La canzone che uso come sveglia continua a rimbombare nelle mie orecchie quando fuoriesco dal tunnel di luce verde e apro gli occhi nella mia stanza, illuminata solo dal display del cellulare poggiato a terra. Mi affretto a gettare un braccio fuori dal letto per afferrarlo e interrompere la musica prima che mi sfasci i timpani, ignorando per un attimo l'intralcio creato dall'arco e dalla faretra che al mio risveglio sono comparsi tra le coperte. Una volta bloccata la sveglia, noto la notifica di un messaggio nella parte alta del display: qualcuno mi ha scritto durante la notte.
Mi affretto ad aprirlo,scoprendo che si tratta di Lara: "Blake, so che è tardi e stai dormendo, ma dobbiamo parlare di quello che mi hai detto al telefono. Appena leggi il messaggio rispondimi, per favore".
Sì, avrei dovuto aspettarmelo: le ho praticamente chiuso il telefono in faccia, ieri sera. Tiro un lungo sospiro prima di risponderle: "Adesso non posso: ti chiamo oggi pomeriggio dopo scuola e ti spiego tutto per bene, promesso. Tu stai tranquilla e fai in modo di non avvicinarti alla zona in cui abito, per nessun motivo". Aggiungo l'ultima frase un attimo prima di inviare il messaggio, anche se mi rendo conto che è superflua: ieri sera, in quella breve telefonata, credo di essere stato abbastanza chiaro sul fatto che non dobbiamo incontrarci. Ad ogni modo, mi sento di ribadire la cosa: ho il terrore che gli Occultatori possano fare del male anche a Lara.
Dopo aver inviato il messaggio, scanso con un gesto del braccio l'arco e la faretra e mi alzo, rimanendo fermo accanto al letto a guardarli. Per fortuna, stanotte non ne ho avuto bisogno: il viaggio è stato piuttosto tranquillo, anche se mi sono accorto di essermi spinto troppo a ovest quando mi sono ritrovato sulle rive del Lago di Tanulia, con la sagoma del Picco Centrale che svettava in lontananza, verso nord-est; avevo imboccato la direzione giusta già da un bel po' quando mi sono svegliato. Non pensavo che sarei arrivato così lontano in una sola notte, ma dopotutto ha senso: quando sono ad Ardarion posso camminare praticamente all'infinito, dato che la cosa non mi affatica per niente, e non ho neanche bisogno di procurarmi da bere e da mangiare; se poi si aggiunge il fatto che per il momento non ho incontrato nessun pericolo, è comprensibile che mi sia spostato così tanto. Ora, però, devo trovare un posto dove tenere l'arco e la faretra: quando sono partito per la Torre di Jaskar, non avevo pensato al fatto che avrei dovuto nasconderli, qui nel mondo reale. Non mi vengono in mente molti posti dove poterli tenere senza che vengano trovati, così mi limito a infilarli sotto il letto; non è un granchè come nascondiglio, ma l'ultima volta ha funzionato: penso che andrà bene.
Ora, se voglio arrivare puntuale a scuola, farò meglio a sbrigarmi, dato che è già piuttosto tardi: ieri sera, prima di andare a dormire, ho posticipato la sveglia di un quarto d'ora in modo da avere più tempo per il viaggio verso la Torre di Jaskar; dato che ad Ardarion un quarto d'ora dura molto di più, questo mi ha permesso di guadagnare parecchio terreno, solo che ora devo darmi una mossa. Mi dirigo in cucina per fare colazione, e non sono sorpreso di non trovarci mia madre: perfino quando mi sveglio puntuale, spesso esce di casa prima che mi alzi dal letto. Mio padre, invece, probabilmente dorme ancora, così cerco di essere silenzioso mentre metto qualcosa sotto i denti e mi preparo per uscire.
Dopo essermi vestito, in camera, mi avvicino alla scrivania e apro la piccola scatola che ho lasciato lì ieri sera: il ciondolo è ancora la suo interno, e non ci penso un attimo a indossarlo. Almeno questo posso tenerlo in bella vista, sopra la felpa, al contrario di quella cazzo di pietra: ero tentato di lasciarla qui, l'unico motivo per cui la porto con me, nascosta sotto i vestiti come al solito, è che se per caso dovessi appisolarmi durante una lezione, cosa che in realtà succede di rado, potrei fare qualche progresso nel mio viaggio verso la Torre di Jaskar. È importante che trovi Mike il prima possibile, e anche pochi minuti di sonno in più possono aiutare: ogni passo che faccio verso quel posto contribuisce ad allontanare il pericolo da Lara. In realtà, ieri sera stavo perfino pensando di non andare a scuola, oggi, in modo da poter restare ad Ardarion più a lungo, ma poi ho accantonato l'idea: l'ho fatto per Liz, ho pensato che non sarebbe stato giusto sparire di nuovo dopo tutto quello che lei ha fatto per...no, Blake, smettila di raccontarti cazzate! Non è questo il motivo per cui hai deciso di prolungare la situazione di pericolo di Lara: l'hai fatto perchè vuoi vedere Liz, vuoi stare con lei, solo per quello.
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Il Sogno di Ardarion
FantasyBlake è un ragazzo di diciassette anni, uno come tanti altri: frequenta la scuola, ha i suoi amici, e conduce una vita tutto sommato tranquilla nella piccola cittadina di Uxton. Questo fino all'ultimo giorno delle vacanze estive, quando in sogno gli...