chiede Matt e, dato che Chris si limita ad annuire, aggiunge: «Fighissimo!».
«Invece, riguardo Zack abbiamo notizie?» domando, sempre rivolgendomi a Chris.
«Sì, mi ha scritto poco fa. Ha detto che dovrebbe esserci» annuisce lui.
«Ottimo! Mi piace Zack!» esclama subito Liz con un gran sorriso.
«Sei piuttosto allegra, oggi» ridacchio. Un attimo dopo, lei getta il braccio libero attorno alle mie spalle e ribatte: «Non dovrei? Posso approfittare dello spring break per rompervi le scatole più del solito, è fantastico! E poi, finalmente siamo un po' liberi dalla scuola».
«Sì, ma solo per una settimana» puntualizza Matt, scatenando una risata collettiva.
Mentre attraversiamo il cortile, con Liz abbracciata a me e Chris, e Matt davanti a tutti, mi guardo intorno in cerca di Leah. Non abbiamo avuto modo di parlare dall'ultima volta che siamo usciti insieme, e dato che non ci vedremo per una settimana mi piacerebbe almeno salutarla. La individuo abbastanza facilmente, seduta su un muretto al bordo del cortile: dopotutto, non è che passi proprio inosservata con quei capelli.
«Scusate, ragazzi. Devo fare una cosa, vi raggiungo subito» dico agli altri, aspettando che Liz ritragga il braccio prima di allontanarmi. Mentre mi incammino la sento fare un commento che non colgo del tutto, anche se distinguo chiaramente le parole "la sua amica", ma decido di ignorare la cosa: dopotutto, ha rispettato la mia richiesta di smettere di fare così davanti a Leah, e questo mi basta; se dice qualcosa a Matt e Chris non è la fine del mondo, entrambi sanno benissimo che non la sopporta.
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Il Sogno di Ardarion
FantasyBlake è un ragazzo di diciassette anni, uno come tanti altri: frequenta la scuola, ha i suoi amici, e conduce una vita tutto sommato tranquilla nella piccola cittadina di Uxton. Questo fino all'ultimo giorno delle vacanze estive, quando in sogno gli...